giovedì 1 dicembre 2022

Solo gli Amanti Sopravvivono

 Questo film anglo-tedesco del 2013 è da prendere con le pinze. Si parla di vampiri ma dichiaratamente in una maniera diversa, imprevedibile, magari problematica. Insomma il regista indipendente Jim Jarmush (che ricordo dal lontano Dead Man, con Johnny Depp) non voleva certamente fare concorrenza a Twilight. Il film s'intitola Solo gli Amanti Sopravvivono in italiano (in inglese Only Lovers Left Alive) e ci presenta le notti di una coppia di vampiri, Eve (Tilda Swinton) e Adam (Tom Hiddlestone), che vivono separati ma sono rimasti sposati per secoli, con diverse identità. Entrambi attori più che noti per una storia che si regge totalmente sulla loro recitazione e interazione. La vado ad anticipare qui.

Lui sta a Detroit in una casa bella che però cade a pezzi, circondato da strumenti musicali, registratori, amplificatori e altri marchingegni, a volte all'avanguardia, a volte antichi. Ha propositi suicidi. Lei abita a Tangeri in mezzo a una montagna di libri, ma nella storia che la pellicola ci presenta si sposta e va a trovarlo, e poi lui andrà a Tangeri con lei.

Il film è pervaso da una malinconica memoria del passato, da una fatica di vivere giorno per giorno, con i vecchi interessi e piaceri che sono ancora vivi, ma pare non bastino più. La gente normale, chiamata "gli zombie", non interessa molto ai nostri vampiri. Quello che desiderano ancora è il sangue, forniture di sangue buono, ovvero pulito, perché quello della maggior parte delle persone è contaminato dal mondo moderno. E può essere mortale.

Cosa succede nella nostra storia? Pochissimo. Quando Eve visita Adam si presenta a casa di lui anche la sorella di Eve, Ava (interpretata da Mia Wasikowska, che è stata protagonista di Alice in Wonderland di Tim Burton, e che ricordo anche da Crimson Peak). Mentre la coppia Eve-Adam è saggia e prudente nel suo vampireggiare, Ava è troppo golosa (di sangue), incauta e stupida. Finisce per uccidere Ian, il factotum zombie di Adam, che è interpretato da Anton Yelchin, attore USA che pochi anni dopo questo film morì in uno stupido incidente, schiacciato dalla sua stessa auto. Ian viene prosciugato, e ad Adam resta la seccatura di liberarsi del cadavere, dopo aver cacciato Ava in malo modo.

A questo punto, visto che degli estranei stanno cercando di localizzarlo, Adam si sposta con Eve a Tangeri, ma lì i due scopriranno che il vampiro che riforniva lei di sangue non sta bene. Anzi, è in fin di vita. Si tratta del famoso artista del cinquecento Christopher Marlowe (interpretato da John Hurt, famosissimo attore britannico visto in Alien e tanti altri film). Il povero Marlowe ha bevuto per sbaglio del sangue contaminato. E quindi non esiste più una fonte di sangue "buono" per le necessità di Eve e consorte.

Cosa faranno Eve e Adam? Ce la faranno a tornare a vampirizzare la gente senza stare troppo a curarsi della qualità del sangue? Il finale ci mostra che ce la faranno, e spiega anche il titolo.

Film verboso e sofisticato, pieno di riferimenti culturali, di estetica, di elegante fastidio per la gente normale, Solo gli Amanti Sopravvivono si fa apprezzare per la bravura degli attori e per la bellezza di scenari, interni, vestiti. L'ho visto con una certa fatica, ma devo dire che il ritratto che fa della figura del vampiro è interessante. Adam e Marlowe sono artisti, da secoli, certi lavori famosi di altri sono in realtà ispirati da loro. Ma hanno fatto più o meno le stesse cose per secoli. Adam e Eve sono stati sposati varie volte. Insomma, sono in uno stato di svogliatezza e depressione, e solo il rapporto fra loro li mantiene in vita, in questa situazione esistenzialmente difficile. Il confronto con il protagonista di Twilight, che ripete il liceo in eterno, fa sorridere.

Questo film è, al momento in cui scrivo, disponibile su Amazon Prime Video.


2 commenti:

Babol ha detto...

All'epoca era uno dei film che aspettavo maggiormente, in virtù dell'argomento trattato e degli attori coinvolti. Ricordo la delusione, dovuta all'essermi fatta due palle cubiche. Non ho mai più provato a riguardarlo, chissà, magari cambiando la sensibilità l'apprezzerei di più...

Bruno ha detto...


Per quanto riguarda il passo troppo lento, a volte in un film di questo genere ci sta. Ma un film deve raccontare "qualcosa," e anche se delle cose succedono, qui sembra che gli avvenimenti scivolino addosso ai protagonisti cogliendoli sempre di sorpresa. Non c'è la sensazione di una storia. Per questo un film che poteva essere buono diventa tedioso salvo alcuni buoni spunti.
Ultima annotazione: il dotto parlare su certe cose, che ci mostrano quanto questi vampiri la sanno lunga, dovrebbe in verità rientrare tra le cose che si sono già detti centomila volte e quindi avrebbe dovuto rompere le palle a loro stessi per prima cosa.