lunedì 27 febbraio 2023

Malignant (2021)

 James Wan prima di dirigere M3GAN, aveva diretto questo Malignant e... a dire il vero, un sacco di altra roba. Wan ha lavorato in parecchi titoli famosi dell'horror, con alterno successo, e s'è anche cimentato con altri generi. Malignant è un film con degli spunti interessanti, anche se a mio parere non è proprio riuscitissimo, e vediamo perché. Nota: qui è importante non anticipare troppo. Parlerò di quello che si vede nella fasi iniziali ma non rivelerò la trama.

Il film ha una scena "prologo" che mostra un ospedale dove un paziente psichiatrico si ribella e crea disastri, sfoggiando una forza sovrumana e poteri paranormali (che influenzano tutto ciò che è elettrico), fino a che una dottoressa dice che è giunto il momento di estirpare questo cancro. Vuol dire che ammazzano il paziente? E chi è questo paziente? 

Dobbiamo tenerne conto per il prosieguo del film, che ci porta, diversi anni dopo, a una scena in cui una donna incinta, Madison, viene maltrattata dal marito e mandata a sbattere contro una parete. Sanguinando dalla testa, ha un incubo o una visione, in cui un essere spaventoso ammazza il marito che, in effetti, muore. Madison è interpretata da Annabelle Wallis, che chi ha visto Peaky Blinders ricorderà nel ruolo di un'agente al servizio della polizia britannica.

Madison perde il bambino, e continuerà ad avere questi sanguinamenti dalla testa, e visioni terribili a cui corrisponderanno ulteriori ammazzamenti da parte di questo killer dalle strane movenze, episodi sempre conditi da strani fenomeni elettrici. Scopriremo anche che Madison è stata adottata dai genitori (cosa che perfino la sorella più giovane non sapeva).

Lo spettatore con un minimo di curiosità si chiederà quale sia il collegamento con la scena iniziale, e che senso abbiano tutte queste scene cruente di cui Madison ha le "visioni." E proverà a darsi una risposta. Il film punta quindi a creare una curiosità, una tensione per cogliere gli elementi che portino a comprendere la verità.

Non voglio anticipare ulteriormente. Wan, in Malignant, sembra che voglia condurre lo spettatore a un'ovvia conclusione, poi s'inventa un triplo salto mortale per prenderlo di sorpresa, spiegando le premesse e mettendo le tessere al loro posto. Mi viene la tentazione di raccontarvi tutto ma evito di farlo: se siete curiosi potete recuperare il film.

Definito parodistico, pazzesco e ridicolo da alcuni critici, o addirittura una parodia di precedenti lavori del regista stesso, Malignant funziona piuttosto male, a mio parere, dal punto di vista della storia. Anche se, almeno nella prima parte, riesce a tenere alta l'attenzione.

Perché non posso negare che ci sia azione, ritmo, un interessante uso del colore nelle inquadrature, e uno stimolo alla curiosità verso quello che avviene sullo schermo, almeno fino a un certo punto. Ma tutto sommato, se non avete già visto questo film, non me la sento di consigliarvi di farlo. Wan ha diretto di meglio.


2 commenti:

Babol ha detto...

Al cinema, ero rimasta di sale, con la bocca spalancata sotto la mascherina. Per me la visione di Malignant era stata una goduria!

Bruno ha detto...


Eh, come dico in fondo, non dico che il film non abbia i suoi aspetti positivi. Ma anche una testa dura come me a un certo punto capisce dove stiamo andando a parare, e certe situazioni vengono risolte e razionalizzate in una maniera molto "meh." Tra l'altro [SPOILEEER] se alla fine il corpo è sempre quello, come fa il "mostro" ad avere tutta sta incredibile forza?