lunedì 26 settembre 2022

Prey

 Premetto che della serie di film basata su Predator me n'è sempre fregato piuttosto poco. Sono abbastanza vecchio da aver visto al cinema il primo, quello con Arnold Schwarzenegger del 1987, e mi bastò. Dei seguiti, e dei film della nuova serie mista Alien vs Predator non ne ho visto nemmeno uno. Mi sono tolto lo sfizio di vedere questo prequel, ambientato in un'epoca piuttosto lontana: in Prey la premessa è che la razza dei predatori abbia visitato il nostro pianeta anche nel passato, sempre con l'obiettivo di ammazzare la fauna locale (umani compresi) per divertimento. In pratica la Terra era già nel '700 località per safari di lusso, con i cacciatori alieni, dotati di equipaggiamento fantascientifico, intenti ad arrivare, ammazzare, e andarsene portando via i loro sinistri trofei.

Come nel primo film di 30 e passa anni fa, questi esseri potenti e ben equipaggiati non si possono eliminare con la semplice forza bruta: chi ci crede è destinato a farsi molto male. Bisogna capirne i punti deboli, studiare il modo per approfittarne, colpire al punto giusto.

domenica 25 settembre 2022

The Rings of Power is a pain?

 The fifth episode introduced a new concept: the idea that Elves need mithril (discovered by Dwarves) to repel the corruption that is slowly making them fade away.

Tolkien would be horrified by this mortification of his legends. I, as a member of the audience, am disgusted by the use of a plot device so stereotyped and insipid. But the worst of The Rings of Power is the lack of pace and the lack of soul. Yes, we are, more or less, in the world Tolkien imagines. Nevertheless, there's nothing of Tolkien's magic in this boring series. And, when it tries to be solemn, it's dull.

giovedì 22 settembre 2022

Tempo di votare, o no?

 Ci siamo ancora, è arrivata una nuova tornata elettorale. Io spesso a votare non ci vado, e ho idee trasversali che mi guadagnano l'antipatia di entrambi i maggiori schieramenti politici. Peggio ancora, non mi va di farmi rappresentare da farabutti, e mi piace poco il "voto di protesta" fine a sé stesso.

Per cui, di frequente, non voto, e ritengo che sia un normalissimo diritto. Della mia risposta ai principali argomenti contro il non voto ho parlato qui.

Comunque, in verità, ci sarebbe bisogno di fare politica, e farla sul serio. Tanti temi che andrebbero discussi con le elezioni sono però praticamente inavvicinabili, perché non sono proposti dalle forze politiche, o perché il "vincolo esterno," ovvero la cessione di diritto o di fatto della sovranità, impedisce che vengano effettuate scelte.

lunedì 19 settembre 2022

Open Water 2: alla Deriva

 Open Water è un film USA del 2003 basato su un idea molto semplice: una coppia di subacquei dopo una immersione viene dimenticata al largo dalla barca della scuola, in acque pericolose per via degli squali. Il film ebbe successo e di conseguenza, nel 2006, una produzione tedesca scelse un titolo simile per una storia simile. Il film si chiama Open Water: alla Deriva (Open Water: Adrift  in inglese) e la trama è di quelle che lasciano poco spazio alla speranza. Stavolta abbiamo tre coppie (più una bambina di pochi mesi) che vanno a spasso su uno yacht, e per idiozia di uno dei vacanzieri si ritrovano tutti in acqua senza che uno di loro abbia collocato la scaletta per risalire a bordo. Sono al largo, non c'è molto passaggio, insomma la loro situazione appare catastrofica, perché l'imbarcazione è troppo alta sull'acqua per risalire.

Ho recuperato questo film su Amazon Prime per due motivi: innanzitutto per via del fascino morboso delle acque e degli abissi, che da sempre mi influenza, al punto che per me un film come questo ha qualcosa dell'horror. Secondo motivo, ero curioso di capire come si possa fare un'ora e mezza di film su premesse così scarse.

lunedì 12 settembre 2022

Snack Bar Blues

 Vorrei parlare un attimo di un film che ha poco a vedere con gli argomenti principali del blog. Vero titolo, Out of the Blue. Snack Bar Blues è quello che si sono inventati i distributori italiani. Diretto da Dennis Hopper, è uscito nel 1980 proprio quando un certo tipo di ribellismo cominciava a mostrare la corda; ma questo è soprattutto un film crudo che parla di brutte cose quali alcolismo, droga, delinquenza giovanile (e non), incesto.

Dennis Hopper (Easy Rider, Apocalypse Now) fa qui il regista, e interpreta anche uno dei protagonisti. Il personaggio è Don, un camionista finito in galera per aver causato un incidente in cui sono morti dei bambini, e che alla fine della pena esce dal carcere incosciente e alcolizzato come prima.

mercoledì 7 settembre 2022

Come una partita di calcio

 Ce ne sono di cose deplorevoli da considerare, riguardo al conflitto in Ucraina. Una molto importante e che ci prende da vicino, la crisi economica che ne sta derivando, come se ne avessimo bisogno dopo il disastro del Covid-19.

Un'altra è la verità occidentale preconfezionata trasmessa dai telegiornali. Ma anche certe esternazioni che provengono dall'altra parte, come se Putin potesse essere un nostro paladino.

domenica 4 settembre 2022

The Rings of Power has come

 I was waiting for this show, like many others. Sure I had expected something spectacular, and I wasn't disappointed. The Rings of Power has stirred controversy, and this also was to be expected. The characters are different from the ones we knew in The Lord of the Rings and The Hobbit. Many details of the setting and story follow the dictates of political correctness. The feeling is different.

While The Rings of Power doesn't follow any one book by Tolkien, facts and characters are based on the Second Era of his world, which means there's no direct link with the works the audience and readers love (and that Peter Jackson already used as a base for his films). The Second Era is described in the appendixes of The Lord Of The Rings and in The Silmarillion, but the material we have is sketchy, sometimes more like a history book than a novel. The rich prose from the works Tolkien published during his life is not there; Tolkien's "magic" is not there. As I wrote in my book on the subject, it's a totally different narrative, more similar to nordic legends than to Tolkien's own fairy stories.

So everything is in the hand of directors and screenwriters. They have the task of creating something people will love like Tolkien's original work. Obviously, it's a tough task to follow. I've seen the first two episodes. The first was, I fear, a bit slow-paced and boring; the second has more life in it.

Let's go on and hope for the best...

sabato 3 settembre 2022

House of Gucci

 Dal momento che non sono frequentissimi i film di rilievo (e con un grosso budget) in cui il nostro paese è per un motivo o per l'altro nell'obiettivo, mi sono visto House of Gucci che, assieme a Tutti i Soldi del Mondo, può vantare una storia "italiana" diretta da un regista celebre come Ridley Scott. Mentre Tutti i Soldi del Mondo parla di un fatto accaduto in Italia, ma con i principali protagonisti non italiani, la storia di House of Gucci è invece italiana quasi al cento per cento.

Strana pertanto la scelta di non ingaggiare attori italiani per qualcuno dei ruoli principali, e curiosa anche la decisione di far parlare gli attori, anziché semplicemente in inglese, con un "tentativo" di inflessione da italoamericani.

Questo, unito al gesticolare a vanvera e a certi anacronismi, rende la riproduzione dell'Italia dei tempi un po' vacillante, e l'intera faccenda un pochino offensiva, anche se come italiano ho la pelle piuttosto dura per questo tipo di faccende.