domenica 27 marzo 2022

Il Coraggioso

 Film decisamente sfortunato, Il Coraggioso (ovvero The Brave, in inglese), uscito nell'ormai lontano 1997. È stato il debutto di Johnny Depp alla regia, in un periodo in cui l'attore statunitense era ai vertici della notorietà. Ma, prima di arrivare nelle mani di Depp, era passato attraverso una storia burrascosa.

Senza avere nessuna certezza che arrivasse in produzione lo sceneggiatore, Paul McCudden, lo aveva scritto partendo da un libro dell'autore Gregory McDonald (sempre intitolato The Brave e uscito nel 1991).

Sebbene il materiale fosse un tantino pesante (e vedremo presto perché) la lavorazione era alla fine iniziata, con un tal Aziz Ghazal nel ruolo di regista. Ma presto le cose si misero male. Per farla breve, Ghazal, che era un personaggio piuttosto sopra le righe, venne trovato morto con la famiglia in un incendio, presumibilmente appiccato da lui stesso.

La scomparsa del regista fermò la produzione, fino a che Depp decise di prendervi parte, riscrivendo in parte la sceneggiatura, accollandosi il ruolo di regista e recitando come protagonista, mossa quest'ultima che avrebbe presumibilmente attirato il pubblico e i finanziatori.

La trama di questo film, che andrò ad anticipare (fuggite, se volete vedere il film senza conoscerla), è piuttosto lineare. Un nativo americano di nome Raphael (Johnny Depp) vive in una baraccopoli praticamente a fianco di una discarica. Non ha lavoro, salvo raccattare qualcosa di vendibile dai rifiuti, e intorno non c'è niente, soltanto una vasta pietraia con cespugli secchi, e un autobus come unico collegamento al più vicino paese.

Peggio ancora, Raphael ha una moglie e due figli a cui pensare (la moglie è interpretata da Elpida Carrillo, vista in Predator). Peggio ancora, si viene a sapere che la baraccopoli verrà rasa al suolo a breve da un'azienda. Raphael e famiglia si troveranno in mezzo a una strada.

Raphael va a parlare con McCarthy (Marlon Brando, che compare per pochi minuti nel film), un misterioso personaggio che fa una proposta singolare: partecipare in uno snuff film, ovvero una produzione in cui qualcuno viene torturato a morte, in cambio di una somma piuttosto alta. Non si sa come mai il protagonista conosca questo giro di malavitosi. La vittima dovrebbe essere ovviamente lui stesso, che accetta. Qual è il motivo per cui i film vengono fatti? L'anziano McCarthy spiega così: sentendosi vicino alla morte, afferma che vedere il coraggio di altri che la affrontano lo aiuta a fronteggiarla. Possiamo dedurre quindi che non è quindi la prima volta che s'imbarca in un progetto del genere.

Sicuro che Raphael al giorno convenuto verrà a fare la sua parte, McCarthy gli consegna un sostanzioso anticipo. Il film prosegue quindi su due interrogativi: cosa farà il morituro nella settimana che gli resta? E sarà abbastanza coraggioso da andare per davvero a farsi ammazzare?

Nei giorni che gli rimangono da vivere Raphael cerca di ravvivare il rapporto con la moglie e i figli. Compra dei regali. Costruisce addirittura una specie di luna park con luci, giochi, roba da bere e da mangiare e musica, per i bambini e tutta la comunità di poveracci. Non è una cosa particolarmente sontuosa, ma la comparsa di questo parco di divertimenti in mezzo alla baraccopoli mi pare abbastanza inspiegabile, da un punto di vista pratico. Forse un tentativo di creare un momento felliniano da parte di Depp? Se fosse così, non è riuscito benissimo.

Comunque l'improvvisa disponibilità di denaro del protagonista attirerà l'attenzione di un losco personaggio che vuole approfittarne, e che minaccia la sua famiglia. Non avendo più niente da perdere, Raphael risolve la controversia con molta semplicità: lo ammazza a mani nude.

Per assicurarsi che la famiglia riceva il denaro Raphael vorrebbe la collaborazione di un prete, forse la sola persona affidabile che conosca. Ovviamente, dopo che ascolta in confessione ciò che Raphael sta per fare, il prete cerca di dissuaderlo. Ma lui conferma la sua decisione, dicendo che se non otterrà il denaro, sarà la rovina per moglie e figli. Chi li salverà dalla strada quando la baraccopoli non ci sarà più? Interverrà lo stato? La chiesa? Il prete ovviamente non ha risposte, ma non accetta di fare da intermediario.

Così, mentre arrivano i macchinari per demolire le baracche e le roulotte dei disperati, Raphael scende in un sordido, misterioso scantinato per incontrare la morte.

Cosa dire di questo film? Innanzitutto, ci sono molti momenti di silenzio, pause in cui si vede solo Johnny Depp che cammina per andare da una parte o dall'altra, sfoggiando i pettorali e un fisico snello e longilineo. Non nego che l'attore riesca a valersi di un pensoso carisma, ma non regge così tanti silenzi e tanti momenti in cui è solo. E forse non c'è abbastanza carne al fuoco, nell'idea del Coraggioso, per farne un film. Ma non ne sono sicuro, magari avrebbe potuto bastare quel che c'era, se usato meglio. Facciamo un confronto... una pellicola con alcuni aspetti paragonabili, ovvero una persona che deve morire, niente "azione" e pochi fatti che si verificano nell'attesa che l'esito si verifichi, è Dead Man Walking - Condannato a Morte, con Sean Penn e Susan Sarandon. Mi spiace dirlo, ma è molto, ma molto superiore al film di Johnny Depp, anche perché approfondisce il proprio argomento, mentre Il Coraggioso è un film volutamente reticente, fatto di "non detto," senza però che questo espediente dia buoni risultati.

Non posso negare che in questa pellicola ci siano momenti intensi e di grande emozione, e un implicito discorso sociale, ma il risultato non mi soddisfa del tutto. Non deve aver soddisfatto nemmeno Johnny Depp, secondo quanto dice Wikipedia, perché visti i giudizi negativi della critica decise di non fare distribuire Il Coraggioso negli Stati Uniti.



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