giovedì 28 ottobre 2021

Kill List

 Kill List è un film britannico del 2011 che scivola tra diversi generi e presenta delle apparenti illogicità, sfidando la comprensione dello spettatore, e lasciandolo assai confuso sia riguardo allo svolgersi degli eventi che al finale. Film di questo genere possono mandarmi in bestia (di frequente), oppure affascinarmi e rimanermi impressi. Kill List è entrato nella seconda categoria, sebbene sia difficile per me dire se mi sia piaciuto o meno. Direi piuttosto che è un film molto crudo ma anche enigmatico. Ti prende e devi guardarlo.

A scanso di equivoci, spieghiamo subito che la "kill list" è proprio una lista di persone da ammazzare. Eppure, il film inizia come dramma familiare: vediamo una coppia vicina allo sfascio, con l'aggiunta complicazione che c'è anche un bambino. Jay, il marito, non lavora, litiga con la moglie, è agitato e depresso dopo qualcosa che è andato drammaticamente male in una missione a Kiev. Scopriamo che Jay e moglie sono ex militari. E che Gal, un amico, si presenta con una allettante proposta di lavoro. Si tratta di accettare la "kill list" da un misterioso committente. Vediamo in una scena Gal e Jay, con la moglie dell'uno e la ragazza dell'altro, tranquillamente a cena insieme, a parlare di un lavoro da assassini professionisti.

lunedì 25 ottobre 2021

Bliss

 Bliss, uscito quest'anno per la produzione di Amazon e la regia di Mike Cahill, è una specie di Matrix meno in grande stile, anzi, proprio in stile minimale. È la storia di un uomo in crisi fin dai primi fotogrammi, visto che indugia in telefonate e su certi disegni che fa, invece di andare a sentire cos'ha da dirgli il suo capo, che lo ha appena convocato. Quest'uomo si chiama Greg e sta, come avrete intuito, per essere licenziato. Quando finalmente va nell'ufficio del capo, Greg fa succedere involontariamente un imprevedibile incidente. Fa scivolare il suo superiore che gli ha appena annunciato il licenziamento, e quello batte la testa e muore sul colpo. Greg fugge per non essere incolpato e incontra Isabel, una donna dall'aria vagamente tzigana, che lo aiuta a togliersi dai guai e lo ospita nella sua dimora da... senzatetto.

Isabel inizia Greg all'utilizzo di strane droghe e gli insegna come fare uso di certi poteri magici. Niente scuole alla Harry Potter, è tutto facile e istantaneo. I due si divertono a vivere alle spalle del resto del mondo e a fare dispetti a chi dia loro fastidio. E per Isabel, molta della gente che incontrano "non è reale," compresa la figlia di Greg, che cerca di recuperare un rapporto con il padre.

lunedì 18 ottobre 2021

Squid Game

 Tra i film e le serie TV che si sono occupate dei crescenti problemi sociali dei nostri tempi, ho avuto modo di vedere Il Buco e Hunger Games, entrambi a mio parere piuttosto mediocri, e il molto migliore In Time (*). Squid Game, serie TV coreana, ci ripropone in maniera avveniristica e provocatrice le tematiche anticapitaliste, narrando di un gioco mortale che viene proposto agli indebitati e ai poveracci. In poche parole, o ci lasci la pelle o vinci una considerevole quantità di denaro.

L'offerta sembra avere un che di osceno? Lo ha, in effetti. Così come oscena è la pretesa degli organizzatori di essere corretti, di creare una competizione che va combattuta secondo le regole per dare una sia pur piccola possibilità ai giocatori... queste persone fregate dalla vita.

venerdì 15 ottobre 2021

The Umbrella Academy, il fumetto

 Dopo aver visto e apprezzato due serie di The Umbrella Academy su Netflix, come ho scritto qui e qui, ho pensato bene di comprarmi il fumetto che ha ispirato la serie. Ho preso il primo blocco di episodi, in italiano. E l'effetto è che... no, non mi hanno preso per niente.

Le trame sono in parte simili a quelle della serie TV, ma ci sono anche fatti completamente differenti (tra cui una storia in cui assistiamo alla distruzione della Torre Eiffel), comunque direi che questa è una fortuna... la serie non ha esaurito quello che il fumetto può raccontare.

lunedì 11 ottobre 2021

Midnight Mass

 Una storia insolita, in questa serie TV di Netflix. Un uomo in fuga dai suoi sensi di colpa, uno strano prete che arriva in un'isola di pescatori quasi spopolata, una comunità in crisi, tanti individui ciascuno con la sua storia di vita. Midnight Mass è una storia che si prende i suoi tempi, con momenti verbosi, lunghi colloqui, e talvolta lunghi silenzi. L'elemento fantastico serve in realtà per raccontare i rimpianti, il tempo che se ne è andato con le sue opportunità, le nuove speranze per chi è disperato, la redenzione e la liberazione dal senso di colpa, la voglia di avere ancora una possibilità da giocarsi, la nostalgia di quello che si è perduto con le scelte sbagliate. Nonché la fede religiosa e la bigotteria.

Questa serie ha toni inaspettatamente adulti e concreti, si prende i suoi tempi senza curarsi degli abituali ritmi televisivi, e comunque funziona e tiene l'interesse dello spettatore. O, almeno, il mio.

lunedì 4 ottobre 2021

L'Età Sottile

 Di Francesco Dimitri, uno scrittore italiano del fantastico vero e convincente (ma credo che oggi sia stabilmente trasferito all'estero), ho letto qualcosa, rimanendo favorevolmente impressionato da Pan, apprezzando un po' meno Alice nel Paese della Vaporità, comunque sempre una storia interessante... e poi niente per oltre 10 anni. Ho interrotto questa pausa con L'Età Sottile. Una storia fantasy relativamente semplice che narra l'apprendistato di un giovane mago, in una prosaica doppia cornice, di Roma e di una località di mare del sud Italia; l'introduzione alla magia verrà a simboleggiare anche il passaggio all'età adulta. Ho visto definire questo libro narrativa per "giovani adulti," e "romanzo di formazione." La seconda definizione è senz'altro vera, perché il giovane Gregorio passa dall'adolescenza a grandi capacità e responsabilità, e conosce situazioni terribili. Quanto al "giovani adulti," se è vero che il libro riguarda un ragazzo o se vogliamo un gruppo di ragazzi, non sono del tutto convinto che si tratti di un libro per ragazzi. Non al cento per cento, per quanto vi siano alcune soluzioni forse un po' troppo semplici.

Ma lascio stare le etichette, che non sono il mio forte.

sabato 2 ottobre 2021

Jodorowsky su Dune (2021)

 Come si sa, lo scrittore-regista cileno Alejandro Jodorowsky cercò di realizzare, parecchio tempo fa, una sua versione di Dune, di cui restano oggi gli storyboard, ovvero la sceneggiatura trasposta in forma di vignette.

Nessuno tirò fuori i soldi che sarebbero serviti per realizzare il lunghissimo Dune di Jodorowsky, perciò l'unica versione cinematografica prima di quella di Villeneuve resta quella diretta da David Lynch, il quale se ne è dissociato.

Cosa pensa Jodorowsky del Dune di Villeneuve? Che è fatto bene e si vede che è "cinema industriale," che è costato molto. Ma non ci sono sorprese, è fatto come molti altri film, è tutto prevedibile. Commenti rilasciati comunque dopo aver visto soltanto il trailer.

Fonte: Il Post.it