giovedì 4 aprile 2024

Comandante

 Una volta ero appassionato di film di guerra, oggi un po' meno. Però i rari film di guerra italiani me li guardo sempre, prima o poi, e quindi ho finalmente visto Comandante (2023), nonostante fossi stato abbondantemente avvisato della circostanza che il film è una chiavica.

La pellicola, diretta dal regista a me ignoto Edoardo De Angelis, è ambientata nel 1940 e narra le gesta di Salvatore Todaro, personaggio realmente esistito, comandante del sommergibile Cappellini durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il sommergibile passò in Atlantico e affondò una nave trasporto belga, appartenente a un paese al momento non ancora in guerra con l'Italia. I Belgi spararono per primi; il Cappellini affondò il mercantile dopo un duello a cannonate.

Dönitz, comandante della flotta sottomarina tedesca, avrebbe poi ironizzato sul fatto che Todaro avrebbe dovuto comandare una cannoniera e non un sommergibile. Ci fu un altro fattore che fece storcere il naso all'ufficiale tedesco: il fatto che Todaro si fece in quattro per scortare i naufraghi della nave belga fino a un porto sicuro, salvando loro la vita. In quel breve periodo i Belgi e gli Italiani fraternizzarono.

In effetti il comandante rischiò di sacrificare il Cappellini per questo atto cavalleresco. Faccio notare che simili gesti di cortesia vennero compiuti anche da alcuni comandanti tedeschi, per esempio, e che comunque, col proseguire del conflitto, queste gentilezze vennero generalmente abbandonate e dimenticate.

Riassunto il fatto, passiamo al film. Todaro è un uomo valoroso, che va in mare a bordo del sommergibile nonostante una precedente lesione lo abbia reso invalido. Deve portare continuamente un corpetto e soffre di dolori continui. E prevede la propria morte; non che sia così difficile, visto che quello del sommergibilista è proprio un brutto mestiere. Ma per gli uomini è un semidio, lo obbediscono come se fosse un padre, o un profeta, e addirittura sembra che Todaro abbia delle qualità da veggente. Ostinatamente deciso a gestire le cose secondo la propria idea di onore, il Todaro del film decide e pontifica, mentre l'equipaggio compie eroismi e qualcuno ci lascia anche la pelle.

Il protagonista è interpretato da Pierfrancesco Favino, uno dei non moltissimi bravi attori che abbiamo. Lo ricordo, per esempio, in un altro film di guerra cento volte meglio di questo: El Alamein, la linea del fuoco. Quello era un film in cui alla retorica non venivano fatte eccessive concessioni; gli Italiani non vi sono raffigurati come eroi o come vigliacchi, si battono, ma alla fine non possono fare altro che soccombere alla superiorità degli Alleati. Ma in Comandante c'è un eccesso di istrionismo da parte di Favino (non per colpa sua, ma a causa della sceneggiatura del film), tutta una serie di atteggiamenti sopra le righe da parte di altri attori, e tutto il repertorio del classico Italiani brava gente. Con lo scambio delle ricette con i Belgi, il cuoco che suona l'immancabile mandolino, e noi che siamo buoni perché abbiamo una cultura e una civiltà, e tutte queste cose che il nostro cinema tirava fuori già 70 anni fa. Stucchevole.

Comandante è costato molto, è stato addirittura prodotto un modello a grandezza naturale del battello. Soldi buttati via per un brutto film. Non consiglio di vederlo.

Un dubbio finale (attenzione SPOILER): a un certo punto la marina inglese si interpone bloccando la strada del sommergibile, che è costretto a navigare in emersione, e Todaro chiede di lasciarlo passare per portare i prigionieri belgi in salvo. Il comandante inglese ordina il cessate il fuoco e fa passare gli Italiani. Nei resoconti di questa vicenda non ho mai letto questo particolare e, da parte mia, lo reputo poco credibile. Gli Inglesi colpivano le navi sapendo che i propri connazionali erano prigionieri a bordo, in certi casi mitragliavano i nemici in acqua dopo aver affondato le navi, sparavano agli idrovolanti di soccorso che cercavano di salvare i piloti nemici ammarati. Quindi non penso che quanto raffigurato nel film sia reale, credo si tratti di una licenza dello sceneggiatore. Intendiamoci, non è che questo peggiori il film, che è comunque brutto di suo.


2 commenti:

M.T. ha detto...

Quando un film viene tanto incensato, tendo a evitarlo.

Bruno ha detto...


Ti dirò, ho seguito le recensioni su qualche canale YouTube, fatte da persone dedite a cose militari, ad esempio lo storico Giovanni Cecini, e... insomma, le opinioni degli addetti ai lavori sono decisamente negative. Sapevo che era brutto prima di vederlo.
A parte i cliché, che qui abbondano, bisogna avere un po' di riguardo per la verosimiglianza e i fatti storici.

Probabilmente per un altro film di guerra italiano aspetteremo altri 10 anni...