Cosa dire del "reboot" di Goldrake? Questo progetto (saudita e giapponese) riporta in vita uno dei grandi protagonisti dell'antica stagione dei robottoni. E vedo in rete diversi giudizi, tra la gente che, come me, aveva visto il cartone animato ai tempi che furono (chissà se i giovani se lo filano).
Alcuni sono estasiati, altri dicono che le storielle d'amore e gli altri aspetti di trama sommergono la tematica originaria.
Come saprete se seguite questo blog, io tuttora continuo a guardare qualsiasi materiale relativo a Gundam su cui riesca a mettere le mani. Ma per quanto riguarda la serie "storica" di Goldrake, sebbene avessi recuperato qualche episodio anni fa, non mi aveva risvegliato la nostalgia né avevo provato piacere nel rivedere quegli episodi.
Mi ero anzi domandato perché mi fosse piaciuta ai suoi tempi, quando ero un ragazzo. Premetto che non ho letto i manga su Goldrake, ma solo guardato la serie, dove non posso fare a meno di notare che non ci fosse una storia, o quasi. L'origine del robot e del suo pilota era il motore della vicenda, intervenivano altri personaggi (la sorella!) ma tutto ciò era troppo poco, stirato su decine e decine di episodi. L'anime si limitava praticamente alle congiure dei brutti ceffi alieni che mandavano i loro mostri meccanici all'attacco, rigorosamente uno alla volta, e a ogni puntata erano sconfitti. Quello che è stato definito, come modello, il "mostro della settimana."
Non ho visto tutta la nuova stagione, e non è che mi sia piaciuta molto fino ad adesso. Tuttavia almeno ha una trama che va aventi da episodio a episodio, senz'altro più articolata. Anche i "cattivi" sono più interessanti, c'è qualche vera interazione e una narrazione di quello che avviene dall'altro lato della barricata. Insomma, non so se sia una grande storia, ma almeno è una storia.
Perciò, per me, il reboot è meglio dell'originale. Anche se, in definitiva, Goldrake oggi come oggi non mi dice un gran che.
Nessun commento:
Posta un commento