martedì 2 maggio 2023

Dilemmi della Raccolta Differenziata

 Articolo insolito per questo blog: voglio parlare di alcune incertezze che ho riguardo alla raccolta differenziata dei rifiuti. Alcuni di questi dubbi, inoltre, mi fanno pensare che la merce e i suoi imballi non siano prodotti in modo da favorirne lo smaltimento. Che dovrebbe essere favorito, senza peraltro pretendere eccessivi lavori supplementari dalle persone (non sono un fanatico, forse sono un pigro sotto questo aspetto).

Primo dubbio: i classici vassoi di polistirolo da supermercato dove sono confezionati carni, verdure, frutta, latticini e via dicendo. Questi vanno nella plastica. Sempre? mi domando. A volte sono assai sporchi: nella foto: sul vassoio ci sono il sangue e gli umori della carne, ok si può lavare facilmente... se fosse tutto sporco di maionese, insalata russa o qualcosa di simile?. E la plastica che avvolge il vassoio col prodotto, a cui sono applicate le etichette? Va nella raccolta della plastica? O si butta via, essendovi appiccicate le etichette di carta?

Un altro caso simile: carta per alimenti (questa avvolgeva del formaggio stracchino e quindi è sporca). Decido di riciclarla come carta, o no? Dipende da quanto è sporca? Non sempre i regolamenti sono intuitivi. Ad esempio il Tetra Pak, a Milano, si mette nei contenitori della carta dopo averlo sciacquato, nonostante l'apertura di plastica. I tovagliolini di carta sporchi vanno invece nell'umido.

Invece abbiamo qui sotto un sacchetto di carta che contiene della pasta, con una simpatica finestra, di plastica, per far vedere il prodotto.


Molto bello, ma come lo riciclo? Carta, plastica, o indifferenziata? Mi viene da pensare che le confezioni non dovrebbero essere fatte a questo modo...


Altro caso simile, la busta postale "con finestra." Ma anche, vedi sotto, le buste con le "bolle" di plastica che proteggono gli oggetti contenuti. Riguardo a queste, un sito internet da me visitato invita a cercare di dividere plastica da carta... ma non credo di avere la manualità per farlo.


Passiamo ad altro:


Le bottiglie dell'olio spesso ci presentano un altro dilemma. Sono di vetro ma sul collo hanno un anello di metallo, residuo del tappo. Metallo che però non è facile da togliere, e c'è pure un imbuto di plastica (non so bene come chiamarlo) che aiuta a colare il prodotto... ma è anch'esso difficile da levare. Voi come fate?


Invece credevo di saperla giusta, in questo caso: il guanto di nitrile va nella plastica, giusto?... ma no, pare di no: secondo Google, il nitrile e il lattice vanno dell'indifferenziata.


La confezione delle medicine! Ho letto che la stagnola va nei metalli e la plastica, giustamente, con la plastica. In questo caso mi sembra però che ci siano entrambi i materiali. Comunque nella mia città vanno nello stesso sacco...


Una vecchia cintura. La fibbia è di metallo, ma non sono sicuro di riuscire a staccarla dal resto...


Il post-it. Certamente è carta, ma non pulita, perché c'è la linguetta appiccicosa pe incollarlo in giro. Dove lo devo riciclare? Su internet ho trovato indicazioni, per cui andrebbe nella carta.


Un altro caso di adesivi è quello delle piccole etichette che ci sono sulla frutta: caso facilmente risolto perché sono compostabili nell'umido, c'è scritto sugli adesivi stessi. 


I pacchi di Amazon sono certamente di cartone. Ma la linguetta che tiriamo per aprire (su cui resta appiccicata parecchia carta)? Come la trattiamo?


Il tappo dei barattoli di vetro per alimenti è generalmente metallo ma spesso con una laccatura o ricopertura. Questa credo di saperla: vanno nel metallo.


Questa confezione di cotone medicale è ovviamente di plastica, ma si chiude con dei laccetti di stoffa. Se butto tutto nella plastica va bene? O no?


Questa la so: il bicchiere di vetro quando si rompe non va... nella raccolta del vetro. Quella è riservata a bottiglie e barattoli. Il bicchiere va nell'indifferenziata. Come la ceramica.


Gli scontrini fatti di "carta termica" non vanno nella carta. Ci vanno solo quelli fatti di carta tradizionale, non termica. Non sono sicurissimo di saperli distinguere (penso però che ormai siano al 99% del primo tipo). Sulle schedine del lotto (o superenalotto ecc...) ho letto indicazioni contrastanti.

Non so se soltanto io mi pongo questi dubbi. Sono curioso di sapere se capita anche ad altri.


5 commenti:

M.T. ha detto...

Per quanto riguarda bottiglie di vetro con inserti di metallo o plastica, uso dei tronchesi per tagliare, tenaglie o cacciaviti per cercare di togliere quello che non è vetro.
Per pezzi di plastica o carta troppo sporchi di cibo, li metto nell'indifferenziata.
Le buste con le "bolle" di plastica le metto nell'indifferenziata, perché alle volte è quasi impossibile separare i due elementi.
Guanti in lattice nell'indifferenziata.
La confezione delle medicine: qui dipende da regione a regione. In Emilia Romagna, da quest'anno, plastica e alluminio si mettono insieme.
Il tappo dei barattoli di vetro va con la plastica (prima il metallo andava col vetro in Emilia Romagna).
Confezione di cotone medicale: se riesci togli il laccetto.
Il bicchiere di vetro, come i vasi di vetro, li ho sempre messi nella campana del vetro.
Gli scontrini fatti di "carta termica": se si ha un camino, si usano per accenderlo. :)

Bruno ha detto...


Ammetto che non avrò mai la pazienza per togliere da una bottiglia quello che non ne fa parte...

Il Moro ha detto...

Più o meno gli stessi dubbi che ho io. Lo sapevi, ad esempio, che i mattoncini Lego, pur essendo evidentemente di plastica, non andrebbero nella plastica? E che CD e DVD si possono riciclare in molti paesi del mondo, ma non in Italia dove non abbiamo le infrastrutture necessarie?
oltretutto ogni comune, o ogni società di raccolta rifiuti in caso servano più comuni, ha regole sue, quindi anche cercare di fugare i dubbi cercando su internet non è detto che aiuti. Per sapere dove buttare la cenere della stufa e gli escrementi del cane ho dovuto scrivere direttamente alla ditta, dato che le poche informazioni che trovavo contrastavano tra loro.
Differenziare è un delirio, io faccio quello che posso, ma non mi metto di sicuro a tagliare la finestrella di plastica dalle buste.
Piuttosto ci dovrebbero essere delle regole a monte, per creare delle confezioni più facilmente differenziabili.

Bruno ha detto...


@ Il Moro: oddio, quanti CD vecchi ho buttato nella plastica! Quanto ai mattoncini Lego la mia famiglia li ha eliminati tempo fa e non so come... ma certamente no, non pensavo che non andassero nella plastica (è un po' come i bicchieri!).
Ad ogni modo è certo che le aziende non aiutano, nel caso di confezioni o buste "con la finestra" di plastica. Tra l'altro, cambiando leggermente argomento: sarebbe consentito portare i tuoi contenitori per alimenti alla gastronomia del supermercato e farteli riempire coi prodotti anziché usare l'ennesimo contenitore usa e getta, ma pare che nella maggior parte degli esercizi commerciali debbano ancora... recepire.
Quasi quasi uno di questi giorni ci provo...

M.T. ha detto...

Per quanto riguarda cenere di stufa (se è a legna) ed escrementi canini, se si ha un giardino o un orto si possono usare come concime. In certi comuni si può richiedere una compostiera, se si vuole concimare da sé il proprio terreno, avendo così uno sconto in bolletta.