lunedì 5 ottobre 2020

Gundam Thunderbolt

Amazon Prime ci offre due chicche dall'universo di Gundam (il robot giapponese probabilmente di maggior successo): due film che riassumono altrettante brevi serie ONA, ovvero non trasmesse in TV ma create direttamente per lo streaming. La serie è a sua volta basata su un manga disegnato da Yasuo Ohtagaki. La storia appartiene all'Universal Century, ovvero all'ambientazione originale di Gundam, e addirittura prende il via quando, altrove, le avventure di Amuro Ray si stanno ancora svolgendo.


I titoli sono December Sky e Bandit Flower. Pare che sia il manga, la serie anime, e i film che ne derivano dovessero avere un seguito, ma, complice presumibilmente anche la tendinite di Ohtagaki, già da un paio di anni i progetti sono fermi. Il che è un peccato, perché la trama è lasciata in sospeso.


I due film ad ogni modo sono diversi fra loro, e c'è un stacco temporale fra le vicende narrate. Nel primo (December Sky) si tratta della sfida fra due uomini, un pilota della federazione, Io Fleming, e Daryl Lorenz, cecchino del principato di Zeon. Perché cecchino? Perché Daryl e i suoi compagni, facenti parte della divisione dei Morti Viventi, montano potenti cannoni a particelle sui rottami spaziali che galleggiano nella zona di Side 4, una colonia spaziale distrutta dalla guerra. Così i mobile suit (robot) di Zeon sono pochi e malandati, ma tengono testa agli avversari centrandoli mentre cercano di infiltrarsi nel mare di rottami. Daryl, come altri dei suoi compagni, è un mutilato, gli mancano le gambe. Ma riesce a mettere a dura prova i mobile suit della federazione. Infine arriva un nuovo mezzo, lo Psycho Zaku, che viene guidato dalle terminazioni nervose del pilota direttamente innestate nei comandi. Allo scopo, occorre farsi amputare tutti gli arti, quindi non è un lavoretto da tutti. Poiché Daryl in battaglia ha perso anche una mano oltre alle gambe che già gli mancavano, anche l'altra mano che gli resta viene amputata dalla sua dottoressa (personaggio secondario della trama), e il nostro eroe si muoverà solo grazie a delle protesi.

Dall'altra parte c'è un giovanotto arrogante, ambizioso e dai capelli biondi, tutti a punte, sparate in ogni direzione. Il fatto che ami il jazz me lo rende solo leggermente più insopportabile. Si tratta di Io Fleming, della fratellanza di Moore, gli ex abitanti di Side 4 decisi a vendicarne la distruzione. Io è giovane e in gamba, gli hanno dato un potentissimo Gundam (Full Armor Gundam) da usare, con cui ammazza un sacco di piloti di Zeon. Il tutto con gran gusto perché è esaltato dalla guerra. Inoltre ha occasione di parlare con il suo rivale Daryl per radio dandogli più volte dello storpio... insomma ci conferma continuamente di essere un tantino antipatico.

Qui metto un'allarme per chi non vuole troppe anticipazioni [Spoiler fino alla fine del paragrafo]. Alla fine sarà Daryl ad averla vinta e Io verrà catturato, ma mentre le forze di Zeon si dirigono verso A Baoa Qu per dare rinforzo, e chi conosce la serie originale sa già che vanno verso la sconfitta, Io riuscirà a liberarsi. [Fine Spoiler]

Nel secondo film, Bandit Flower, le cose si complicano. Io Fleming, a bordo della nave Spartan (della Federazione, non diversissima dalla Base Bianca della serie originale) e dotato di un nuovo meraviglioso mobile suite (Atlas Gundam), si trova ora sulla Terra, dove la fragile pace appena raggiunta sta per essere infranta da una nuova minaccia. Con lui Bianca, una ragazza carina e anche piuttosto scema,(*) che ama il jazz e sta alla guida del Guncannon Aqua, e il capitano Monica Humphrey, che in passato ha catturato i membri del Flanagan Institute, il gruppo di Zeon che studiava i newtype, gli esseri umani dalle capacità superiori.


Da combattere non solo ci sono i residui delle forze di Zeon (con Daryl), ma una setta di buddisti fanatici, l'Alleanza dei Mari del Sud, in mezzo a cui scopriremo Claudia, ex amante di Io. L'Alleanza è in effetti dotata di mezzi di Zeon catturati, e composta di gente plagiata da un santone che in realtà è... un potentissimo newtype. Lo Psycho Zaku, che non è andato distrutto nell'ultimo duello fra Io e Daryl, è in effetti in mano a questi simpaticoni.

Daryl con i suoi compagni cercherà di recuperare una spia, per avere informazioni sullo Psycho Zaku, mentre le forze della Federazione dovranno difendersi da un potente attacco dell'Alleanza... e poi, poi niente, la storia non si conclude.

Il fatto che la storia resti piantata a metà ovviamente non mi piace, ma cosa ci si può fare. Di questa serie mi piacciono alcune caratteristiche, ma non il commento musicale (l'onnipresente jazz) e non molto la grafica: non capisco perché riuscivano a fare dei volti disegnati abbastanza bene a tempi delle primissima serie, e ora non ci riescono più... è lo stesso anche con Gundam the Origin. Quanto alle scene di battaglia fatte al computer, con una nuova grafica molto più precisa e brillante, sono belle ma anche, spesso, troppo veloci per capire cosa succede.

Dal punto di vista della trama, uno dei due personaggi principali è a mio parere un po' troppo odioso, anche se nel secondo film migliora un po'. Parlo di Io Fleming, ovviamente. Forse eccessiva anche la storia di mutilazioni e scalogna di Daryl. Qualche sviluppo interessante dai personaggi secondari. Ma non è che la trama di Thunderbolt non mi piaccia, anzi. Alla fine mi resta, in verità, la voglia di vedere "un po' di storia in più" rispetto ai combattimenti, fin troppo abbondanti; ma può darsi che le storie dei personaggi siano presenti più nella serie anime che non nei film, che alla fine devono condensare e riassumere la narrazione.

Nota (*): questa è una personalissima opinione.

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