Dalla newsletter di Delos segnalo il grande successo di Davide Del Popolo Riolo con Sussurrami, o Dea (cinquanta copie vendute a Stranimondi in due giorni). Il romanzo parte dalla mitologia greca e dal mondo classico per creare una fantastoria in cui mutano i destini del mondo.
Da leggere, se trovassi un posto per questo libro nella mia coda di lettura infinita.
Cambiando discorso: Trump meritava il Nobel per la pace? (che non ha preso)... La domanda è oziosa: visto che anni fa il premio lo hanno dato a Barack Obama, possono darlo a chiunque. Ma la pace a Gaza ci sarà per davvero? Dopo la liberazione degli ostaggi, abbiamo visto Hamas traccheggiare nella resa dei cadaveri e il massacro stile mafioso delle fazioni rivali. Cosa vi fa credere che, al di là delle dichiarazioni di maniera, Hamas cederà davvero le armi?
Penso che nei prossimi mesi Hamas impedirà, se pure arriveremo alla presenza sul terreno dei contingenti di pacificatori, qualsiasi progresso, ogni tentativo di ricostruzione se non alle proprie condizioni, e via dicendo.
Forse la "pace" di Trump consisterà nel dare il via libera a Israele per completare la pulizia etnica di Gaza, una volta dimostrato che gli estremisti palestinesi non stanno ai patti. In un certo senso agli oltranzisti (quelli pro-Israele e pro-linea dura) basta aspettare che gli arabi si freghino con le loro stesse mani, e in questo Hamas gli darà una mano.
E infatti Israele ha liberato fior di farabutti nel recente scambio di prigionieri, ma ha tenuto dentro Marwan Barghouti, che è un leader con la testa sulle spalle, amato e rispettato, e deciso a cercare una pace sostenibile nell'ambito della soluzione dei "due stati". Un leader pericoloso per gli estremisti di entrambe le parti, uno che potrebbe accettare e realizzare una pace che probabilmente l'attuale governo di Israele non vuole.
Perché Barghouti è in galera dal 2002? Perché, durante la Seconda Intifada, sarebbe stato coinvolto in attentati che hanno portato alla morte di cinque persone. Coinvolto: ovvero lui non ha ammazzato nessuno. E, visto quello che succede ogni giorno da quelle parti, tenere uno dentro in eterno per questo è, parafrasando un film, come dare una multa per eccesso di velocità alla Cinquecento Miglia di Indianapolis.
Ho tratto la foto di Barghouti da "Il Manifesto"


5 commenti:
Trump non merita di essere il presidente USA, figurarsi avere il Nobel per la pace: uno che ogni tre per due parla di odio, scatenare inferni, portare distruzioni mai viste, nulla ha a che fare con la pace.
Se si vuole avere pace, bisogna che non ci siano né Hamas, nè il governo Netanyahu (o un governo con ideologie simili)
Come avevo scritto in tempi non sospetti, vedi https://mondifantastici.blogspot.com/2024/06/stati-uniti-dalla-repubblica-allimpero.html#more , Trump forse non avrebbe dovuto nemmeno partecipare alle elezioni. Ma io non capisco molto la mentalità degli statunitensi... di fatto Trump è lì, democraticamente eletto, fa il bullo, intimidisce coi suoi continui cambi di posizione, ha varato delle misure (dazi) decisamente ostili al nostro paese, eccetera.
Tuttavia adesso Trump cerca di affrontare le più gravi crisi del mondo contemporaneo: cerca di arrivare alla pace in Ucraina, dove Biden spingeva per la terza guerra mondiale, e anche in Palestina, dove Biden non fece NIENTE per fermare Israele, non ce lo dimentichiamo.
Notizia recentissima: ha minacciato di interrompere ogni appoggio a Israele se dovesse proseguire coi piani di annessione alla Cisgiordania; vorrei proprio vedere se Biden, o i suoi manovratori chiunque siano, avrebbe mai detto una cosa del genere.
Chiunque sia Trump, accoglierei con piacere un successo delle sue iniziative, che però mi lasciano scettico (e anche questo l'ho già detto in passato).
Quanto ai premi Nobel, per me sono uno scherzo.
Tra Biden e Trump era meglio cercare un terzo elemento: davvero in America non c'era (e non c'è) niente di meglio?
Israele ha ormai mostrato le sue mire espansionistiche e se con Hamas poteva avere degli appigli (ricordiamo però che Hamas è stato finanziato proprio dal governo Netanyahu per indebolire il governo palestinese), con la Cisgiordania non ci sono scuse. Mi domando sempre come un paese piccolo come Israele possa essere lasciato fare impunemente.
P.s.: l'anonimo sono io, non so perché i commenti precedenti non me li ha dati con il nome utente che uso sempre.
@ M.T. credevo di averti riconosciuto in effetti. Dico la mia sui temi che hai sollevato... io nel 2016 speravo che vincesse Sanders, un socialista vecchio stampo. Oggi forse sarebbe troppo vecchio. I Democratici da quando hanno perso stanno zitti perché se fanno i patriottici Trump li mette al tappeto, se privilegiano posizioni estreme (candidando personaggi come Alexandra Ocasio-Cortez o l'aspirante sindaco di NY Zohran Mamdani) a livello nazionale perdono 15 a 1 coi repubblicani.
Non so davvero cosa potrebbero fare in questo momento, le loro politiche elitarie li hanno fregati.
Quanto a Israele, si dice che abbia un lobbismo molto efficiente, in un modo o nell'altro si tenga in tasca mezzo Campidoglio USA. Ma forse anche agli USA fa comodo un braccio violento da quelle parti. A furia di terrorismo, guerre, delusioni, la gente in Israele si è spostata sempre più a destra, fino ad appoggiare gente come Natanyahu; essendo un vecchietto, mi ricordo il lento processo. Qualsiasi speranza delusa, e poi sangue, stragi... molti israeliani (e forse la maggioranza) oggi vogliono i palestinesi morti o fuori dai piedi per sempre.
Trump ha detto che non permetterà a Israele di annettersi la Cisgiordania e io spero che non cambi idea fra tre giorni...
Posta un commento