martedì 8 novembre 2022

Pearl

 Un film di cui si sa molto, o quasi tutto, fin dall'inizio: Pearl è il prequel di X: a Sexy Horror Story, di Ti West, pellicola di cui ho parlato non molto tempo fa. In quel film la poliedrica Mia Goth (nome completo - in portoghese - Mia Gypsy Mello da Silva Goth) ricopriva sia il ruolo di un'attrice porno al lavoro che quello dell'anziana donna che viveva nella fattoria noleggiata per le riprese del film (pornografico). Pearl è la storia di quella donna, che già sappiamo aver desiderato in gioventù di fare la ballerina, e di rimpiangere il fatto di non esserci riuscita.

Visto che nei trailer vediamo Mia Goth brandire un'ascia, sappiamo che farà veramente di tutto per realizzare il proprio sogno, ma che alla fine, tanti anni dopo, la ritroveremo ancora alla fattoria. Quindi ci resta solo di scoprire i dettagli.

Pearl vive nella fattoria (la stessa fattoria) con il padre gravemente invalido e la madre. C'è l'influenza spagnola e tanti portano la mascherina, come per il Covid-19. È appena finita la Prima Guerra Mondiale e il marito di Pearl tornerà, presto o tardi, a casa. Ma la vita in campagna è dura e avara di soddisfazioni, col padre invalido gli affari vanno male. Peggio ancora, la famiglia di Pearl è di origine tedesca e guardata male per questo motivo. Pearl vuole un futuro diverso, sogna di ballare, ma la madre, Ruth (interpretata da Tandi Wright, attrice neozelandese), è severa e non tollera quel tipo di aspirazioni. Pearl aveva sperato che il marito, ora lontano per la guerra, la portasse via dalla vita dei campi: ma nemmeno questo si era realizzato.

Il film ci mostra Pearl apparentemente allegra quando si occupa degli animali della fattoria, e li chiama per nome, ma ogni tanto... sfoga le sue frustrazioni ammazzandone uno. Il film ha un aspetto volutamente retrò, assomiglia a una pellicola vecchio stile come Mary Poppins, nelle parole del regista. Oppure alla parodia di un film Disney. Questo contrasto aiuta a dare un tono grottesco anche a scene fortemente drammatiche o sanguinose.

Pearl sa che c'è qualcosa che non va in lei, ma è ostinata nel suo sogno di essere una star amata dal pubblico, e sarà sempre più determinata a fare qualsiasi cosa per arrivare a realizzare questo desiderio; e come avrete compreso, gli ostacoli da eliminare sono innanzitutto... la famiglia. Di nuovo, come in X: a Sexy Horror Story, abbiamo il tema della gioventù, dei piaceri e delle soddisfazioni da prendersi fino a che si è in tempo, come dice un altro personaggio parlando con Pearl. La madre invece, nel suo duro e amaro realismo, pensa che la vita consiste nel fare del proprio meglio con la situazione che ci si ritrova, che può essere molto diversa da quello che ci si aspettava.

Ovviamente Pearl "non può" capire il punto di vista della madre, così come la madre non capisce il suo, e da qui verranno tutte le tragedie a seguire.

Come valuto questo film? Il fatto che, più o meno, sappiamo fin dall'inizio come andrà a finire, non toglie interesse a Pearl. Il contrasto tra scene tragicomiche, grottesche e horror tiene comunque accesa l'attenzione, e Mia Goth ci offre una prestazione attoriale veramente valida, dando vita a un personaggio complicato. Da vedere il suo lungo monologo verso la fine. Diventerà una star? I suoi personaggi no, lei forse sì.


2 commenti:

Babol ha detto...

L'ho visto qualche giorno fa, davvero splendido. Ti West è tornato in formissima e Mia Goth è eccelsa; il suo monologo e l'inquadratura sui titoli di testa sono due capolavori!

Bruno ha detto...

Sì, per quanto il finale fosse noto fin dall'inizio, questo film mi pare meglio del precedente.