Prendo un argomento dopo esser stato ispirato... da un video. I personaggi! Come scrivere dei personaggi decenti? Nei primi tempi avevo decisamente delle grosse difficoltà, poi mi è venuto molto più facile. Occorre ovviamente un po' di capacità di osservare il prossimo e un minimo di esperienza di vita, insomma essere al mondo da un po' di tempo. Motivo per cui la maggior parte dei giovanissimi farà fatica a scrivere qualcosa di diverso dagli stereotipi che ha letto nei fumetti o nei libri preferiti. Questo non significa necessariamente che un cinquantenne sappia scrivere meglio.
Il personaggio dovrebbe essere ben noto allo scrittore. Deve modellarlo e dargli una personalità il più possibile completa. Non necessariamente uguale a una persona reale e conosciuta, ma i singoli tratti possono essere ispirati a qualcuno che si è conosciuto e anche, ovviamente, a qualche lettura precedente.
Se il vostro protagonista deve essere un ipocrita carognone, be', probabilmente ne avete conosciuto uno (in caso contrario, siete fortunati!) e questo vi aiuterà. Se deve invece essere un eroe senza macchia e senza paura... probabilmente verrà fuori un cliché. Pensateci bene. Non va bene decidere che un certo personaggio è un eroe, o un virtuoso, e basta, a meno che sia un personaggio secondario. Dev'essere un po' più complicato di così. Non è che le persone di eccezionale qualità non esistano, ma bisognerebbe studiarli e vedere se sono davvero prive di difetti. Oggi va di moda il personaggio "flawed," ovvero imperfetto, con grossi problemi. E, che uno creda alle mode o no, è abbastanza credibile. Un eroico guerriero sarà probabilmente duro, prepotente, fastidioso per i sottoposti, o anche propenso a mandarli al macello in missioni pericolose (il generale Erwin Rommel secondo certi suoi sottoposti era così, ad esempio). Un profeta della non violenza la userà magari furbescamente come strumento politico (un celebre leader asiatico del passato, indovinate il nome, era così... o almeno questo è il mio parere).
Cercate gli spigoli del carattere, studiate la vita precedente, cosa gli piace e cosa no. Definite l'aspetto fisico, la sua storia, il modo di parlare. Chiedetevi cosa farebbe in determinate situazioni. O se ha qualche desiderio nascosto che potrebbe farlo comportare in maniera inaspettata in certe situazioni. Dopo un po', dovreste sapere senza grosse difficoltà come il personaggio si comporterà nella vostra storia. Saprete se usa un linguaggio sofisticato o semplice, se dice le parolacce, se si arrabbia facilmente e via dicendo.
In questo video, che è in inglese, si analizza però un ulteriore questione: una volta che hai creato il tuo protagonista, sei sicuro di trasmetterlo al lettore così come lo immagini, e che al lettore piacerà? L'errore più comune, a quanto pare, sarebbe non riuscire a dare un obiettivo chiaro al protagonista. A me sembra strano, perché nei libri che ho scritto io il protagonista (uno o più di uno) aveva obiettivi molto chiari che erano certamente chiari anche per il lettore; ma può essere.
Comunque, per esser sicuri di non sbagliare, bisogna porsi la domanda: cosa vuole il protagonista più di ogni altra cosa? e una volta data la risposta, questa va inserita nella narrazione a beneficio del lettore. Può essere fatto mostrando direttamente il desiderio del protagonista, che lo esprime ad esempio in un dialogo, o rivelandolo seguendo (nella narrativa in terza persona) il suo pensiero. Oppure l'obiettivo può essere evidenziato per mezzo delle azioni. Fin qui sembra molto ovvio. Notare comunque che l'obiettivo del protagonista può cambiare nella storia (così come il personaggio segue un arco di trasformazione); anche questo deve essere illustrato in maniera comprensibile al lettore.
Problema numero due: la mancanza di azione del protagonista. Non agisce, ovvero non fa succedere niente, si limita a reagire quando gli capita qualcosa. Oppure fa agire altri. Questa può essere una trappola... ad esempio, pensiamo a un personaggio che conduce a livello strategico un'operazione di qualche tipo (di spionaggio, militare, ecc.) e vogliamo vedere che dirige le azioni di vari subordinati. Dopo un po' può sorgere la domanda: ma lui che fa, oltre a dare ordini e a sentire quello che gli viene riferito? Ovviamente avrà discussioni con altri comandanti o dovrà prendere decisioni difficili, eccetera. Il focus deve essere qui.
Altro problema è la storia del protagonista, il suo background, come è arrivato là dove la trama ha inizio. Questo è importantissimo, è chiaro, perché permette di costruirne la personalità, e di spiegarla al lettore. Non sempre è una faccenda banale. Una delle mie creazioni che amo maggiormente parla di un eroe recalcitrante, che non vorrebbe essere coinvolto, un vero outsider che ha però tutti i motivi per esserlo, motivi che ostacolano la sua vita ogni giorno. Penso di aver esposto questo personaggio abbastanza bene; ovviamente c'è voluta qualche pagina di eventi e narrazione in più.
Il successivo problema: non riuscire a mostrare le emozioni del protagonista. Questo può essere cruciale, in effetti. Al lettore deve essere offerto un contatto più diretto, umorale con il personaggio, almeno alcune volte. Questo può essere delicato se lo scrittore... è in difficoltà nell'esplorarne, ed esporne, l'animo.
Il video all'inizio mi ha lasciato scettico. Nel senso che queste sono problematiche che conosco bene, avendo scritto alcuni libri, e che ritengo di essere in grado di affrontare. Ovviamente tutto dipende da come lo si fa, ma proprio non prendere in considerazione questi aspetti è da principianti. Detto questo, ne ho comunque tratto qualche elemento di riflessione.
Alyssa Matesic, autrice del video e editor di professione, offre anche uno strumento gratuito per fare una "autovalutazione" del proprio libro. A questi attrezzi credo fino a un certo punto, ma se lo userò, riporterò qui le mie conclusioni.
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