giovedì 25 marzo 2021

Il secolo in cui non si può più parlare

 La censura, il lento costante soffocamento della libertà di parola. Questo è uno dei temi del ventunesimo secolo. Tanto più grave in quanto, grazie alle "meraviglie" delle nuove tecnologie tenute strettamente in mano privata, abbiamo fatto un passo indietro, ai tempi dell'assolutismo dei monarchi prima rivoluzione francese. A poco a poco ci troviamo a non poter più dire certe cose, usare certi termini, contestare certe idee o certi personaggi.

Questa volta è toccato a un video pubblicato nel canale Youtube di Nova Lectio, sostanzialmente lo show solitario di un intraprendente giovanotto che sembra essere in grado di parlare con cognizione di causa riguardo a tantissimi argomenti.


Solo che, stavolta, deve aver toccato l'argomento sbagliato...

domenica 21 marzo 2021

Elric, la nuova edizione

 Mi stavo chiedendo se sia il caso di comprare il nuovo volumone Mondadori dedicato alle imprese dell'eroe di Michael Moorcock. Parlo ovviamente di Elric di Melniboné. I commenti spesso sono entusiasti (uno lo troviamo qui) ma ci sono anche delle controindicazioni.

Da quello che leggo su Amazon, ovvero i commenti dei lettori, sembra che la nuova traduzione sia una cosa tremenda, con errori anche banalissimi. Inoltre le storie incluse sono (sarebbero, vorrei conferma, se possibile) quelle della saga classica, ovvero non sono compresi i libri che Moorcock scrisse in seguito, "riesumando" il personaggio che aveva ucciso. Quei libri sono recensiti su questo blog, e posso assicurare che non si tratta di opere memorabili. Ma, dal momento che possiedo la serie "classica" nei libri eleganti e ben tradotti dell'Editrice Nord, l'unico motivo per comprare l'edizione Mondadori, per me, sarebbe stato di avere tutto quanto in un unico tomo.

Trovo comunque lodevole l'iniziativa di ripubblicare tanti autori classici in edizioni integrali. Sono stato molto contento, per esempio, di leggermi l'opera omnia di Clark Ashton Smith.


giovedì 18 marzo 2021

Le Cronache di Narnia, il Leone, la Strega e l'Armadio

 I libri di C.S. Lewis non li ho letti, per il semplice motivo che sono sostanzialmente libri per ragazzi o "giovani adulti," e quando ho scoperto della loro esistenza ero già sui trent'anni. So che molti li considerano fruibili e apprezzabili a ogni età, quindi un giorno potrei anche fare la prova, tuttavia in genere sono poco propenso, sebbene mi sia piaciuto, per esempio, Lo Hobbit di Tolkien. Il quale, per inciso, non amava il fantasy di C.S. Lewis. I due facevano parte di un gruppo informale di scrittori e professori di Oxford, e si incontravano per leggere le proprie bozze e ottenere la valutazione degli altri. Lewis apprezzava Tolkien, ma non avveniva il contrario: anzi Tolkien mostrava un certo sdegnante sprezzo per le opere dell'amico. Comunque, a quanto pare, nonostante questi incontri di valutazione reciproca Tolkien era abbastanza impervio alle critiche, e anche Lewis non ha cambiato strada (ottenendo comunque un buon riscontro commerciale).


Nel 2005, immagino sull'onda dell'enorme successo dei film sul Signore degli Anelli, il mondo di Narnia creato da Lewis ha raggiunto il grande schermo. Il regista è stato Andrew Adamson, già visto nei film di Shrek. Neozelandese come Peter Jackson, che ha diretto i vari film sul mondo di Tolkien. C'è anche, nella parte della regina cattiva, l'eclettica attrice scozzese Tilda Swinton.

giovedì 11 marzo 2021

Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn

 Il titolo è Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn, mentre in inglese era Birds of Prey and the Fantabolous Emancipation of One Harley Quinn, con accenno al fatto che la nostra anti-eroina si deve fare una ragione del fatto che il Joker, ovvero il suo amante arcicattivo, l'ha lasciata. Intendiamoci, questo film l'ho visto solo perché m'è capitato di avere accesso (non a casa mia) a Sky, dove tale capolavoro è offerto gratuitamente.


Perché questo disclaimer? Be', se è vero che ho visto dei film Marvel in streaming o perfino al cinema, e magari continuerò a farlo, devo dire che con le realizzazioni del cosiddetto Universo DC ho detto basta dopo Wonder Woman, perché tanto non gliene riesce una.

giovedì 4 marzo 2021

American Horror Story

 Non sapevo molto di questa serie televisiva, e la sto seguendo piuttosto lentamente. A quanto pare American Horror Story si caratterizza per un approccio che, almeno ai tempi in cui è iniziata (2011) era insolito o originale: come deciso dal produttore Ryan Murphy, ogni stagione è una storia a sé stante, con un inizio e una fine. Con le stagioni successive possono esserci alcuni degli stessi attori, ma i personaggi e la storia cambiano completamente.

Inoltre vi è, almeno nella prima stagione, la tendenza a mettere lo spettatore di fronte a situazioni imbarazzanti o di tensione per la presenza di un "diverso." Una ragazzina con la sindrome di Down e il desiderio di essere una ragazza normale, e il trattamento atroce che riceve dalla madre. Un uomo con il volto sfigurato dal fuoco e il corpo menomato, che si rivela per uno dei protagonisti uno sgradito e pericoloso impiccione. Che questa deviazione sul sociologico sia efficace o meno, aiuta a raggiungere lo scopo: la famiglia al centro della storia si trova al centro di una serie di situazioni di disagio, pericolose, scioccanti.