Il signore di Akif, l'ircano Shah Amurath, insegue Olivia, schiava che gli è sfuggita. Ma Conan, che è sopravvissuto a un massacro di mercenari voluto dal medesimo sovrano, capita al momento giusto per prendersi la sua vendetta. Così Shah viene prima ferito a una spalla e poi ucciso, e la ragazza, pur temendo Conan, si unisce a lui. Questo l'inizio di Ombre di Ferro al Chiaro di Luna, un altro racconto in cui Conan è un mercenario o un predone vagabondo.
Olivia però non è una ragazza qualsiasi: è la figlia del re di Ophir, venduta schiava dal padre perché non voleva il marito scelto per lei. Il barbaro, comunque, la tratta con maggior gentilezza del padre o del crudele Shah Amurath. I due si spostano con una barca e finiscono in un'isola di un'altra regione, il Vilayet, un'isola dove si trova un palazzo con statue di ferro. Nei sogni di Olivia queste statue hanno qualcosa di magico, sono capaci di animarsi.
L'arrivo di una nave pirata crea una opportunità per lasciare l'isola, e Conan, trovato che il loro capo è un suo nemico, lo elimina; ma è steso con una sassata da un altro marinaio. Prigioniero, sarà liberato da Olivia. Giganteschi bestioni primordiali color grigio aggrediscono tutti quanti: Conan ne elimina uno, e i marinai subiscono una vera decimazione. Dopo il massacro, Conan diventa capo dei rimanenti, e lascia l'isola con la nave, e con la ragazza che non ha altro luogo dove andare.
Questo racconto non mi pare uno dei più significativi su Conan, tuttavia abbiamo delle particolarità. Abbiamo il nostro eroe salvato da una donna, il che accade anche altrove, mentre più raro è che venga sconfitto da un avversario qualsiasi (quello che ha tirato la sassata piazzata bene). Olivia è un personaggio femminile meno inetto di altri che incontriamo nei racconti di Howard e in effetti lo salva dai pirati che lo avevano preso prigioniero. A dimostrazione che le donne nelle storie di Howard, tanto bistrattate per essere semplici oggetti sessuali, in realtà spesso sono peculiari, hanno delle virtù e dei difetti, e sono assai differenti l'una dall'altra, più dei personaggi maschili.
Come altri racconti, la minaccia è molto indeterminata: qualche bestione primordiale si trova sempre e fa sempre comodo... Per non parlare di misteriosi e prodigiosi artefatti residuati di antiche civiltà.
Alla fine della storia il nostro barbaro è quindi passato da essere un fuggiasco a un capo di corsari, ma lo vediamo spesso in questi ruoli da vagabondo predone, ruoli che certamente gli si adattano bene.
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