giovedì 20 marzo 2008

Il Nome del Vento


La recensione del libro è su Fantasy Magazine, qui volevo fare un paio di considerazioni. Prima: lo stile e la profondità di uno scrittore, incredibilmente, possono fare davvero tutta la differenza del mondo. Quando ho letto la copertina di questo libro mi stava prendendo un colpo: avevo speso 22 euro per un libro che parla di un ragazzo che cresce fra musici e artisti girovaghi e approda nell'Accademia, dove imparerà la sottile arte della magia nonostante alcuni maestri gli siano ostili e alcuni studenti invidiosi cerchino di rovinarlo. Mi trovavo in mano, dunque, 800 e passa pagine di stereotipi e scopiazzatura di cose già ritrite? No davvero: il Nome del Vento di Patrick Rothfuss (edito da Fanucci) è uno dei libri fantasy più belli che mi siano capitati di recente, e sfata almeno un po' la mia convinzione che il genere stia perdendo irrimediabilmente qualità.
Spero che nel seguito la storia mantenga il medesimo interesse.
Seconda considerazione: l'ambientazione certe volte non è tutto. Il sapore del mondo in cui si muove il protagonista di questa narrazione arriva piuttosto attenuato, in realtà se ne sa poco, i personaggi parlando si fanno scappare qualche dettaglio ma nessun infodump che ci venga a spiegare cosa succede nel grande schema dei fatti che contano. Certi dettagli comunque mi lasciano perplesso. Nel libro si parla di gravità, percentuali, psicologia... tutte cose che sarebbero sconsigliate nel manuale del perfetto scrittore fantasy, eppure non danno nemmeno l'impressione di stonare troppo. Forse perché l'ambientazione è così poco dettagliata... ma per quanto poco dettagliata è pur sempre, da quel che si vede, a tecnologia piuttosto bassa. Tuttavia il protagonista e quelli del suo ambiente hanno conoscenze scientifiche diverse dalla maggior parte della gente, perché frequentano l'Accademia... a me, in fin dei conti, questi problemi sul linguaggio non hanno dato alcun fastidio, e me ne stupisco perché di solito sono abbastanza suscettibile al problema. Penso di essere di fronte a un valido autore, e probabilmente ad un ottimo traduttore.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per queste considerazioni. Ero tentata, ma devo ammettere che quando ho visto il prezzo l'ho rimesso sullo scaffale. La prossima volta che vado in libreria lo prenderò di sicuro. Thanks

Bruno ha detto...

@Francesca: In fondo è meglio spendere un botto per un libro valido che pochi soldi per tanti libri brutti... Ovviamente dovrai correre il rischio che i miei gusti siano diversi dai tuoi. Ma credo che non succederà.

Anonimo ha detto...

Grazie per questa recensione.
Sono contento che tu abbia apprezzato questo libro per il quale provo un affetto speciale ;)

Bruno ha detto...

E a me fa piacere che questo libro eccezionale stia incontrando il favore dei lettori...

Bruno ha detto...

Ah, non mi ero reso conto che sei il traduttore del libro!
Rinnovo i complimenti, bel lavoro!

Anonimo ha detto...

Ovviamente sono d'accordo con la recensione :D

E faccio anche io i complimenti a Darak per l'ottimo lavoro :)

Anonimo ha detto...

confermo tutto, bellissimo libro e ottima traduzione.... spero arrivi presto la seconda!
saluti simone