mercoledì 22 luglio 2020

Windows of the Imagination

Questo libro raccoglie 29 saggi critici di Darrell Schweitzer, editor di Weird Tales, scrittore e maestro del fantastico. Ho imparato parecchie cose che non sapevo sui miei autori preferiti, anche su loro aspetti nascosti o chiacchierati; su questioni di stile, sul mestiere di scrivere... che non è il mio mestiere, beninteso. Lo faccio quando posso. Ma mi piace saperne di più.


Si tratta di saggi piuttosto datati, ma gli argomenti di cui si parla generalmente non lo sono, perciò non ne ho avuto il minimo fastidio.


Primo argomento? Uno che mi ha stupito. Schweitzer parte dal dichiarare il proprio completo agnosticismo in merito ai fatti del sovrannaturale, affermando che lui inventa il fantastico, ma non ci crede. Affermazione che pare meno strana quando si ricorda che la "religione" di Dianetics è nata sulle pagine delle riviste di fantascienza, e che un sacco di strane teorie (sugli UFO, ad esempio) si sono fatte strada attraverso la narrativa fantastica, piaccia o non piaccia. Nella lunga esperienza sul campo Schweitzer ha incontrato un certo numero di personaggi curiosi.

Schweitzer ci parla di Lovecraft e del suo horror, la cui premessa è l'insignificanza delle nostre convinzioni e sensazioni di fronte a una realtà inimmaginabile che le sovrasta. Di Lovecraft, che oggi è condannato come razzista, Schweitzer afferma che con l'età aveva perso parte dei suoi pregiudizi (contrariamente alla maggior parte della gente). Non proveniva da una situazione familiare che incoraggiasse una mentalità aperta.

Non mancano opinioni su Tolkien, Dunsany, Philip Dick... e alcuni dettagli sulla loro vita.
Tra una considerazione e l'altra sul fantastico il nostro saggista riesce anche a infilarci le sensazioni che gli ha dato un viaggio in Italia. Interessanti, fra l'altro, provenendo da un... rozzo yankee. L'Italia è interessante, nelle città d'arte, perché mostra diverse epoche, diverse civiltà stratificate. Un'ispirazione per la narrativa fantastica. Ci avevate fatto caso?

Una lettura non sempre leggera ma che a volte riserva piacevoli sorprese.
Consigliato. Se siete in grado di leggere in inglese, è chiaro, perché non esiste traduzione in italiano.


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