martedì 2 ottobre 2018

Prince of Fools

Ho pescato un libro fantasy in inglese, uno a caso, prima di andare in Giappone. L'ho finito solo adesso, poi spiegherò il perché, e solo alla fine ho scoperto che, come al solito, ho commesso un errore in quanto cercavo il primo di una serie, ma in effetti ho preso il quarto, ovvero il primo libro di una SECONDA trilogia ambientata nello stesso mondo.

Il libro è Prince of Fools (ovvero il Principe degli Stupidi, o se preferite il Principe dei Fessi), non tradotto in italiano che io sappia, l'autore è Mark Lawrence. Uno che faceva... l'informatico, o qualcosa del genere, ma che ha conosciuto il piacere del licenziamento diventando di conseguenza uno scrittore a tempo pieno.


Il mondo immaginario in cui Lawrence ambienta le sue storie è una sorta di medioevo fantasy post apocalittico. C'è stato qualche disastro (nucleare) a cui è seguito il governo di un impero (il "Broken Empire") ora crollato, quindi il territorio (l'Europa) è spezzettato in piccoli regni, in cui riconosciamo abbastanza facilmente le nazioni europee, che sono diventate qualcosa di abbastanza simile a ciò che furono nel passato, sebbene molta terra sia scomparsa (scioglimento dei ghiacci?). L'ambientazione (plausibile?) è sfruttata per dare colore alle storie, apparentemente non troppo approfondita... un po' di dettaglio l'ho pescato nel blog dell'autore, ma non ho trovato (magari non ho cercato abbastanza) una spiegazione molto dettagliata della storia di questo mondo.

In compenso c'è la mappa. Quanto alla trama, in Prince of Fools abbiamo un nobile decadente che si gode la vita in una città chiamata Vermillion, nella Marca Rossa. L'autore ci dice che questa località è vicino a... all'attuale Milano, guarda un po'. La confinante regione di Scorron è un nemico della Marca Rossa, situato nella zona tra la Savoia e la Svizzera, giudicando a occhio.



Il protagonista (Jalan) viaggerà verso nord attraversando regioni più o meno francesi, mostrandoci un malumore nell'avere a che fare coi transalpini che è abbastanza simile a quello che esiste oggi fra tanti Italiani (chissà se Lawrence lo sa). Arriverà infine, per partecipare a uno scontro epico, nelle regioni dei Vichinghi, che a quanto pare hanno ripreso il nome e le abitudini dell'antico popolo. Battaglie, razzie, bevute di birra, arditi viaggi in mare e via dicendo.

La trama? non voglio anticipare. Il nemico è "il Re Morto," un'entità che è appunto... un non morto, ma non il solito zombie. È un essere con enormi poteri magici, pericoloso in maniera incredibile (e ce ne sono altri che, sebbene meno potenti, sono davvero temibili). Jalan è incastrato in una missione che non vorrebbe portare a termine, legato (in una maniera che non voglio anticipare) al destino di un cupo guerriero vichingo intento in una disperata missione di vendetta, e questo è abbastanza comico perché il protagonista è tutt'altro che un eroe, e vorrebbe starsene al calduccio piuttosto che sfidare la morte nei ghiacci del nord.

Come dicevo sopra, la lettura è stata lunghissima, per me. Lo stile di Prince of Fools all'inizio proprio non mi ha preso. Jalan, che narra in prima persona la sua storia, è innanzitutto un antieroe un po' forzato. E poi a ogni passo fa un inciso, spiegando che piuttosto che partecipare a qualche funzione burocratica cui è obbligato preferirebbe essere tra le lenzuola con una certa amante, o a bere e via dicendo. Leggere l'inizio di questo libro s'è rivelato un po' fastidioso, come passare la giornata con un tizio che parla troppo. A un certo punto però i tasselli hanno cominciato ad andare a posto e la storia ha preso piede, così ci ho finalmente preso gusto e ho terminato il libro in pochi giorni.

Perché Jalan è un antieroe "forzato?" perché in effetti (un po' per caso, un po' per disperazione) il coraggio lo tira fuori, quindi il continuo autodefinirsi vigliacco della prima parte del libro è un po' eccessivo. Diciamo che al nostro protagonista piace la bella vita, le donne, il gioco. Rischiare la vita in guerra non è nei suoi interessi, ma se costretto si batte, quindi lo vedremo combattere.
È discendente di una famiglia nobile, ma abbastanza alla lontana per godere di un basso rango, e non essere al riparo dai creditori cui deve una montagna di soldi. È un donnaiolo che gode di un certo successo, e quanto alle imprese militari, preferisce che le compiano gli altri. Comprenderete quindi che l'accoppiata col vichingo sia un bizzarro assortimento di caratteri.

E la prima trilogia, quella che non mi sono letto? So che si tratta di una storia di conquista e vendetta, una ricerca di potere, la presa del trono di questo impero che a quanto pare non c'è, ma in effetti esiste ancora (non ha il controllo dei territori che lo compongono, se ho capito bene).
Forse un bel giorno leggerò anche quei libri. Per essere un fantasy che m'è costato una discreta fatica e un po' di false partenze, devo dire che Prince of Fools ha saputo prendermi. Magari leggerò qualcosa di più di questo Mark Lawrence.




Nessun commento: