venerdì 30 ottobre 2020

Ebook, rivoluzione mancata?

 Più di dieci anni fa, sono stato uno dei primi che si sono accostati alla nuova ondata di gadget tecnologici per leggere libri in formato digitale. Il mio blog e la pagina collegata riportano le riflessioni che facevo allora, sui prodotti disponibili e su quanto la nuova tecnologica avrebbe modificato l'editoria e il mestiere dello scrivere (un riassunto si può leggere qui). Non c'è dubbio che le aspettative fossero alte. Ma dopo dieci anni abbondanti, possiamo dire che gli ebook siano stati una rivoluzione completa? Proprio no, per vari motivi.


Prendo spunto da un articolo in inglese che ho letto in merito, e aggiungerò del mio.

Innanzitutto la "rivoluzione ebook" è stata un fallimento in termini di lettori. Tra quelli che sono troppo innamorati della sensazione della carta (sono stati ridicolizzati da molti, ma è una cosa che esiste) e quelli che non leggono abbastanza per giustificare nel loro bilancio personale l'acquisto di un gadget specifico per la lettura, abbiamo un mercato digitale del tutto minoritario. Secondo l'articolo la carta stampata si prende ancora l'80 per cento delle vendite, e chissà che in Italia siano anche di più. L'articolo descrive varie vicissitudini di politica dei prezzi, con strascichi legali inclusi, che hanno fatto sì, in pratica, che si giungesse a una situazione in cui a tutti convenga tenere i prezzi relativamente alti. Inizialmente la politica di Amazon era più verso gli sconti, anche perché questi avrebbero dovuto invogliare all'acquisto dei lettori, che non costavano certo poco.

Ma alla fine le varie case hanno creato un "cartello di fatto," facendo perdere competitività al formato digitale. Andando a caso tra alcuni libri che ho messo di recente nella mia "lista dei desideri" su Amazon, vedo che uno appena uscito costa € 32,68 in copertina rigida, ed € 24,51 in formato kindle (digitale). Proprio un gran risparmio, che bella sorpresa! Un altro libro meno recente viene a € 34,89 in copertina flessibile, e in formato kindle a €22,56. Poi certo, ci sono ancora molti libri a 3,99 o 7,99 eccetera, prezzi molto accessibili. Ma spesso la convenienza del formato kindle è modesta. E stiamo parlando della casa che inizialmente aveva puntato sui prezzi bassi.

Peraltro molti giovani, secondo l'articolo, sono assorti nel loro mondo di social media, e quindi leggono pochi libri e generalmente quei pochi sono di carta! Non comprano i lettori digitali come il kobo o il kindle, che restano in mano prevalentemente ai cinquantenni. Sarà così? Per quello che posso vedere (a Milano) non mancano i giovani o quasi giovani con un lettore di ebook in mano, ma devo dire che spesso per leggere vengono usati tablet o cellulari. Anche se leggere così non fa bene alla vista.

E qui arriviamo all'altro problema. Dopo che una buona parte dei lettori "forti" si sono presi il loro apparecchio, e dopo che i mezzi disponibili hanno raggiunto un certo standard, non c'è stato più un mercato che stimolasse delle innovazioni. Lo sviluppo inizialmente puntava a ottenere schermi E-ink meno grigi possibile, i primi lettori avevano veramente troppo poco contrasto. Il culmine è stato con l'introduzione delle luci laterali che permettono di avere uno schermo che non affatica ma allo stesso tempo ben visibile (ad esempio, il kindle Paperwhite). Quello che mi aspettavo, ai tempi, era che si convergesse verso un apparecchio che fa tutto: lettore di ebook, con lo schermo E-ink non retroilluminato (per non affaticare la vista), e allo stesso tempo "normale" smartphone o tablet. Si parlava di schermi che potevano consentirlo, ora non se ne parla più, forse non funzionavano così bene o forse costano troppo. Un esempio un po' costoso potrebbe essere offerto oggi da Lenovo, usando comunque due schermi separati; c'è un altro simile aggeggio formato smartphone addirittura, ma per ora solo in Cina e adatto alla specifica utenza locale. Si parla poi di lettori pieghevoli, con sempre due schermi ma entrambi E-ink, separati da una cerniera, come un vero libro, ma io non ne vedo l'utilità. Il guaio è che così il lettore di ebook resta un apparecchio specializzato, che fa solo quello. E non lo fa neanche benissimo...

Quali difetti vedo nei lettori di ebook? Innanzitutto vanno bene per la narrativa, e praticamente solo per quello. Qualsiasi cosa che abbia illustrazioni, fumetti o disegni, mappe, schemi, strisciate di dati, formule non va bene per i lettori digitali, paradossalmente può andar meglio su un qualsiasi tablet! Ad esempio: una illustrazione sarà solo in toni di grigio, non ben visibile (nemmeno sul Paperwhite): non si ingrandisce bene o non si ingrandisce per niente. Anche un libro di narrativa fantasy può mettere il lettore in difficoltà, se è necessario seguirne la mappa.

In secondo luogo, è difficile accedere alle note, specie se non si ha la fortuna di avere dita sottili e ben appuntite. Si gira pagina senza volerlo, si va ad altre funzioni, insomma funziona malissimo. L'annotazione o segnalibro che si metterebbe con grande facilità su un libro di carta diventa un processo un po' poco spontaneo sul lettore digitale (e anche il recuperarla). Ci saranno dei fanatici del digitale che verranno a dire che non è vero, ma penso di essere un utente medio (ovvero, non del tutto rimbecillito) e non mi trovo molto bene. Se parliamo di un libro di testo da studiare e leggere ripstutamente, anche senza problemi di illustrazione o formule, diciamo un libro di filosofia, il cartaceo dà senz'altro la sensazione di essere più facilmente accessibile, con rimandi rapidamente recuperabili, tra angoli piegati o segnalibri inseriti, ecc... hai certamente la sensazione di poter rapidamente andare avanti e indietro, ce l'hai sotto controllo. Il digitale non ti mette così a tuo agio. Il fatto che i comandi dei lettori di ebook siano stati volutamente semplificati al massimo comporta che manchi qualunque ausilio dedicato a questo tipo di necessità... ad esempio un tasto che, senza andare ad aprire dei menu, permetta di muoverti avanti e indietro tra gli appunti che hai messo sul libro, o di accedere alle note, e via dicendo.

Conclusione, almeno per adesso: con la sua utilità confinata alla lettura della narrativa pura e semplice, non vedo come il lettore di ebook possa "far fuori" il libro cartaceo, o anche semplicemente conquistarsi una fetta dominante del mercato.


6 commenti:

Guido P. ha detto...

Non ho mai amato particolarmente gli ebook, fin dall'inizio. Mi piace il libro, la consistenza, lo sfogliare le pagine, spesso anche la bellezza del prodotto, dalla sovracopertina alla copertina vera e propria. Ho anche qualche ebook, e devo dirti che non mi è mai saltato per la mente di comprarmi un lettore: ho un tablet, uso quello, e ci faccio anche altro. Forse mi sono perso qualcosa, in questi anni, ma perché acquistare un lettore ebook quando con qualche decina di euro in più (a volte nemmeno) ti compri un tablet che funge ANCHE da lettore ebook?!

Bruno ha detto...


Già, perché? In teoria perché gli schermi E-ink non affaticano la vista, mentre lo schermo LCD o LED fortemente retroilluminato di tablet e smartphone (e computer) non fa bene agli occhi del lettore. Per questo motivo (poi ci sono anche questioni di soldi ovviamente) il lettore forte che legge molti ebook finisce per comprarsi un e-reader, di solito il kobo o il kindle.
Ma chi già di suo legge poco o legge sulla carta (prevalentemente) non fa la spesa per un apparecchio che serve SOLTANTO a leggere ebook. Per questo speravo in un apparecchio "di convergenza" che non è però arrivato, o non a prezzi decenti.

Orlando Furioso ha detto...

Salve. Possiedo un kindle da poco meno di una decina d'anni e ormai esso contiene centinaia di libri al suo interno.
Sono quello che viene definito un "forte lettore" e sono, da subito, stato entusiasta del kindle (e/o simili) per motivi molto banali, se vuoi: meno problemi alla vista, poter leggere di notte senza infastidire chi dorme accanto a me, potermi spostare con oltre 400 libri dietro al peso di pochi grammi; le solite considerazioni insomma. Non ultima quello dello spazio nelle librerie di casa, oramai stracolme oltre le leggi fisiche.
Naturalmente, come dici nell'articolo, ho sempre escluso dall'acquisto in ebook quei libri che per loro stessa natura non possono essere letti con quel device (mappe, illustrazioni, fumetti ecc.) e che ho quindi continuato a comprare in formato cartaceo. E naturalmente ci sono anche tutti quei libri che mi interessano e che non hanno mai avuto un'edizione in ebook.
Insomma, felice fino ad oggi, ma da un po' di tempo comincio ad avere dei dubbi e, sarà un caso? (no, ovvio) ho ricominciato il massiccio acquisto di libri in edizione cartacea, anche se non ho sospeso l'acquisto in libri in ebook.
I prezzi degli ebook sono decisamente lievitati e, come sottolineavi, certe volte il risparmio è di poche decine di centesimi.
A mio parere, un ebook dovrebbe costare molto meno di un cartaceo per evidenti motivi produttivi.
Ma non è solo una questione di costi: ultimamente mi è diventato pesante il non poter "sfogliare" avanti e indietro un ebook con la stessa velocità con cui posso farlo con un cartaceo.
C'è anche, questo è un discorso molto personale, la "troppa offerta" e la troppa "facilità di acquisto" che per me comincia ad essere un problema e inoltre avendo una bella libreria sotto casa (letteralmente, ci posso andare in ciabatte) sto riscoprendo il gusto della chiacchiera con la libraia (con mascherina, of course) e lo sfogliare i libri esposti, che la mia libraia espone evidentemente sapendo che li comprerò se non tutti, quasi :)
Mi è sembrato anche di notare, ma non ne ho la certezza, è solo una sensazione, di ricordare un po' meglio i libri letti in formato cartaceo. Ma può darsi che quest'ultima cosa sia una sciocchezza.
Quindi, del tutto sprovvisto di dati tecnici, direi che sì: l'ebook per me sta un po' tramontando.
Ultima cosa: il link all'inizio del tuo articolo, quello che dovrebbe portare al riassunto, non funge.
Un saluto!

Bruno ha detto...


@ Fumetti di Carta: per prima cosa l'ultima... ringrazio per la segnalazione... cosa è successo? i siti di Google sono stati riorganizzati. A sorpresa hanno cambiato le URL facendomi perdere tutti i riferimenti che ho messo nel blog. Ho corretto un po' di roba e il link di questo post girava, ma poi è successo qualcosa per cui non va più un accidente. In attesa che Google ce la faccia a rimettere le cose a posto, io rinuncio a fare ulteriori correzioni... (il link peraltro sul cellulare funzionava un paio di giorni fa). Consiglio di cercare "ebook" su questo blog per ritrovare gli articoli, peraltro datatissimi.
Quanto ai formati, ti posso dire che a mio parere il cartaceo dà la sensazione di essere più accessibile. Se voglio trovare una certa frase, apro il libro di carta, guardo una frase qui e una lì, mi oriento, trovo velocemente (di solito). Con l'ebook apro il lettore, apro il libro, apro il sommario, mi devo barcamenare tra le "posizioni" che non mi dicono niente... è una disperazione. Non ho problemi di "memoria" del testo letto, ma comunque l'ebook per me dopo la lettura diventa una faccenda piuttosto remota e poco fruibile. Figuriamoci se fosse un libro di testo!

Per ragioni di spazio, peraltro, avrei una forte preferenza per il formato digitale, per cui continuerò a farne uso, anche se un libro cui tengo lo prenderò certamente anche di carta.
Quanto ai prezzi, se mi serve per una ricerca un vecchio libro, quasi certamente non ci sarà in ebook mentre probabilmente su siti come Abebooks.it lo troverò per pochi euro, e questo vale anche per tonnellate di narrativa di uscita non recente...

Detto tutto questo per me la "libreria" è comunque digitale, spesso e volentieri Amazon, magari con l'aiuto dei consigli di siti come Goodreads o Anobii. Mi oriento, sia per interessi culturali che per la narrativa, molto meglio in rete dove tutto è a portata d'occhio, che non in una libreria fisica che certamente, e per forza, ha delle limitazioni.
Saluti a te e grazie per le tue riflessioni.

M.T. ha detto...

Anche a me rimane più impresso ciò che leggo su cartaceo: magari dipende dal modo in sono cresciuto. Forse per le nuove generazioni è diverso.
Comunque anche a me pare che sia stata un'occasione non portata totalmente a compimento. Di certo avere prezzi quasi al livello del cartaceo non ha aiutato.

Bruno ha detto...


Per me un libro è il contenuto, il significato delle parole. Ma poi salta fuori che qualcuno preferisce la carta, qualcuno si emoziona in maniera differente con un audiolibro, qualcuno non apprezza gli ebook. Sono perplesso, ma è un dato di fatto.
Quanto al risultato di mercato, a quanto pare il risparmio sulla stampa e distribuzione non era così enorme come si diceva (quando si discuteva su quali sono i fattori che decidono il costo di un libro). La politica del prezzo basso non era sostenibile. E alla fine anziché farsi la guerra le case hanno lasciato che i prezzi lievitassero di nuovo. Questo un po' il senso dell'articolo in inglese che ho linkato. Di fatto, come ho notato, il mezzo è limitato. Sarà per una nuova generazione, forse.