Una volta, non mi ricordo chi (*) disse: "George Martin is not your bitch," che tradotto suonerebbe un po' come George Martin non è la vostra puttana, nel senso che il fatto di leggere i suoi libri non autorizza i lettori e gli appassionati ad arrabbiarsi perché tarda (tardava) a produrre il seguito della sua serie.
Gli scrittori hanno i loro tempi e le loro difficoltà, devono fronteggiare le distrazioni e l'inaridirsi della vena creativa, a volte; insomma il loro lavoro non è roba da catena di montaggio. Nessuno lo nega.
A me non importava se George Martin producesse o no i seguiti della sua serie (che non leggo), m'importa invece molto più di Patrick Rothfuss, sfolgorante scoperta di diversi anni fa. Era il 2008 quando lessi Il Nome del Vento, il blog era ancora giovane, il mondo era più ricco e più bello e stavamo tutti meglio. Che nostalgia. Poi nel 2011 arrivò The Wise Man's Fear, che lessi in lingua originale, seconda parte della trilogia. Mi piacque di meno ma c'era ancora la vecchia magia. E la terza parte... niente. Non ancora. E siamo ormai nel 2020, nell'era del Covid-19. Ne è passato di tempo...
Una nuova parola sulla diatriba riguardo agli autori che non producono va a cadere proprio sul caso di Rothfuss, e a quanto pare proviene dalla voce di Betsy Wollheim, della DAW Books, la casa che ha pubblicato il nostro autore: "Del libro tre non ho visto una parola," ha affermato. Secondo la Wollheim, è vero che il lettore non può pretendere che lo scrittore scriva, ma forse l'editore che paga qualche diritto ce l'ha, poiché fa conto sui propri autori di best seller per restare a galla. E quindi quando queste galline dalle uova d'oro non scodellano, fregano l'editore. Nell'articolo di Newsweek che ho linkato le parole sono un po' più pepate, il succo però è quello.
Addirittura, si dice che Rothfuss non avrebbe scritto nulla per sei anni! Possibile? Il libro finale, The Doors of Stone, sarebbe ancora al palo. Eppure, su segnalazione di un amico, ho visto il libro in preordine su Amazon con consegna ad agosto. Ho immediatamente pre-ordinato... ma vedrò arrivare qualcosa?
Comunque la mia opinione è che un autore celebre che inizia a scrivere una serie di libri debba rispettare l'impegno di finirla. Con tutta la flessibilità di questo mondo, certamente, ma portare le cose a termine in maniera sensata. Non prolungare una serie all'infinito come le serie TV che vanno avanti finché il pubblico le guarda, e nemmeno lasciarla a metà perché il genio "ha perso l'ispirazione." In fondo scrivere è un'arte ma anche semplicemente un mestiere, lo so io che vendo cento o duecento copie quando va bene (e vivo di un altro lavoro, ovviamente), dovrebbero saperlo anche quelli che vendono milioni di copie.
Nota (*): Era Neil Gaiman
La foto è tratta da Wikipedia
venerdì 31 luglio 2020
mercoledì 29 luglio 2020
Prospect
Film di fantascienza trovato su Amazon Prime, questo Prospect si è rivelato più che adeguato, nonostante sia evidentemente girato con un bassissimo budget. La fantascienza s'incrocia con storie western di cercatori d'oro, in una trama violenta ma anche interessante, con un'ambientazione che stimola la curiosità di saperne di più.
All'inizio della storia abbiamo un team, composto da padre e figlia (Damon e Cee), cercatori di fortuna, diretti verso una "Luna Verde" a bordo di una grossa astronave, che trasporta la loro navicella (a noleggio). Per un motivo o per l'altro questo è l'ultimo passaggio che la linea farà, e i nostri hanno un tempo limitato per fare quello che devono fare, perché l'astronave potrà essere raggiunta (partendo dalla Luna Verde) per poco tempo ancora. Se ho capito giusto, dopo un po' di giorni la nave spaziale fa uno "slingback," ovvero una curva che torna indietro, sfruttando la gravità della Luna Verde, per andare poi in un'altra direzione. Chi vuole partire dalla superficie e riagganciarsi ha quindi una possibilità, ma è l'ultima.
All'inizio della storia abbiamo un team, composto da padre e figlia (Damon e Cee), cercatori di fortuna, diretti verso una "Luna Verde" a bordo di una grossa astronave, che trasporta la loro navicella (a noleggio). Per un motivo o per l'altro questo è l'ultimo passaggio che la linea farà, e i nostri hanno un tempo limitato per fare quello che devono fare, perché l'astronave potrà essere raggiunta (partendo dalla Luna Verde) per poco tempo ancora. Se ho capito giusto, dopo un po' di giorni la nave spaziale fa uno "slingback," ovvero una curva che torna indietro, sfruttando la gravità della Luna Verde, per andare poi in un'altra direzione. Chi vuole partire dalla superficie e riagganciarsi ha quindi una possibilità, ma è l'ultima.
mercoledì 22 luglio 2020
Windows of the Imagination
Questo libro raccoglie 29 saggi critici di Darrell Schweitzer, editor di Weird Tales, scrittore e maestro del fantastico. Ho imparato parecchie cose che non sapevo sui miei autori preferiti, anche su loro aspetti nascosti o chiacchierati; su questioni di stile, sul mestiere di scrivere... che non è il mio mestiere, beninteso. Lo faccio quando posso. Ma mi piace saperne di più.
Si tratta di saggi piuttosto datati, ma gli argomenti di cui si parla generalmente non lo sono, perciò non ne ho avuto il minimo fastidio.
Si tratta di saggi piuttosto datati, ma gli argomenti di cui si parla generalmente non lo sono, perciò non ne ho avuto il minimo fastidio.
mercoledì 15 luglio 2020
Il Premio Storyteller 2020
A dire la verità, non ne sapevo niente, e nemmeno ora so dove andare a cercarmi le informazioni, perché sulla pagina di Amazon dedicata al self publishing (kdp.amazon.com/it_IT) non c'è alcun articolo, alcun link. Per fortuna le cose girano sui social network...
In questo video di Alessandro Girola spiega cosa sia il premio Amazon Storyteller 2020.
E in teoria è la manna dal cielo. Be' non del tutto perché non ho niente di nuovo pronto o quasi pronto per la pubblicazione. Ma sarebbe bella, come opportunità di affermazione.
In questo video di Alessandro Girola spiega cosa sia il premio Amazon Storyteller 2020.
E in teoria è la manna dal cielo. Be' non del tutto perché non ho niente di nuovo pronto o quasi pronto per la pubblicazione. Ma sarebbe bella, come opportunità di affermazione.
venerdì 10 luglio 2020
Gabriel
Vi capita mai di ritrovare un DVD incellofanato in casa, roba che indubbiamente avete comprato voi, ma che non ricordate di aver comprato, né il perché dell'acquisto? Be', io mi sono ritrovato in casa questo film australiano del 2007, Gabriel, che in italiano è stato tradotto come Gabriel, La Furia degli Angeli. Titolo penosissimo, anche se gli angeli c'entrano, come ho constatato guardandomi il film. Premetto che le storie di angeli e demoni mi acchiappano abbastanza poco perché i miei gusti nel fantasy non includono la presenza della chiesa o della religione, cristiana o meno, salvo che sia proprio necessaria alla storia. Qui la religione è invece al centro della storia, perché la trama è ambientata in purgatorio, e la sfida è tra angeli e demoni.
Il purgatorio di Gabriel sembra un po' una città malfamata, con le sue periferie, i suoi locali e i suoi bordelli. È diventata così perché gli angeli caduti, ovvero i demoni, hanno a quanto pare vinto la sfida contro gli angeli inviati a lottare per il controllo del purgatorio: la tenzone prevedeva sette campioni per parte, che avrebbero dovuto entrare nella lotta in periodi diversi.
Gabriel, il protagonista, è l'ultimo degli angeli e, a quanto pare, arriva a cose fatte, perché la città è piombata in una oscurità quasi totale, a segnare la vittoria dei cattivi. E gli altri sei angeli? Inizialmente introvabili.
Il purgatorio di Gabriel sembra un po' una città malfamata, con le sue periferie, i suoi locali e i suoi bordelli. È diventata così perché gli angeli caduti, ovvero i demoni, hanno a quanto pare vinto la sfida contro gli angeli inviati a lottare per il controllo del purgatorio: la tenzone prevedeva sette campioni per parte, che avrebbero dovuto entrare nella lotta in periodi diversi.
Gabriel, il protagonista, è l'ultimo degli angeli e, a quanto pare, arriva a cose fatte, perché la città è piombata in una oscurità quasi totale, a segnare la vittoria dei cattivi. E gli altri sei angeli? Inizialmente introvabili.
lunedì 6 luglio 2020
Perfection
Ci ho messo una vita a decidermi, ma alla fine mi sono letto Perfection, storia fantascientifica di Germano Hell Greco, ambientata in un futuro che sta galoppando verso la catastrofe.
Diciamo che il mondo in questa ambientazione è praticamente già fregato... o meglio, lo è l'umanità. Nel mondo di Perfection una malattia uccide le donne: poche escono vive dall'adolescenza. E praticamente non ci sono più bambini, l'umanità potrebbe essere alla fine se non arriva un rimedio. Il mondo è inquinato, velenoso, marcio. Gli uomini sono ridotti a convivere con automi, che sembrano donne ma hanno delle reazioni programmate, prevedibili, non sono delle vere compagne. Questa esistenza alienata sembra un qualcosa cui sono riusciti a fare l'abitudine. Sono in attesa che le grandi corporazioni ritirino tutti i vecchi modelli di donna (cibernetica) e li sostituiscano con il prossimo tipo.
Diciamo che il mondo in questa ambientazione è praticamente già fregato... o meglio, lo è l'umanità. Nel mondo di Perfection una malattia uccide le donne: poche escono vive dall'adolescenza. E praticamente non ci sono più bambini, l'umanità potrebbe essere alla fine se non arriva un rimedio. Il mondo è inquinato, velenoso, marcio. Gli uomini sono ridotti a convivere con automi, che sembrano donne ma hanno delle reazioni programmate, prevedibili, non sono delle vere compagne. Questa esistenza alienata sembra un qualcosa cui sono riusciti a fare l'abitudine. Sono in attesa che le grandi corporazioni ritirino tutti i vecchi modelli di donna (cibernetica) e li sostituiscano con il prossimo tipo.
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