venerdì 10 marzo 2023

Vita (e Morte) di un Gentiluomo

 Questo saggio curato da Pietro Guarriello (con una prefazione di Gianfranco de Turris) raccoglie varie fonti originali, alcune fotografie e materiale di vario genere riguardante il famosissimo H.P. Lovecraft. Il titolo e il sottotitolo sono rivelatori: Vita (e Morte) di un Gentiluomo - Infanzia, gioventù e ultimi giorni di Howard Phillips Lovecraft.

Non si tratta, insomma, di una biografia completa del "solitario di Providence." Questa raccolta va a indagare i primi anni di vita, risponde a interrogativi su chi fossero i genitori e i familiari, sulle prime esperienze scolastiche di Lovecraft, sui i tentativi giovanili di creare dei "giornali" a mano o ciclostilati, di distribuzione per lo più limitata alla ristretta cerchia di amici e parenti. La narrazione sfuma verso il periodo adulto di Lovecraft, quando l'autore, con la crisi di follia della madre, esce dal guscio iperprotettivo e asfissiante in cui aveva vissuto fino a quel momento, e si accosta al mondo. Con qualche successo e qualche sconfitta, e diventando l'autore che conosciamo. Uomo insolito e sfortunato, come m'è già capitato di scrivere.

La biografia riprende con il racconto sulla morte di Lovecraft, con dettagli finora non comparsi nella nostra lingua. Dalle testimonianze che fu possibile raccogliere, ai necrologi, alle lettere dei lettori di Weird Tales che lo compiangevano, ai dettagli sulla malattia che lo uccise nel marzo 1937: malattia di cui Lovecraft scrisse una cronologia in un taccuino, fino a che fu in grado di scrivere.

Come dire, questa è una biografia che va molto a scrutare negli interstizi. Molto materiale (lettere, giornali scritti da bambino, foto e cimeli) è andato perduto, ma tutto sommato su Lovecraft e famiglia è possibile scoprire parecchi dettagli. E, come scrive De Turris, riportare alla luce i dettagli della vita dell'autore non è un ficcare il naso in affari personali e riservati, ma un'indagine necessaria per inquadrarne la vita e la personalità. Nel caso di questo particolare scrittore, questo personaggio assolutamente unico, capire le circostanze della sua vita permette una migliore prospettiva sull'opera.

Lettura quindi con momenti di pesantezza, ma anche tratti di assoluto interesse. Questo libro ovviamente è indirizzato a chi abbia già una minima conoscenza di Lovecraft, e non abbia paura di approfondire minuziosamente l'argomento. Chi desideri accostarsi all'autore per la prima volta, a mio parere, è meglio cominci altrove.



2 commenti:

M.N.Blackbeard ha detto...

Personalmente non sono un grande amante delle opere che vanno a svelare ed esporre il privato degli artisti.
E' indubbio comunque che oggi il pubblico dei curiosoni (coloro che bramano di conoscere e di nutrirsi della vita degli altri) vede costantemente rimpolparsi le proprie fila e che quindi un libro del genere ha un preciso e proficuo target di mercato.
Tuttavia, se come mi par di cogliere, questa lettura più che a far gossip postumo aiuta ad approfondire e a capire meglio le opere di Lovecraft, allora benvenga.

Bruno ha detto...


Ci sono quelli che ammirano un personaggio come se fosse un divo del cinema e vogliono sapere tutti i fatti suoi, come c'erano negli anni '70 gli intervistatori che chiedevano ai cantanti rock cosa si dovesse fare per mandare avanti al meglio in mondo. Tante curiosità pruriginose ed eccessive. Mettiamo nel conto anche quelli che vogliono sapere quanto fosse stravagante Lovecraft per riderci sopra.
Ma nel caso di questo scrittore non si può comunque ignorarne la biografia, perché le drammatiche circostanze della sua vita vanno di pari passo alla sua immaginazione e inventiva, e non possono essere lasciate da parte se vuoi cercare di capirlo.