lunedì 13 ottobre 2025

Weapons

 Finalmente ho visto questo film. Era ancora agosto ed ero fresco della visione di Bring Her Back quando mi recai a vedere Weapons, in un cinema multisala alla periferia di Milano. I grossi multisala milanesi hanno quasi tutti la caratteristica di essere lontani dal centro, contigui agli ipermercati, ma scomodi da raggiungere coi mezzi pubblici; la vera eccezione è il cinema Odeon, che è a due passi dal Duomo, ma al momento è chiuso e chissà in che forma riaprirà. Dopo aver spronato la mia vecchia utilitaria per raggiungere un multisala scoprii, con orrore, che il film, programmato su internet a una certa ora, non potevo vederlo perché quello spettacolo in realtà non esisteva, o era stato cancellato (mistero). Per non star lì ad aspettare fino a tarda ora lo spettacolo successivo, decisi di tornare a casa con la coda fra le gambe.

Finalmente ho visto Weapons in streaming su Chili (alla modica di quasi dieci euro). Ne è valsa la pena: il film è davvero ben fatto, una storia misteriosa raccontata in maniera stimolante. Cominciamo a raccontare la premessa; quando svelerò particolari importanti, avviserò delle anticipazioni.

In una classica cittadina USA gli alunni di una classe scompaiono: non si presentano a scuola una mattina, con una sola eccezione: il piccolo Alex, che però non sarà in grado di dare indicazioni utili alla polizia. Nemmeno l'insegnante, Justine, può dare informazioni, ma per via della sua posizione tutti si aspettano qualcosa da lei; i concittadini la accusano per mancanze o infrazioni passate che sono irrilevanti rispetto al mistero dei bambini scomparsi; cominciano a tormentare lei e mettono anche la scuola e la polizia sotto assedio.

Diverse persone sono quindi coinvolte nella ricerca di una soluzione al mistero, con o senza titolo per occuparsene. La storia si svolge in capitoli dedicati ai diversi personaggi, partendo dall'insegnante, senza quindi seguire una cronologia esatta degli avvenimenti. Nel mentre, possiamo osservare uno spaccato della società locale e di alcune famiglie, la classica cultura della suburbia nordamericana.

Si arriva oltre la metà del film senza aver messo mano a elementi certi, anche se ci sono anomalie che lampeggiano come un fanale per lo spettatore sveglio, e anche per quelli distratti come me. Le atmosfere sono spesso cupe, con locali male illuminati, scene intuite in penombra. L'horror e lo splatter fanno la loro comparsa ma non sono al centro di questo film, che costruisce con sapienza atmosfere malsane e inquietanti.

Bravi attori a palate: nei panni di Justine abbiamo Julia Garner, che ricordo per la parte da criminale "redneck" che ebbe in The Ozark, mentre Archer, padre di uno dei bambini scomparsi, è interpretato da Josh Brolin, visto in Dune, Ave, Cesare! e tanti altri film. Tra gli altri mi è piaciuto Austin Abrams nella parte di James, un ladruncolo tossicodipendente, ma anche Amy Madigan nella parte di Gladys, la zia di Alex; la Madigan è una veterana che è tornata alla ribalta con questo film. Il regista è Zach Cregger.

Il film ha qualche momento leggero ma non è per niente allegro, e non sarà allegro nemmeno il finale. Consiglio di recuperarlo, se non lo avete ancora visto.

E ora una considerazione finale, prima dei temuti SPOILER: questo film, e anche Bring Her Back, sono costati relativamente poco, anche se i budget sarebbero impensabili per un film italiano. Ma non c'è un'abbondanza di grafica computerizzata o effetti strabilianti, per cui nel nostro paese si sarebbero potuti fare per un decimo del costo o anche meno. Insomma, le possibilità ci sarebbero e vari esempi recenti lo dimostrano. Basterebbe avere le idee e usarle. Perché il nostro cinema non si risveglia?

E finalmente SPOILER! Non andate oltre se non volete anticipazioni fatali.

La colpevole è Gladys, la zia del piccolo Alex, che arriva in casa come ospite e strega i genitori con la sua magia nera, rendendoli catatonici. Costringe poi Alex a rubare effetti personali degli altri bambini della classe per imprigionarli con i suoi incantesimi. Gladys è una strega cattiva che più cattiva non si può; per guarire da una sua "malattia" ha bisogno di vittime giovani. La Madigan interpreta quindi molto bene un personaggio maligno, che si nasconde dietro una facciata innocua per portare avanti i propri piani omicidi. Ma Alex ha visto come funziona la magia della vecchia strega e saprà, al momento giusto, usarla contro di lei.




5 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Io solo una cosa non ho capito: perché la maestra, il tossico ecc hanno visioni di Gladys prima di incontrarla? A che pro lei si mostra loro? Non mi torna proprio sta cosa.

Per il resto, mi è piaciuto molto!

Davide CervelloBacato ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Bruno ha detto...

a me sembrava la visione di un clown tipo It... ho dovuto rivedere le scene per capire che in effetti si trattava di Gladys. L'unico senso che ci vedo è la volontà del regista di dare una "jump scare" al pubblico, sinceramente. Di sicuro Gladys preferiva agire in maniera "segreta" finché possibile.

Babol ha detto...

E' uno degli horror che mi è piaciuto di più quest'anno, e uno dei più originali. Spero di poterlo riguardare presto, anche perché vorrei capire quali dettagli mi salteranno agli occhi "col senno di poi"!

Bruno ha detto...

il film è arrivato in streaming su Chili (it.chili.com); la questione delle "visioni" di Gladys sottolineata da Davide in effetti è degna di qualche riflessione...