Il mio blog sarà anche quasi ignoto, ma certe chicche riesco a scovarle solo io (forse è proprio per questo che il mio blog è ignoto?). La 317eme Section, ovvero il 317mo Plotone, è un film di guerra in bianco e nero diretto da Pierre Schoendoerffer, il regista transalpino che ci ha dato Dien Bien Phu. Tanto per cambiare, il titolo italiano è completamente assurdo, 317° Battaglione d'Assalto: intanto non si tratta di una unità d'assalto, inoltre un battaglione è un'unità molto più grande del plotone.
Il regista aveva pubblicato un libro dal titolo identico due anni prima. Questo film, realizzato nel 1965 con la collaborazione dell'allora capo di stato della Cambogia, il Principe Sihanouk (un appassionato di cinema, al punto da realizzare brutti filmacci lui stesso), narra la triste storia di un gruppo di soldati laotiani, inquadrati da ufficiali e sottufficiali francesi, ai tempi della Guerra d'Indocina.
Il film ha una valida reputazione per il drammatico realismo: sudore, sangue, ferocia, dissenteria, paura, l'agonia dei feriti, la continua pioggia, il caldo, tutto è molto reale. Il nemico si vede poco, come in effetti accade di frequente nella guerra vera. Si tratta il più delle volte di piccole figure viste da lontano, osservate con il cannocchiale; gli scontri si conducono con fucili, mitragliatrici e mortai a distanza realistica, non come in un film di Hollywood dove ci si spara da due passi.
La storia è quella di una piccola formazione che deve ripiegare su una postazione amica, senza sapere se è ancora in mano francese. I vietminh (comunisti vietnamiti) incalzano, e la battaglia di Dien Bien Phu è ai suoi ultimi catastrofici giorni. In un mondo di villaggi primitivi e foreste, l'unico contatto è la radio portatile.
Un giovane tenente, Torrens, guida il plotone prendendo qualche decisione azzardata. Il più anziano dei suoi sottufficiali, Willsdorf, un alsaziano che è stato costretto a combattere dalla parte dei tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale, cerca di dare consigli e di moderare le sue decisioni. Willsdorf è anche spietatamente pragmatico riguardo ai feriti, che sarebbe meglio abbandonare. Questo Torrens non lo accetta. I due comunque si rispettano e talvolta trovano una via di mezzo nelle decisioni.
Tra diserzioni, morti, civili che scappano dai villaggi quando i vietminh si avvicinano, con il nemico che ascolta le conversazioni radio, il plotone cerca disperatamente di raggiungere la salvezza, muovendosi a fatica nell'inferno verde della foresta tropicale.
Non andrà benissimo, ma non rivelo tutta la trama.
Torrens è interpretato da Jacques Perrin, attore che lavorò anche in alcuni film italiani compreso Il Deserto dei Tartari. Nei panni di Willsdorf abbiamo Bruno Cremer, che ha preso parte al film di guerra Parigi Brucia? e a un sacco di altra roba, anche in Italia. Nel ruolo dell'operatore radio Manuel Zarzo, spagnolo, morto di recente (giugno '25), altro prolifico attore... un titolo fra i tanti: Sette Uomini d'Oro. Pierre Fabre è Roudier, un altro dei sottufficiali francesi che, ferito all'inizio del film, passa in barella la maggior parte del tempo in cui compare; ha preso parte a diversi film francesi e non solo, ed è stato sposato a Anna Karina, la "musa" del celebre regista Godard. Dei sottufficiali indigeni menziono Ba Kut, interpretato da Boramy Tioulong, attore e regista cambogiano. Cito inoltre Raoul Cotard, direttore della fotografia, e, curiosità, Brigitte Friang in un ruolo amministrativo della produzione; Friang è stata una corrispondente di guerra che si lanciava assieme ai paracadutisti francesi in varie operazioni, tra cui quella a Dien Bien Phu.
Questa pellicola, diretta da un regista che la guerra l'ha vista davvero, è stata apprezzato dallo storico Antony Beevor che in una intervista al Guardian la cita come il migliore e più realistico film bellico, mentre critica aspramente svariati titoli famosi. La mia opinione: se vi piacciono i film di guerra, e forse anche se non vi piacciono, questo potrebbe darvi da pensare, e forse piacervi molto.
Dove trovare La 317eme Section? Attualmente, su Netflix (audio francese, sottotitoli in italiano e altre lingue). C'è anche su Amazon Prime Video ma non per l'Italia. Io ho acquistato un DVD coi sottotitoli e l'audio in francese; non so se una versione in italiano o in inglese sia disponibile per l'acquisto.
Per saperne di più sulla Cambogia e sul suo coinvolgimento bellico, potete andare qui.
E infine uno spoiler! (non leggete oltre se non volete anticipazioni sul finale):
In un agguato finale i Vietminh massacrano buona parte dei soldati e feriscono gravemente il tenente Torrens. Che viene portato via dai soldati laotiani; Willsdorf guarda la sua ferita alla gamba, che pare piuttosto brutta. Quando Torrens si lamenta, dicendo "che schifo," Willsdorf gli risponde: "Perché uno schifo? È la guerra. Loro la sanno fare, quei bastardi. Complimenti." Riconosce così di avere davanti degli avversari duri, che del resto hanno fatto a pezzi a Dien Bien Phu le migliori truppe francesi. Torrens sa di essere solo un peso e probabilmente spacciato, e si fa lasciare lì, con una sigaretta, e una bomba a mano per farla finita se qualche animale dovesse aggredirlo.
La morte del tenente simboleggia la sconfitta francese in Indocina. Quanto a Willsdorf, conduce via gli ultimi pochissimi superstiti, mentre una voce fuori campo ci informa che morirà qualche anno dopo, in uno scontro in Algeria.
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