martedì 29 dicembre 2020

Addio al 2020

 Questo 2020 è stato un anno che ha ridefinito quello che chiamiamo "un anno di merda." Poi in verità ciascuno ha le sue storie e i suoi alti e bassi personali, le sue tragedie private o familiari, per cui altri numeri gli possono rimanere impressi più di questo, ma con la pandemia non abbiamo finito di fare i conti. Avremo altri problemi, e probabilmente una catastrofe economica alla fine di tutto (sperando che ci sarà almeno una fine netta, e non un trascinarsi penoso per molti anni).


Quanto a me, sono ancora qui. Non ho pubblicato nulla quest'anno, un anno denso di problemi. Ma sono alle prese con un progetto personale che vedrà la luce nel futuro. C'è da portare, come al solito, molta pazienza.

domenica 27 dicembre 2020

Seven Wonders e Seven Wonders Duel

 Questo boardgame è in due versioni: la prima, 7 Wonders, cui possono giocare fino a sette giocatori, è di una decina di anni fa. È uno dei pochi boardgame che ho comprato dopo la mia giovinezza scapestrata, e l'ho giocato anche su Boardgame Arena. Esiste anche la versione per soli due giocatori, 7 Wonders Duel, uscita nel 2015. Chiarisco a scanso di equivoci che si tratta di due giochi differenti (non sto menzionando, fra l'altro, la quantità di espansioni). Come definirei questi giochi? Rapidissimi e piacevoli.

7 Wonders consiste nella costruzione di vari edifici o strutture, che hanno un costo e un valore, secondo diversi parametri, e di meraviglie del mondo.

lunedì 21 dicembre 2020

I Signori della Nave delle Stelle

 Questo libro, I Signori della Nave delle Stelle, intitolato in inglese Lords of the Starship, è stato l'esordio di Mark S. Geston, nel lontano 1967. Geston, scrittore USA, tuttora vivente a quanto ne so io, ha proseguito la storia con Fuori della Bocca del Drago. Storia che si svolge nell'arco dei secoli, inseguendo un progetto che diventa una missione, una religione, un feticcio per stimolare l'economia e altre cose. Una storia quindi con molti protagonisti che dopo qualche capitolo scompaiono, per essere sostituiti da altri, mentre anche il mondo cambia.


La premessa del romanzo è l'apocalisse, una guerra terribile, che ha lasciato il mondo devastato. Povertà, territori inariditi e desertici, mutanti ed esseri mostruosi. La Carolina, stato in cui si avvia la storia, è sostanzialmente isolata, con una economia in costante declino, un quasi totale abbandono della tecnologia.

lunedì 14 dicembre 2020

Mobile Suit Gundam 0083 Stardust Memory

 Tra le infinite versioni del mio robot preferito, questa forse non è la più interessante, ma almeno si inserisce, bene o male, nella cronologia di cui fa parte la prima serie (l'unica, forse, veramente molto bella). Mobile Suit Gundam 0083: Stardust Memory è una serie di 13 episodi, usciti nei primi anni '90, riassunta in una film (L'Ultima Scintilla di Zeon) che è quello che ho visto io, non essendo riuscito a rimediare la serie.


La trama (fuggite se non volete anticipazioni!) si basa su un tentativo da parte dei "cattivi," ovvero del Principato di Zeon, di sferrare un'ultima zampata contro la Terra. Hanno a disposizione spie, traditori infilati nei posti giusti, e una intera flotta che, al momento della pace dopo la sconfitta nella Guerra di un Anno (la prima serie, insomma), si era imboscata rendendosi irreperibile. Questa flotta è guidata da un ufficiale, il barbuto Delaz, che può contare sulla collaborazione di un pilota di elite, Gato (un bellimbusto dai capelli bianchi), e di una forza supplementare comandata da Cima (una morettona odiosa e sarcastica).

giovedì 10 dicembre 2020

Ultimi giorni per Mondadori in via Marghera (Milano)

 Ho visitato brevemente la libreria per vederla un'ultima volta prima che chiuda. Non so dire quanto tempo sia passato, da quando questa Mondadori enorme aprì, prima c'era un grosso negozio di articoli per la casa e prima ancora... non lo so. Chissà cosa verrà dopo. Era la libreria più vicina a casa, dopo che alcuni tentativi antichi e recenti sono falliti.

È vero che si trova tutto online, con più varietà e più informazioni, è vero che non amo le librerie "col marchio" di uno specifico editore (però quante ne sono rimaste, di indipendenti?), ma è con dispiacere che vedo scomparire questa.

Ci sono sconti sul settore cartoleria, per chi fosse interessato.


lunedì 7 dicembre 2020

The Lighthouse

 Film del 2019 con Willem Dafoe e Tim Pattinson, con l'ambizione di ispirarsi a un racconto di Edgar Allan Poe in realtà incomputo dopo poche righe, The Lighthouse è diretto da Robert Eggers, che ricordo per il valido The Witch. La pellicola è in bianco e nero e, salvo alcune scene di contorno, vi recitano solo due personaggi: il vecchio e irascibile Wake (Dafoe) e il nuovo arrivato Winslow (Pattinson). Sono i guardiani di un faro; il veterano che racconta storie improbabili, il giovane che sembra piuttosto reticente riguardo al proprio passato.


Winslow cerca di adattarsi al meglio alle richieste del prepotente Wake, ma sembra che il vecchio tiranno sia molto difficile da soddisfare. A dire il vero, non avevo mai sospettato che il funzionamento di un faro potesse essere una faccenda così laboriosa come viene mostrato in questo film.

martedì 1 dicembre 2020

Knock Knock

 Questo Knock Knock del 2015 è un film che vanta una notevole galleria di talenti, Keanu Reeves per primo. Si tratta di una pellicola che rientra nella categoria "home invasion" (non so se esista la versione italiana delle precisissime definizioni anglosassoni), con una mescolanza di horror (in crescendo) ed erotismo (nella prima parte); un film con alcuni momenti spaventosamente prevedibili e qualche tratto interessante. La trama sarà rivelata senza pietà in questo post, per cui se volete il mio giudizio subito (per non leggere il resto) vi dirò che se siete amanti del genere forse ne vale la pena, se vi piacciono gli attori che vi recitano idem, ma in generale non è un grandissimo film. O, forse, neanche grandicello.


Parliamo dei personaggi degni di nota che vi partecipano: oltre al già citato Keanu Reeves nella parte di Evan, la vittima, abbiamo Ana de Armas, attrice cubana che tutti abbiamo notato in Blade Runner 2049 e magari anche in Knives Out, e la cilena (italiana per metà) Lorenza Izzo (Once Upon a Time in Hollywood, Green Inferno), nei panni di Bel e Genesis, due sgallettate che capitano davanti alla casa di Evan in una notte di pioggia. Il regista è Eli Roth, padre del "torture porn" con Hostel.

domenica 29 novembre 2020

Stormbringer


 Segnalo un interessante post riguardante questo GDR (Gioco di Ruolo) dei bei tempi andati, ovvero Stormbringer, ispirato alle imprese di Elric, l'eroe albino ideato da Michael Moorcock.

Edito dalla Chaosium, che ad oggi non ha più la licenza per produrre materiale relativo a quel mondo, il primissimo Stormbringer lo lessi quando cercavo un sistema per iniziare a condurre le mie campagne. Scelsi poi il più vario e complesso Runequest, seconda edizione. Negli anni Stormbringer ebbe diverse riedizioni, cambiando il nome in Elric! (sì, col punto esclamativo) ma tornando a chiamarsi Stormbringer per la quinta e ultima uscita.

Mi riavvicinai a questo sistema quando cominciai a diventare insofferente verso le complessità di Runequest terza edizione, quella della Avalon Hill, che peraltro affossò le possibilità di quel gioco sviluppandolo male e troppo lentamente, dopo averlo acquisito dalla Chaosium.

Semplice e piacevole come sistema, Stormbringer/Elric! ha l'ovvio limite di essere ambientato in un mondo che è fortemente incentrato su Elric stesso, il grande protagonista della saga scritta da Moorcock.



martedì 24 novembre 2020

Spyrium

 Spyrium è il classico gioco "german" con piazzamento dei lavoratori. Il nome deriva da un minerale immaginario che alimenta le attività economiche del gioco, lui cui ambientazione ha un sapore di epoca dello sviluppo industriale, diciamo fine ottocento o primi del novecento, vagamente steampunk. Parte del gioco si svolge su una griglia fatta di carte, dove una parte dei lavoratori sono collocati per poter acquisire miniere, fabbriche e altri edifici, o assicurarsi la collaborazione di personaggi che offrono dei vantaggi, o sviluppare novità tecnologiche. I lavoratori si collocano negli spazi fra le carte, come si può vedere dall'immagine (tratta dal sito Boardgamegeek.com).


La particolarità sta nel fatto che, quando è il proprio turno, il giocatore può acquisire una delle carte adiacenti a uno dei propri lavoratori, pagando eventualmente un prezzo (e gli edifici ad esempio hanno un costo incrementale per collocarli nei propri possedimenti), ma anche un sovrapprezzo dovuto alla presenza di altri lavoratori adiacenti a quella carta. Al contrario il giocatore può guadagnare del denaro "togliendo" dalla griglia di carte uno dei lavoratori: questo reddito sarà calcolato sempre in base alla presenza di lavoratori adiacenti a una carta presso cui stava quello che viene rimosso (il quale per questo turno è da considerarsi utilizzato e non può fare altro).

mercoledì 18 novembre 2020

Madre!

In una grande casa in campagna abita una coppia, lui scrittore, lei casalinga tuttofare, impegnata nella laboriosa ristrutturazione degli interni, oltre che a prendersi cura del marito, che sta cercando di ritrovare l'ispirazione. Così mentre lei lavora lui sta nel suo studio, dove tiene parecchi libri e un misterioso cristallo che gli è straordinariamente prezioso. Arriva un tizio, che dice di essere medico e di aver scambiato la casa per una locanda, e viene invitato (da lui) a restare per qualche giorno. Dopo un po' arriva anche la moglie del sedicente medico. Gli ospiti sono inattesi, piuttosto irrequieti e irrispettosi delle regole della casa, ad esempio quella di non fumare: quindi sono poco graditi a lei. Ma il marito scrittore non pare proprio accorgersene. Anzi, trova estremamente stimolanti le conversazioni con il nuovo venuto.


Queste le scene iniziali di Madre!, che in effetti è da intendere con la minuscola (quindi titolo originale mother!) come puntigliosamente fa notare il regista (USA) Darren Aronofsky, che ricordo per aver diretto The WrestlerRequiem for a Dream, film che senz'altro mi sono piaciuti (al contrario di Madre!). La pellicola vanta un bel po' di attori famosi: Javier Bardem, Jennifer Lawrence, Michelle Pfeiffer, Ed Harris. Come classificare il film? Dell'orrore? No, per quanto ci siano delle scene piuttosto inquietanti. Surreale, forse.

giovedì 12 novembre 2020

Fase IV Distruzione Terra

 Questo film di fantascienza risale al lontano 1974 ed è diretto da un esperto di grafica, Saul Bass, autore dei loghi di famose compagnie, dei titoli di testa o dei poster di diversi film dei suoi tempi, insomma uno che sapeva cavarsela benissimo con i lavori di design e le idee creative. Fase IV Distruzione Terra, che poi in inglese è semplicemente Phase IV, è l'unico lungometraggio diretto da Bass. Forse perché non ebbe affatto successo.

L'immagine del poster è tratta da Wikipedia

Tema del film? La minaccia di certe formiche che stanno, sembra, diventando intelligenti, dopo un fenomeno cosmico. È certo che abbiano seminato distruzione e morte in una zona semidesertica, pertanto due scienziati si recano a studiare l'evento, al riparo di una specie di cupola geodetica che ospita loro e la loro strumentazione. Uno dei due, il più anziano, Ernest Hubbs (Nigel Davenport, che ricordo da Zulu Dawn) avanza ardite teorie e a volte straparla su quello che gli insetti stanno facendo. Il secondo studioso, di nome James Lesko (Michael Murphy, visto in Nashville), è più concreto, inizialmente non dà credito alle ardite teorie di Hubbs, ma grazie alle proprie capacità di deduzione matematica riesce a comprendere qualcosa del linguaggio degli insetti. E comincerà a prenderli molto più sul serio.

martedì 10 novembre 2020

You're Next

 In una casa si sta svolgendo una riunione di famiglia ma intervengono dei misteriosi personaggi cominciano ad ammazzare tutti. Questo l'inizio di You're Next, un film horror recuperato su Amazon Prime. La pellicola è del 2011 ma venne distribuita solo due anni dopo nei cinema, non senza un certo successo economico. Del regista Adam Wingard ricordo Death Note. Uno degli attori, Nicholas Tucci, è prematuramente scomparso per una malattia.


Per un bel pezzo non si capisce niente di questo film. All'inizio vengono ammazzati gli abitanti di una casa vicina a quella dove si svolgerà la storia, e dove la famiglia Davison sta per avere la sua riunione dopo tanti anni.

mercoledì 4 novembre 2020

The Republic of Thieves

 In italiano sta per uscire (dopo la metà di novembre) con il titolo La Repubblica dei Ladri, pubblicato da Mondadori. Io l'ho letto in inglese, titolo: The Republic of Thieves. Si tratta del terzo, attesissimo libro della serie iniziata con Gli Inganni di Locke Lamora. Era stata un grosso successo, le vicissitudini di questo trovatello, che entra giovanissimo in una confraternita di truffatori e borseggiatori, avevano toccato la fantasia dei lettori. Meno fortunato forse il seguito, I Pirati dell'Oceano Rosso (entrambi sono recensiti qui su Mondi Immaginari). Dalla pubblicazione di questo seguito, che è del 2007, all'uscita di The Republic of Thieves (2013) sono passati un po' di anni. Scott Lynch, l'autore, è stato malato, forse depresso, o magari si è pure dedicato ad altro. Anch'io di ritardo ne ho accumulato, perché ho letto il libro solo quest'anno.


Detto questo, devo dire che mi è piaciuto rivedere in azione Locke Lamora e il suo amico per la pelle Jean. Compare anche Sabetha, l'amore di Locke, personaggio di cui nei precedenti libri avevamo solo sentito parlare.

venerdì 30 ottobre 2020

Ebook, rivoluzione mancata?

 Più di dieci anni fa, sono stato uno dei primi che si sono accostati alla nuova ondata di gadget tecnologici per leggere libri in formato digitale. Il mio blog e la pagina collegata riportano le riflessioni che facevo allora, sui prodotti disponibili e su quanto la nuova tecnologica avrebbe modificato l'editoria e il mestiere dello scrivere (un riassunto si può leggere qui). Non c'è dubbio che le aspettative fossero alte. Ma dopo dieci anni abbondanti, possiamo dire che gli ebook siano stati una rivoluzione completa? Proprio no, per vari motivi.


Prendo spunto da un articolo in inglese che ho letto in merito, e aggiungerò del mio.

Innanzitutto la "rivoluzione ebook" è stata un fallimento in termini di lettori. Tra quelli che sono troppo innamorati della sensazione della carta (sono stati ridicolizzati da molti, ma è una cosa che esiste) e quelli che non leggono abbastanza per giustificare nel loro bilancio personale l'acquisto di un gadget specifico per la lettura, abbiamo un mercato digitale del tutto minoritario. Secondo l'articolo la carta stampata si prende ancora l'80 per cento delle vendite, e chissà che in Italia siano anche di più. L'articolo descrive varie vicissitudini di politica dei prezzi, con strascichi legali inclusi, che hanno fatto sì, in pratica, che si giungesse a una situazione in cui a tutti convenga tenere i prezzi relativamente alti. Inizialmente la politica di Amazon era più verso gli sconti, anche perché questi avrebbero dovuto invogliare all'acquisto dei lettori, che non costavano certo poco.

mercoledì 28 ottobre 2020

Eminent Domain

Sempre sperimentato dal sottoscritto su Boardgame Arena, questo gioco ricorda parecchio Race for the Galaxy, in effetti si può dire che ne sia una versione semplificata. Eminent Domain è sempre un gioco di carte, per un numero di giocatori  da 2 a 4, di ambientazione spaziale, e di durata breve. Quindi abbiamo esplorazione e colonizzazione, ricerca, produzione e commercio; c'è anche la guerra ma non si fa tra i giocatori, serve solo a conquistare i pianeti da aggiungere al nostro impero. Decisamente positiva la semplificazione rispetto al suo simile Race for the Galaxy, che si segnala per una grafica un po' astrusa... quello che si può fare con le carte è specificato bene, senza equivoci, non vi sono innumerevoli particolarità (che tanto poi non si esplorano perché il gioco è serrato e non lo consente).

Semplice ma non banale, e con una differenza molto importante: si tratta di un "deck building game," ovvero il mazzo delle carte che il giocatore può pescare si modifica nel corso della partita, e questo ha una influenza fondamentale.


Vediamo come succede. Il giocatore ha un mazzo iniziale di carte che rendono possibile effettuare le azioni come descritto prima: esplorazione, colonizzazione, ricerca, guerra, produzione e commercio. Le ultime due sono in effetti la stessa carta che si può facoltativamente usare per la funzione che si preferisce tra le due. C'è un mazzo da cui pescare (e che si ricrea dalle carte giocate o scartate dal giocatore, carte che vengono rimescolate). Esiste una carta "politica," che si può cambiare per una carta di un altro tipo. Questo comporta una "direzione" che il giocatore imprime alla propria partita, ovviamente. Ma c'è altro.

Le carte hanno due funzioni: un'azione singola, ad esempio si usa una carta "guerra" per prendere un'astronave da combattimento, oppure un "ruolo," ovvero si usa il ruolo militare per giocare multiple carte del medesimo tipo, e reclutare quindi una grossa flotta e non una singola astronave. Questo comporta la pesca di una carta bonus del tipo appropriato da dei mazzi comuni, e questo ha due conseguenze: innanzitutto, se nella tua mano non c'è un certo tipo di carta, quel ruolo puoi giocarlo lo stesso, inoltre nel mazzo di quel giocatore ci sarà una carta militare in più. Più interpreti il ruolo del guerriero più ti capiteranno in mano carte per fare la guerra, e lo stesso per ogni altro ruolo. Ecco perché si chiama deck building game, è un gioco in cui è importante come costruisci il tuo mazzo. Oltre al gioco dei ruoli, ci sono tecnologie che permettono di acquisire nuove carte e di aggiungerle al mazzo, o anche di toglierne definitivamente. Ma passiamo oltre...

lunedì 26 ottobre 2020

Race for the Galaxy

Questo gioco l'ho conosciuto solo tramite la piattaforma online Boardgame Arena. Race for the Galaxy è un gioco di carte, di ambientazione spaziale-fantascientifica, con una modesta interazione fra i partecipanti. Cosa fanno i giocatori? Esplorano pianeti, li colonizzano, scoprono tecnologie, producono merci o risorse e commerciano, partendo da un singolo pianeta e costruendo, ovviamente, un impero interstellare.


Il gioco va in "fasi:" Esplorazione, Progresso, Colonizzazione, Consumo (delle risorse), Produzione. I giocatori selezionano la fase (solo una) che vogliono intraprendere. Poi, con una meccanica praticamente identica a quella di un altro gioco - ovvero Puerto Rico - chi ha selezionato una determinata fase la gioca con un bonus, mentre gli altri possono "accodarsi" in maniera meno efficace.

domenica 25 ottobre 2020

La denuncia dei creatori di Dragonlance contro la Wizard of the Coast

 Premesso che di Dragonlance non ho mai letto nulla, riporto la notizia: Tracy Hickman e Margareth Weis, creatori della fortunata serie di libri fantasy Dragonlance (non solo libri ma anche videogame, ambientazioni per D&D, eccetera), hanno fatto causa alla Wizard of the Coast per mancanza di buona fede nell'applicare un contratto con loro. Cosa è successo?

Come forse saprete, già molti anni fa (1997) la Wizard of the Coast (WotC) è succeduta alla TSR nella proprietà di D&D. Per strano che sia, infatti, una società che possedeva la gallina dalle uova d'oro del gioco di ruolo era riuscita a fallire (nota: a sua volta la WotC è controllata dalla Hasbro fin dal 1999, secondo Wikipedia).

venerdì 23 ottobre 2020

Danza Macabra

 Questo titolo (in inglese, Dark Dance) è l'inizio di una trilogia di Tanith Lee imperniata sulle vicende di un gruppo di vampiri... che forse non sono proprio vampiri al cento per cento, ma non sono nemmeno persone normali. Insomma una storia complicata, lontana dai cliché del genere horror. A dire il vero io considero questo Danza Macabra quasi un fantasy, perché di elementi veramente "da paura" a mio parere non ce n'è, tuttavia la storia è tutt'altro che allegra e i toni non sono certo ottimistici.


La (compianta) autrice, come suo solito, non si lascia incasellare facilmente. Abbiamo una protagonista, Rachaela, vittima di un destino maledetto cui sembra possa sfuggire con uno sforzo di volontà, ma non è così... in realtà in un modo o nell'altro pare obbligata a cadervi. È ricercata, come sua madre un tempo, da una famiglia di strani personaggi, la famiglia degli Scarabae, che sta cercando di non estinguersi. Non vuole andare a vivere con loro, ma la sua esistenza è grama e priva di piacere. Rachaela infatti è sola, priva di affetti, apparentemente condannata a vivere una vita monotona e senza stimoli, tra alloggi modesti e impieghi poco interessanti che le permettono a malapena di andare avanti (è così per quasi tutti noi, ma Tanith Lee ce ne dà una descrizione particolarmente desolante). Diffidente, senza amore; anche con sua madre il rapporto è arido... peraltro la madre si toglie di scena morendo prima dell'inizio degli eventi narrati, per nulla rimpianta da Rachaela. La madre non l'ha mai apprezzata, e viceversa.

venerdì 16 ottobre 2020

Jennifer's Body

Questo film è del 2009, mi ero ripromesso di vederlo tanto tempo fa e finalmente ci sono riuscito. La cosa che mi aveva incuriosito qual era? Eccola... A quanto si diceva, l'attrice Megan Fox capovolgeva i cliché sulla bellona che si fa strada puntando sul proprio corpo, quando decideva di usarlo per attirare le proprie prede, in una sorta di vendetta contro il genere umano e, soprattutto, maschile. Insomma una satira ben fatta. Mi domandavo se fosse vero.


Il titolo è Jennifer's Body, un film che si colloca nel periodo in cui Megan Fox era al culmine della sua carriera dopo il successo della serie dei Transformers, film (che io non ho visto) con tanti bei robottoni meccanici, diretti dal regista Michael Bay. Lo scontro di personalità con quest'ultimo portò Megan Fox alla defenestrazione dopo i primi due film della serie, e in seguito l'attrice cercò ruoli diversificati, non volendo rimanere nel ruolo della bomba sexy; per la cronaca, questo non sembra aver fatto bene alla sua fama e alla sua carriera (a lei però sembra non interessare troppo).

martedì 13 ottobre 2020

Carcassonne

 Parlo adesso, in tema di boardgame, di un gioco che non mi ha affatto convinto. Carcassonne, ormai in circolazione da un certo tempo, anzi diciamo pure una ventina di anni, ha avuto numerose espansioni ed è un classico. Si tratta di un gioco basato sul "piazzamento di tessere" che devono formare un paesaggio. Assieme alle tessere si collocano i "lavoratori," i soliti omini-pedine (i meeple!) che controllano le strade, o le città, i campi coltivati eccetera. Nella foto tratta da Boardgame Geek mostro una situazione di gioco.


La vittoria arride a chi sa creare le strutture più complesse (una strada lunga, una grande città, ecc...) controllandole coi propri meeple, che sono in numero limitato, procacciandosi i relativi punti vittoria.

mercoledì 7 ottobre 2020

Il Covid-19 sta ammazzando... il cinema? O no?

 A dire il vero non solo il cinema. Una vittima eccellente della pandemia in corso è GLOW, una serie TV che Netflix aveva confermato per la quarta stagione e invece non si farà. Troppe difficoltà di produzione, per questa storia incentrata sulle vicissitudini di un gruppo di lottatrici professioniste: a causa dell'inevitabile contatto ravvicinato tra le componenti di un ampio cast, GLOW non poteva essere girato durante il Covid-19. Mi dispiace, per quanto avessi abbandonato la visione a metà della terza serie. Ma i film se la cavano anche peggio. Produzioni dai costi molto pesanti si sono viste costrette a rimandare l'uscita, o ad andare in streaming con probabile (sicura?) perdita economica. L'atteso film Mulan ha scelto la seconda via, andare in streaming su Disney Channel. Diversa la strada scelta per Tenet, l'ambizioso film di Christopher Nolan (ne parlo qui).

lunedì 5 ottobre 2020

Gundam Thunderbolt

Amazon Prime ci offre due chicche dall'universo di Gundam (il robot giapponese probabilmente di maggior successo): due film che riassumono altrettante brevi serie ONA, ovvero non trasmesse in TV ma create direttamente per lo streaming. La serie è a sua volta basata su un manga disegnato da Yasuo Ohtagaki. La storia appartiene all'Universal Century, ovvero all'ambientazione originale di Gundam, e addirittura prende il via quando, altrove, le avventure di Amuro Ray si stanno ancora svolgendo.


I titoli sono December Sky e Bandit Flower. Pare che sia il manga, la serie anime, e i film che ne derivano dovessero avere un seguito, ma, complice presumibilmente anche la tendinite di Ohtagaki, già da un paio di anni i progetti sono fermi. Il che è un peccato, perché la trama è lasciata in sospeso.

mercoledì 30 settembre 2020

Jade City

Fonda Lee è un'autrice Canadese-Statunitense, ma a vederla non c'è dubbio che sia orientale (cinese?). Il suo grande successo è una serie che inizia con questo libro, Jade City, e prosegue con Jade War, mentre un terzo libro dovrebbe uscire l'anno prossimo (si parla anche di una serie televisiva, e devo dire che questa grande storia corale si adatterebbe bene al formato). 


Storia di mafiosi orientali, in un contesto fantasy che sembra collocato sulla Terra ma in effetti è altrove, Jade City ha vinto il World Fantasy Award nel 2018 ed è arrivato alle finali del Premio Nebula.

Jade City ho appena finito di leggerlo (non in italiano, ovviamente), e mi è piaciuto molto. Fatto che sorprende me per primo. Certamente ho poca simpatia per le storie di mafia, che si tratti di italiani o di qualsiasi altra nazionalità. La magia inserita in questa storia viene usata soprattutto in combattimento, con effetti che ricordano certi filmacci orientali, gente che fa balzi incredibili, o che scaglia lontano il prossimo con il pensiero, che si muove con enorme velocità, e via dicendo. Quando ho letto che l'autrice è una grande appassionata dei film di azione di Hong Kong, non mi sono certamente sorpreso. Ma certo non è quel tipo di azione che io amo vedere, o di cui mi piace leggere.

Perché allora ho apprezzato questo libro?

sabato 26 settembre 2020

Un addio a Prince

Una mostra fotografica dedicata al musicista scomparso nel 2016 si tiene a Milano presso la stazione sotterranea di Porta Venezia (tra la Linea 1 della metropolitana e la stazione delle linee ferroviarie regionali). In particolare, oggetto dell'esposizione sono gli omaggi che gli appassionati lasciarono per settimane (e lasciano ancora adesso) sulla recinzione di Paisley Park, la residenza e studio di Prince, e luogo della sua morte.



Le fotografie si possono vedere anche da fuori, dal passaggio sotterraneo adiacente alla mostra, ma è possibile prenotare gratuitamente la visita scrivendo a simone@trentunoventuno.com

L'evento era previsto per il mese di marzo/aprile, ma c'è stata una falsa partenza causa Covid-19. La mostra è disponibile fino al 14 ottobre.



mercoledì 23 settembre 2020

Underwater

Underwater è uno di quei film che magari non vedo al cinema ma poi devo per forza recuperare, tanto è il fascino che gli abissi esercitano su di me. Dico subito che non è stato un trionfo di film, anche se non è mica costato pochino.
Come mai? La pellicola risale a poco prima del periodo epidemico, per cui non vi erano difficoltà logistiche a rovinarne l'esito: quindi se non ha avuto successo qualche buon motivo ci deve essere. Ma volevo toccare con mano: e a dire il vero guardando il film mi son trovato a pensare inizialmente "non è poi così male."
Claustrofobia subacquea, mostri che si muovono nell'oscurità, paranoia, sono ingredienti sempre efficaci su di me. Ma non si può negare che Underwater manchi di originalità. Ma andiamo con ordine...


Per dare un'occhiata al cast, troviamo un veterano come l'attore francese Vincent Cassel (nella parte del valoroso capitano) e Kristen Stewart nei panni della protagonista, anche se l'azione è abbastanza corale. Mi ero dimenticato che ci fosse anche lei, e non l'ho riconosciuta per via della chioma bionda che sfoggia, per cui la mia antipatia per questa attrice si è genuinamente rinnovata guardandola in azione, poco espressiva e piuttosto antipatica come sempre. Del regista (William Eubank) non so niente, ma immagino che certe scelte criticabili non siano le sue, mentre ho apprezzato la tensione di diverse scene.

mercoledì 16 settembre 2020

Puerto Rico

Come boardgame, Puerto Rico ormai è un classico, lo conoscevo da tempo prima di averlo provato nuovamente sulla piattaforma Boardgame Arena, quest'anno, in numerose partite.


È un tipico "german game" di tema economico, semi astratto, con piazzamento dei lavoratori, lavorazione e commercio di risorse, e interazione "non violenta" fra i giocatori (per quanto metodi per danneggiare il prossimo ne esistano eccome). Puerto Rico ha avuto molte espansioni: è stato ed è tuttora molto popolare tra i giocatori.

lunedì 14 settembre 2020

Sid Meier e la sua autobiografia

Vivere in un tempo in cui i videogame non esistevano nemmeno. E poi una vita a produrli, con la tecnologia che permetteva di creare giochi sempre più sorprendenti. Questo ci racconta uno degli uomini per me più invidiabili della Terra (riferendomi al suo mestiere). Sid Meier ha prodotto moltissimi giochi per computer: di quelli strategici e gestionali firmati da lui ne ho visti diversi, ma il punto di riferimento è Civilization, una "franchise" di enorme fama, una specie di simulazione del mondo.

I videogame li ho conosciuti da ragazzino, consumando pile di monete da cento lire al bar per giocare Space Invaders e i suoi successori. Ho avuto un PC più tardi, e ricordo di essere rimasto folgorato dal primo Civilization. Un gioco di guerra, sì, ma anche gestionale con enormi possibilità di scelta. Sid Meier continuò a sviluppare questo gioco e altri, evolvendo e facendo crescere le sue creazioni, in una industria che, partendo dal niente, raggiunse dimensioni enormi.

Oggi, a sessant'anni e qualcosa, Sid propone una autobiografia. Parla di come il mondo dei giochi sia cambiato, al punto tale che oggi forse Civilization non potrebbe uscire nemmeno, perché la maggior parte dei giocatori vuole qualcosa di più immediato. 


Sembra strano detto da lui. Ma Civilization è davvero cambiato, al punto che io stesso dopo essere stato deluso sia da Civ 5 che da Beyond Earth, avevo deciso di non giocare il successivo Civ 6. Per inciso, poi ci ho giocato, perché una piattaforma online lo ha offerto come omaggio. Per alcuni aspetti corregge qualcuna delle brutture di Civ 5, i possibili assetti sociali sono giocabili in una maniera più razionale, qualcosa nell'uso delle unità militari è migliorato. Altri aspetti purtroppo sono invece confusi, non vedo veri progressi, e l'intelligenza artificiale è notoriamente inetta.

Non amo più i giochi di Sid Meier, ma certo ai tempi la sua vita deve essere stata divertente...


venerdì 11 settembre 2020

È venuta a mancare Diana Rigg

Memorabile attrice britannica, Diana Rigg è morta lo scorso 10 settembre. C'è chi la ricorda per il "serio" lavoro teatrale, chi per aver ricoperto un ruolo nel Trono di Spade... io l'ho vista in un film di James Bond e, ovviamente, in Agente Speciale, serie televisiva di tanti anni fa, che portava il titolo originale The Avengers prima che venisse scippato dai supereroi della Marvel.


In quella serie la Rigg è stata memorabile per il suo fascino. Ancor di più forse per la misteriosa fusione del suo talento con quello del coprotagonista Patrick Macnee. I due hanno creato una miscela inimitabile, grazie anche alla musica di Laurie Johnson e alle trame semiserie di Brian Clemens e compagnia.

Malinconico pensare che sia Macnee (mancato nel 2015) sia Diana Rigg oggi non ci sono più.


La foto è presa da The Guardian

mercoledì 9 settembre 2020

Sovranità o Barbarie

Per un pezzo non l'ho fatto, ora torno a parlare anche di politica.
Sovranità o Barbarie ricalca per certi aspetti una mia lettura molto illuminante di due anni fa, La Scomparsa della Sinistra in Europa, dove si evidenziava come la sinistra abbia, fin dai lontani anni '70, scelto di adeguarsi alle logiche del liberismo senza tornare indietro da questa sciagurata rotta nemmeno quando si dirigeva verso le più spietate conseguenze, quelle che vediamo negli ultimi anni.

In effetti qui ci sono anche citazioni di quel libro, ma il discorso di Sovranità o Barbarie è molto più ampio e la ricostruzione storica molto più dettagliata e interessante, affrontando anche lo scabroso  argomento della "germanizzazione" dell'Europa, ovvero la ricerca da parte dei nostri amici tedeschi di clausole e regole a proprio favore, in modo da prosperare e allo stesso tempo trasformare i paesi periferici (Italia, Grecia, ecc...) in una periferia deindustrializzata da comandare a bacchetta, perché priva ormai di una forza economica propria.

Vi sembra di riconoscere lo stato della nostra nazione? Bene (male). Ora vediamo come e perché è successo.

lunedì 7 settembre 2020

The Beach House

The Beach House è un film horror del 2019, da non confondere con un dramma del 2018 che ha lo stesso titolo (tradotto in italiano con La Casa dei miei Ricordi). Film indipendente realizzato decentemente con pochi soldi (ci riescono dappertutto tranne che in Italia), ha attirato una certa attenzione per il modo in cui è stato realizzato, nonostante il tema non sia di eccezionale originalità. Ha il pregio comunque di essere un film che non ci rifila il millesimo fantasma dentro la casa (con quel titolo cosa ti vuoi aspettare?), ma vira piuttosto [spoiler!] verso il catastrofismo ecologico con un pizzico di toni lovecraftiani, dopo un inizio abbastanza insolito.


Difficile parlare di questo film senza anticipare il contenuto, ma del resto la minaccia è molto intuibile già dopo le prime scene. Il regista Jeffrey Brown riesce a preparare dei segnali di pericolo sottili, ma che per lo spettatore con un minimo di esperienza rivelano subito tantissimo. Ciononostante il film sa costruire tensione, ed è piacevole.

mercoledì 2 settembre 2020

Boardgame Arena!

Con il Covid-19 e la scarsa possibilità di socializzare, ho finito per interessarmi a qualcosa che avevo, prima d'ora, solo frequentato di sfuggita: le piattaforme di gioco online.
A dire il vero uso ogni tanto anche intensamente Steam, ma più che altro in solitario; ho trovato però una miniera di giochi su Boardgame Arena, quelli che normalmente si giocano in alternativa ai giochi per computer. Parlo ovviamente dei boardgame fatti di cartone, con mappe, pedine di legno o plastica, mazzi di carte, segnalini di vario genere. Quel tipo di giochi che sono sempre stati per me l'alternativa, di solito vincente, rispetto al videogame.


Una cosa che si dice spesso riguardo ai boardgame è che non temono la concorrenza del gioco elettronico proprio perché il loro campo è quello della fisicità dei pezzi da manovrare, del guardarsi in faccia con gli altri giocatori, dello sgranocchiare snack o bere bibite e birra mentre si gioca tutti insieme. In tempo di epidemia, l'esperienza è stata diversa: ho scoperto pregi e difetti del boardgame giocato... a distanza. Certo, bisogna imparare le regole, cercarsi i video di spiegazioni su YouTube, ma i dettagli fastidiosi sulla preparazione e piazzamento iniziale dei pezzi del gioco li si può seguire superficialmente. La fatica la farà il computer. E così per tutte le altre incombenze noiose.

mercoledì 26 agosto 2020

Tenet

Al cinema nell'era del Covid-19.
Dal momento che volevo vedere questo film e volevo vederlo al cinema, ho telefonato al multisala Orfeo per sapere come erano organizzati dal punto di vista del distanziamento e della sicurezza.
Mi è stato detto che i posti assegnati erano uno sì e uno no, e che c'era obbligo di mascherina. La realtà è stata così: l'obbligo di mascherina era quasi sempre rispettato (il che significa che ho visto il film soffocando, tuttavia è cosa buona e giusta) ma in alcuni casi certe allegre brigate avevano occupato lunghe file di posti contigui, suppongo senza stare a guardare quello che c'era scritto sul loro biglietto (i posti sono ovviamente assegnati per fila e numero). Nessuno è intervenuto a farglielo rispettare. Inoltre sarebbe stato logico che le persone fossero disposte "a nido d'ape" in modo da distanziarsi anche fra le diverse file - in modo che, tanto per intenderci, tu avessi un altro spettatore avanti a destra e uno avanti a sinistra, ma nessuno direttamente davanti a te. E invece no, gli spettatori erano uno dietro l'altro. Penso che la sala non meriti un bel voto per come ha organizzato la cosa. Ma passiamo al film, che è il primo del 2020 che vedo al cinema. E se l'organizzazione delle sale non migliora, potrebbe essere l'ultimo.



Tenet, nuova opera del regista Christopher Nolan, si preavvisa nei trailer come un film ben bizzarro. Il protagonista (nome ignoto, attore John David Washington) viene coinvolto in una lotta il cui scopo è di evitare qualcosa di "molto peggio" di un olocausto nucleare. Gli viene mostrato un oggetto particolare: un proiettile che quando l'arma spara si stacca dal bersaglio e rientra nell'arma, comparendo nel caricatore che prima era vuoto. Esistono oggetti "invertiti" con una tecnologia che viene dal futuro. Esiste nel presente qualcuno che traffica con questa tecnologia, e una fazione, appartenente al futuro, che sembra intenta a fare tutto il danno possibile all'umanità.

domenica 23 agosto 2020

Lovecraft, chi era costui

Alcuni blogger si sono coalizzati per scrivere dei post in occasione del 130° anniversario della nascita di H.P. Lovecraft. Non sapevo niente della lodevole iniziativa, e del resto non sono documentato sulla vita del grande scrittore, nonostante abbia letto in edizione integrale tutto quello che è rimasto della sua opera, da cose che scrisse da bambino a lavori da "ghost writer" ovvero scritti per altre persone.

Ne approfitto però per dire due cose su questo personaggio, oggi sotto attacco da parte di gruppi di falsi progressisti per via delle sue opinioni.

venerdì 21 agosto 2020

The Terror

The Terror è una di quelle serie in cui ogni stagione si basa su una storia diversa. La prima stagione, basata sul disastro di una spedizione scientifica, è quella di cui voglio parlare, della seconda non so ancora nulla. (Avviso che in questo post ci sono anticipazioni sulla trama della prima serie). Alla base della narrazione della prima stagione (che trovate su Amazon Prime) c'è l'omonimo romanzo di Dan Simmons, l'autore dei Canti di Hyperion.


Da quello che so, non avendo letto il libro, la serie TV lo segue abbastanza fedelmente: di conseguenza non c'è molto rispetto per i fatti storici. Addirittura, The Terror è una storia del fantastico, perché vi sono narrati eventi sovrannaturali. Per una volta tanto avrei preferito una narrazione storica, senza invenzioni di genere. Ma lo sforzo di fantasia da parte del narratore ci sarebbe voluto lo stesso, perché di fatti accertati ne conosciamo pochissimi. Parliamo, infatti, di una spedizione i cui partecipanti (129) sono morti tutti.

sabato 15 agosto 2020

Antrum

Proposto da Amazon Prime, questo film è un mockumentary, ovvero un documentario (fasullo) che serve a prepararci alla visione di un film horror che dovrebbe addirittura avere effetti nocivi su chi lo guarda. Antrum, il film maledetto, avrebbe causato un incendio nella prima sala in cui era stato proposto, a Budapest, e tutti gli spettatori vi avevano trovato la morte; in un'altra occasione una crisi di panico aveva fatto correre tutti verso le uscite e una donna incinta era morta nella calca, e così via. Antrum secondo quanto ci viene detto sarebbe un film dell'est europeo dei tardi anni '70; in realtà è un film canadese del 2018, e ha tutta l'apparenza di un film occidentale, sebbene con un sacco di magagne grafiche messe lì ad arte come ad esempio la pellicola fintamente rovinata, ecc...


Il film sarebbe stato respinto da tutti i festival a cui era stato presentato. Non solo, i critici che lo hanno visionato sono stati vittime di incidenti, o hanno fatto una fine terribile. E per giunta l'unica copia superstite della pellicola è stata manomessa con simboli demoniaci, strani fotogrammi inseriti da qualche altro filmato, e via dicendo.

mercoledì 12 agosto 2020

Geometria Fantastica

C'è stata un'epoca in cui la geometria e le sue regole vennero riscoperte con grande meraviglia, e addirittura viste come una finestra verso le leggi che armonizzano e governano l'universo. Quest'epoca coincide con il Rinascimento, epoca di grandi cambiamenti ed eventi storici.



Ne parla un libro che ho comprato quando ho visitato la mostra su Escher a Milano. Insomma, ce ne ho messo di tempo per decidermi a leggerlo. Geometria Fantastica, di David Wade, ci mostra le opere e la vita di alcuni artisti, o in certi casi artigiani-artisti, prevalentemente tedeschi ma anche italiani e di altre nazioni, vissuti in questo periodo (c'è anche Leonardo).

mercoledì 5 agosto 2020

The Old Guard

Tra le tante offerte di Netflix c'è questo The Old Guard, film di supereroi un po' insolito. O forse film "action" piuttosto che di supereroi, ma comunque insolito, perché i protagonisti non vanno in giro in calzamaglia ma non sono nemmeno comuni mercenari o soldati. Si tratta di una squadra di immortali che combatte, a fin di bene, da tantissimo tempo. Persone che hanno scoperto per caso la propria condizione, e hanno formato un gruppo di combattenti, ma senza mai trovare spiegazioni sul perché siano immortali.

venerdì 31 luglio 2020

Rothfuss, ti stiamo aspettando...

Una volta, non mi ricordo chi (*) disse: "George Martin is not your bitch," che tradotto suonerebbe un po' come George Martin non è la vostra puttana, nel senso che il fatto di leggere i suoi libri non autorizza i lettori e gli appassionati ad arrabbiarsi perché tarda (tardava) a produrre il seguito della sua serie.

Gli scrittori hanno i loro tempi e le loro difficoltà, devono fronteggiare le distrazioni e l'inaridirsi della vena creativa, a volte; insomma il loro lavoro non è roba da catena di montaggio. Nessuno lo nega.


A me non importava se George Martin producesse o no i seguiti della sua serie (che non leggo), m'importa invece molto più di Patrick Rothfuss, sfolgorante scoperta di diversi anni fa. Era il 2008 quando lessi Il Nome del Vento, il blog era ancora giovane, il mondo era più ricco e più bello e stavamo tutti meglio. Che nostalgia. Poi nel 2011 arrivò The Wise Man's Fear, che lessi in lingua originale, seconda parte della trilogia. Mi piacque di meno ma c'era ancora la vecchia magia. E la terza parte... niente. Non ancora. E siamo ormai nel 2020, nell'era del Covid-19. Ne è passato di tempo...

Una nuova parola sulla diatriba riguardo agli autori che non producono va a cadere proprio sul caso di Rothfuss, e a quanto pare proviene dalla voce di Betsy Wollheim, della DAW Books, la casa che ha pubblicato il nostro autore: "Del libro tre non ho visto una parola," ha affermato. Secondo la Wollheim, è vero che il lettore non può pretendere che lo scrittore scriva, ma forse l'editore che paga qualche diritto ce l'ha, poiché fa conto sui propri autori di best seller per restare a galla. E quindi quando queste galline dalle uova d'oro non scodellano, fregano l'editore. Nell'articolo di Newsweek che ho linkato le parole sono un po' più pepate, il succo però è quello.

Addirittura, si dice che Rothfuss non avrebbe scritto nulla per sei anni! Possibile? Il libro finale, The Doors of Stone, sarebbe ancora al palo. Eppure, su segnalazione di un amico, ho visto il libro in preordine su Amazon con consegna ad agosto. Ho immediatamente pre-ordinato... ma vedrò arrivare qualcosa?

Comunque la mia opinione è che un autore celebre che inizia a scrivere una serie di libri debba rispettare l'impegno di finirla. Con tutta la flessibilità di questo mondo, certamente, ma portare le cose a termine in maniera sensata. Non prolungare una serie all'infinito come le serie TV che vanno avanti finché il pubblico le guarda, e nemmeno lasciarla a metà perché il genio "ha perso l'ispirazione." In fondo scrivere è un'arte ma anche semplicemente un mestiere, lo so io che vendo cento o duecento copie quando va bene (e vivo di un altro lavoro, ovviamente), dovrebbero saperlo anche quelli che vendono milioni di copie.

Nota (*): Era Neil Gaiman

La foto è tratta da Wikipedia

mercoledì 29 luglio 2020

Prospect

Film di fantascienza trovato su Amazon Prime, questo Prospect si è rivelato più che adeguato, nonostante sia evidentemente girato con un bassissimo budget. La fantascienza s'incrocia con storie western di cercatori d'oro, in una trama violenta ma anche interessante, con un'ambientazione che stimola la curiosità di saperne di più.


All'inizio della storia abbiamo un team, composto da padre e figlia (Damon e Cee), cercatori di fortuna, diretti verso una "Luna Verde" a bordo di una grossa astronave, che trasporta la loro navicella (a noleggio). Per un motivo o per l'altro questo è l'ultimo passaggio che la linea farà, e i nostri hanno un tempo limitato per fare quello che devono fare, perché l'astronave potrà essere raggiunta (partendo dalla Luna Verde) per poco tempo ancora. Se ho capito giusto, dopo un po' di giorni la nave spaziale fa uno "slingback," ovvero una curva che torna indietro, sfruttando la gravità della Luna Verde, per andare poi in un'altra direzione. Chi vuole partire dalla superficie e riagganciarsi ha quindi una possibilità, ma è l'ultima.

mercoledì 22 luglio 2020

Windows of the Imagination

Questo libro raccoglie 29 saggi critici di Darrell Schweitzer, editor di Weird Tales, scrittore e maestro del fantastico. Ho imparato parecchie cose che non sapevo sui miei autori preferiti, anche su loro aspetti nascosti o chiacchierati; su questioni di stile, sul mestiere di scrivere... che non è il mio mestiere, beninteso. Lo faccio quando posso. Ma mi piace saperne di più.


Si tratta di saggi piuttosto datati, ma gli argomenti di cui si parla generalmente non lo sono, perciò non ne ho avuto il minimo fastidio.

mercoledì 15 luglio 2020

Il Premio Storyteller 2020

A dire la verità, non ne sapevo niente, e nemmeno ora so dove andare a cercarmi le informazioni, perché sulla pagina di Amazon dedicata al self publishing (kdp.amazon.com/it_IT) non c'è alcun articolo, alcun link. Per fortuna le cose girano sui social network...
In questo video di Alessandro Girola spiega cosa sia il premio Amazon Storyteller 2020.



E in teoria è la manna dal cielo. Be' non del tutto perché non ho niente di nuovo pronto o quasi pronto per la pubblicazione. Ma sarebbe bella, come opportunità di affermazione.

venerdì 10 luglio 2020

Gabriel

Vi capita mai di ritrovare un DVD incellofanato in casa, roba che indubbiamente avete comprato voi, ma che non ricordate di aver comprato, né il perché dell'acquisto? Be', io mi sono ritrovato in casa questo film australiano del 2007, Gabriel, che in italiano è stato tradotto come Gabriel, La Furia degli Angeli. Titolo penosissimo, anche se gli angeli c'entrano, come ho constatato guardandomi il film. Premetto che le storie di angeli e demoni mi acchiappano abbastanza poco perché i miei gusti nel fantasy non includono la presenza della chiesa o della religione, cristiana o meno, salvo che sia proprio necessaria alla storia. Qui la religione è invece al centro della storia, perché la trama è ambientata in purgatorio, e la sfida è tra angeli e demoni.

Il purgatorio di Gabriel sembra un po' una città malfamata, con le sue periferie, i suoi locali e i suoi bordelli. È diventata così perché gli angeli caduti, ovvero i demoni, hanno a quanto pare vinto la sfida contro gli angeli inviati a lottare per il controllo del purgatorio: la tenzone prevedeva sette campioni per parte, che avrebbero dovuto entrare nella lotta in periodi diversi.

Gabriel, il protagonista, è l'ultimo degli angeli e, a quanto pare, arriva a cose fatte, perché la città è piombata in una oscurità quasi totale, a segnare la vittoria dei cattivi. E gli altri sei angeli? Inizialmente introvabili.

lunedì 6 luglio 2020

Perfection

Ci ho messo una vita a decidermi, ma alla fine mi sono letto Perfection, storia fantascientifica di Germano Hell Greco, ambientata in un futuro che sta galoppando verso la catastrofe.
Diciamo che il mondo in questa ambientazione è praticamente già fregato... o meglio, lo è l'umanità. Nel mondo di Perfection una malattia uccide le donne: poche escono vive dall'adolescenza. E praticamente non ci sono più bambini, l'umanità potrebbe essere alla fine se non arriva un rimedio. Il mondo è inquinato, velenoso, marcio. Gli uomini sono ridotti a convivere con automi, che sembrano donne ma hanno delle reazioni programmate, prevedibili, non sono delle vere compagne. Questa esistenza alienata sembra un qualcosa cui sono riusciti a fare l'abitudine. Sono in attesa che le grandi corporazioni ritirino tutti i vecchi modelli di donna (cibernetica) e li sostituiscano con il prossimo tipo.

martedì 30 giugno 2020

Il reboot di UFO

Una serie rimasta mitica, di cui ogni tanto si sente parlare per l'ennesimo tentativo di resurrezione, è UFO, leggendaria produzione di Gerry e Sylvia Anderson del 1970. Della serie mi sono già occupato in un post del lontano 2008 e non starò a dilungarmi oltre, anche perché presumo che questo post di oggi possa interessare soltanto chi conosca già l'argomento.

A mio parere è improbabile che UFO goda di una vera risurrezione, nel senso di ricomparire in una forma riconoscibile per quelli che hanno amato la serie di una quarantina o cinquantina (!) di anni fa. Il fatto che la nostalgia sia forte (per qualche motivo particolarmente forte in Italia) non significa che si possa riesumare la serie solo per quelli che all'epoca erano bambini.


E riguardo a questo fatto, bisogna anche chiedersi: cosa c'è di veramente valido, e cosa è rimasto eccezionale nella memoria solo perché visto con gli occhi dell'infanzia? Certo, perché la serie UFO forse potrebbe ancora avere qualche effetto speciale che si difende, ma è parecchio infantile o completamente superata per altri aspetti. In una conversazione che ho avuto anni fa con la moglie di un amico, diversi anni più giovane di me, lei mi ha detto che aveva visto un episodio o due e valutava UFO un vero schifo. Che non poteva sopportare le soluzioni da poveracci negli effetti speciali, come l'ufo fatto con una tazzina da caffè rovesciata, eccetera. Ci sono rimasto molto male, perché ai miei occhi la serie è (quasi sempre) ancora bella. Ed ero certo che le astronavi degli alieni fossero qualcosa di fatto così bene da resistere nel tempo.

Chiediamoci innanzitutto, quindi, a livello di idee cosa potrebbe essere valido oggi di quella serie, tanto da meritare un "reboot."

martedì 23 giugno 2020

Tanith Lee, perché non la pubblicavano più

Mi sembra giusto dedicare qualche riga al blog (in inglese) di Zombie Salmon (https://zombiesalmonthehorrorcontinues.wordpress.com/) dove ho trovato un articolo riguardante Tanith Lee. La compianta autrice britannica era finita nel dimenticatoio già qualche anno prima della sua morte (avvenuta nel 2015), e non sembrava essere al cento per cento sicura del motivo: ho dedicato un articolo a questa situazione, in un periodo in cui l'horror era dominato dai vampiri sberluccicanti in stile romanzo rosa.


Zombie Salmon parla della "scomparsa" di Tanith Lee in due articoli del 2019 dove si fanno delle ipotesi sul perché la scrittrice sia finita in qualche misteriosa lista nera. Tra queste ipotesi, quella che il suo lavoro fosse così infuso di sessualità da imporre di metterla in un angolo. Sarà vero?

venerdì 19 giugno 2020

Due cose tremende

Tra le tante opportunità che si possono cogliere in streaming ho rimediato due film che sono delle assolute follie. Il primo è una produzione relativamente costosa e fa assolutamente schifo, il secondo è molto più gradevole per quanto si tratti di un film molto più povero.

martedì 16 giugno 2020

Il Grande Gatsby

Facciamo un salto fuori dal fantastico per leggerci un classico... Dopo l'esperienza spiacevole con Il Giovane Holden,  ho deciso di insistere. Ho letto in lingua originale The Great Gatsby. L'autore, Scott Fitzgerald, è uno dei grandi autori statunitensi della prima metà del Novecento: Il Grande Gatsby è il suo più grande successo (purtroppo Fitzgerald pochi anni dopo passò di moda, a causa della grande crisi economica, e si rovinò con l'alcool). Nel libro abbiamo come tema principale l'ambizione di un eroe romantico. Sullo sfondo, troviamo sia l'esaltazione del lusso sfrenato negli Stati Uniti degli anni '20, sia una severa critica morale di quegli anni. Dico subito che mi è piaciuto. È solo un romanzone popolare, forse, ma per me ha qualcosa di valido a livello artistico.

L'ultimo "Grande Gatsby" del cinema è interpretato da Leonardo di Caprio

Parliamo della trama. Quasi certamente la conoscete già, ma se non è così, e se non volete rovinarvi la sorpresa, andate a... leggere il libro.

Gatsby è un eroe romantico, l'ultimo del suo stampo, forse. Il narratore del libro, Nick, se lo ritrova come vicino di casa: lui vive in una piccola dimora a Long Island e cerca di cavarsela nel mondo della finanza a New York, Gatsby possiede una villa maestosa ed è un personaggio ricchissimo, dal passato sconosciuto e chiacchierato. Quasi di continuo, nella sontuosa dimora di Gatsby, ci sono delle feste grandiose, paragonate dall'autore alla sfarzosità ostentata di Trimalcione, personaggio inventato da uno scrittore classico, Petronio Arbitro: Trimalcione è il capostipite di tutti i cafoni arricchiti del mondo. E anche Gatsby viene visto da parecchi dei suoi ospiti in questa luce.

Alle feste comunque ci va mezza città, quelli che sono ricchi e importanti e quelli che desiderano diventarlo. Nick osserva tutto questo da casa propria, ma un giorno viene invitato a partecipare (ed è uno dei pochissimi o forse l'unico, a ricevere un invito... visto che gli altri si imbucano alle feste di Gatsby senza formalità).

sabato 13 giugno 2020

Orwell e il suo prof di francese

Questa poi. Da un interessante articolo sul sito di Openculture.com (in inglese) apprendo che George Orwell era stato allievo di Aldous Huxley a Eton (Huxley insegnava francese). Si tratta dei due più celebri autori di fantascienza distopica, forse, Orwell per aver scritto 1984 e Huxley per Brave New World. Il primo uscito nel 1949 e il secondo pubblicato nel 1932.
Dopo l'uscita di 1984 Huxley, che aveva ricevuto da Orwell una copia del libro, non trovò subito tempo da dedicargli, ma quando lo ebbe letto scrisse all'ex allievo facendogli i complimenti e commentando le differenze fra le due distopie. Per inciso, Orwell era malato non aveva più molto da vivere.


Come la pensava Huxley? La metafora del sadismo di 1984, spinto "oltre il sesso" fino a negarlo, gli era piaciuta, tuttavia pensava che i regimi totalitari avrebbero trovato dei sistemi meno dispendiosi di energia per controllare il popolo, piuttosto che lo "stivale in faccia" immaginato da Orwell.

mercoledì 10 giugno 2020

Tales from the Miskatonic University Library

Tales from the Miskatonic University Library è un'antologia di racconti di argomento horror (ovviamente) curata da Darrell Schweitzer e John Ashmead.

Ho letto questo ebook sperando di provare qualche brivido lovecraftiano. Tutti i racconti, come premessa della raccolta, riguardano in un modo o nell'altro la biblioteca della Miskatonic University e i libri proibiti in essa contenuti. Alcuni dei racconti sono molto belli ma, se devo essere sincero, nessuno tanto da dare la botta potente, da risvegliare l'orrore cosmico che desideriamo dal nostro caro scrittore. Ma, in effetti, nel terzo millennio questa è materia anche troppo conosciuta e rimasticata, che difficilmente può creare novità. E solo alcuni dei racconti di H.P. Lovecraft avevano davvero avuto quell'effetto su di me.


Le idee a dire la verità non mancano...

mercoledì 3 giugno 2020

Free Will, il libero arbitrio

Ok, questo è senz'altro un post insolito, visto l'argomento. Il mio interesse è stato stuzzicato da un libro (in inglese) riguardo un argomento complesso ma interessante. Il libro è Free Will, scritto dal neuroscienziato Sam Harris, l'argomento è il nostro libero arbitrio, ovvero la nostra reale capacità di prendere davvero decisioni "liberamente" nostre.

Per chi sia nuovo alla questione, il discorso sul libero arbitrio è sorprendente (e sarà sorprendente anche questo post). La scienza sembra dire, sempre di più, che le persone agiscono in base a decisioni prese inconsapevolmente. Il corpo sta già cominciando a muoversi quando tu, consapevolmente, non hai deciso ancora di fare quella determinata cosa (*). Gli impulsi in base ai quali prendi le decisioni irrompono nella consapevolezza, come tutti i pensieri, misteriosamente: non li hai "fatti" tu consapevolmente. Anche se soggettivamente quella è l'impressione che abbiamo tutti.

E il cervello è come una grande e complessa macchina: un gigantesco flipper chimico ed elettrico, il cui funzionamento dà, attimo dopo attimo, un risultato e uno solo, determinato dalla dinamica dei suoi processi. Questo lascerebbe poco spazio all'ipotesi che esista un qualcosa di superiore, la mente cosciente, che "prenda decisioni."

venerdì 29 maggio 2020

I Vlogger che seguo


I "vlogger," fenomeno in espansione. Per lo più li trovate su YouTube e, nella maggior parte dei casi, creano video tecnicamente apprezzabili, spesso interessanti, a volte divertenti.

Alcuni di questi personaggi li ho persi di vista dopo qualche tempo: è difficile produrre continuamente contenuti di buona qualità, a volte si diventa un po' ripetitivi. Ma in questo gioco c'è l'obbligo di farsi vedere spesso, diciamo almeno una volta alla settimana. Più facile a dirsi che a farsi. Nel tempo comunque mi son salvato un certo numero di canali preferiti che bazzico spesso, per i più svariati motivi.

Se devo essere sincero non ho mai cercato canali sul fantastico, la cosa che dovrebbe interessarmi di più: al massimo ci sono capitato per caso ma non mi sono soffermato molto. C'è però un'eccezione: è Synergo (vero nome: non lo so) con il suo canale Storie dell'Altro Cinema. Synergo ci parla di questioni tecniche, sulle quali posso imparare qualcosa, e anche di film e serie TV, belle e brutte. Molto spesso ha idee compatibile con le mie, il che non guasta, ma non è comunque sempre così. A volte si ostina a vivisezionare cose immonde con gusto, un piacere in cui credo non si debba indulgere eccessivamente... Spesso Synergo parla di fantascienza e supereroi, con mio sommo piacere, ma odia il fantasy, il che per me è un grosso problema, tuttavia devo dire che, per certi aspetti che odia, posso capire.

https://www.youtube.com/channel/UCYFgn8_JgaQL1E-N2tg1xcQ

Ricordiamo comunque anche Plutonia Experiment, il canale di Alessandro Girola, da poco avviato.

https://www.youtube.com/channel/UCrRE6E0ZmY2KTHELOuiFsOA

Passando a un canale completamente diverso: TIK, che prepara video sulla Seconda Guerra Mondiale: in inglese, coi sottotitoli per quelli scarsi come me. Molto interessante, e se credete di sapere abbastanza su quel conflitto probabilmente vi sbagliate, anche perché lo si è cominciato a capire veramente solo in tempi relativamente recenti. Purtroppo TIK ogni tanto ci propina le sue balzane idee ultra liberiste, e quelli sono i video che salto.

https://www.youtube.com/user/TheImperatorKnight

Sempre parlando di storia, magari vi interessa l'antica Roma. Nessun problema, ve ne parla con discreta erudizione Roberto Trizio, in italiano. Discreto canale che si segue piacevolmente; i tentativi di Trizio di fare dell'umorismo, sebbene agghiaccianti, aumentano lo spettacolo.

https://www.youtube.com/channel/UCdSELFnsKyXHwDvpjhOeegw

A un livello veramente professionale, nel senso che sono riprese di conferenze e non video fatti in casa, lo storico Alessandro Barbero. Lui non è un vlogger e non ha il proprio canale (a quanto ne so) ma è interessante, e lo si trova un po' dappertutto. Basta fare una ricerca sul suo nome. Un grande divulgatore.

Passando a qualcosa di completamente diverso: Yuriko Tiger, ragazza ligure che ha seguito il suo sogno di andare in Giappone per fare la cosplayer e la idol (che è una specie di cantante ballerina soubrette tuttofare). Più o meno ce l'ha fatta, e spiega tutte le difficoltà e le tribolazioni che ha attraversato. Ovviamente per ottenere quel risultato ci vuole l'aspetto fisico giusto. Ma non è tutto. Per farcela (imparando nel frattempo la lingua) e partendo tipo a 19 o 20 anni, coi soldini messi da parte lavorando in negozio, bisogna avere perseveranza e decisione. Quindi complimenti.

https://www.youtube.com/user/YurikoTiger/videos

Altro canale che ho cominciato a seguire quando preparavo il mio viaggio in Giappone: Erikottero, artista e insegnante giapponese che ha voluto imparare l'italiano e praticamente tenta in senso contrario la stessa avventura di Yuriko.
Potete scoprire molti altri canali di nostri connazionali (e non solo) che bazzicano il Giappone e ne vogliono parlare.

https://www.youtube.com/channel/UCQ5-uCiqKbUl9lqdIA9GXBQ

Un'altra giovincella che ogni tanto seguo è Matrioska 3010 (cosa vorrà dire il numero?). Parla della sua Russia, che ha lasciato per venire nel nostro paese. Vari argomenti che permettono di farsi un'idea sul punto di vista di chi si identifica con quel paese.

https://www.youtube.com/channel/UC3CdjZGu836fjgiAkcZFKVA

Passiamo invece... alle armi. L'idea di far cose tipo tenermi una pistola in casa, a dire il vero, è molto lontana dal mio carattere. Ma durante il servizio militare ho imparato a smontare e rimontare i fucili, scoprendone le meccaniche di funzionamento. Così mi sono trovato mio malgrado a bazzicare il canale (in inglese con decenti sottotitoli) Forgotten Weapons, dove un simpatico personaggio con i capelli raccolti a coda di cavallo spiega la storia delle varie armi, mentre le smonta e ce le fa vedere.

https://www.youtube.com/channel/UCrfKGpvbEQXcbe68dzXgJuA

E infine un vlogger che amo odiare. Rudy Bandiera, profeta delle nuove tecnologie e della comunicazione, coi suoi video brevi (questo di buono non glielo posso negare) che finiscono con un gesto della mano e la frase: "Rock and roll!" Assolutamente insopportabile (ok, sto esagerando). Qualche cosa di giusto e condivisibile, ovviamente, la dice, ma è probabile che io lo guardi soltanto per farmi del male. Provare per credere.

https://www.youtube.com/user/RudyBandiera/videos