martedì 10 gennaio 2023

Megan is Missing

 Questo film del 2011 appartiene a quel genere che pretende di ricostruire una vicenda da spezzoni di filmati girati dai protagonisti, chat via internet, filmati della videosorveglianza e via dicendo. Il regista statunitense Michael Goi lo ha prodotto con quattro soldi, scarso equipaggiamento e attori in parte sconosciuti, approfittando della premessa per rifilarci un film crudo e violento e con immagini e sonoro non particolarmente curati. Il film è di oltre 10 anni fa, ma è diventato celebre a seguito di una ritrovata popolarità sulle piattaforme social.

Megan is Missing tratta della scomparsa di due ragazze: la Megan del titolo (Rachel Quinn) e la sua migliore amica Amy. Il film non risparmia i particolari pruriginosi e spinti sulla vita di Megan, tra narrazioni di sesso orale fatto a 10 anni, uso di droghe, violenze sessuali subite in famiglia, rapporti catastrofici con la madre e una sterile popolarità tra gli studenti. Amy è l'amica timida e poco apprezzata che però Megan difende a spada tratta.

Dopo aver mostrato, con un certo grado di exploitation a mio parere, le vicende di queste vite disordinate (soprattutto quella di Megan), veniamo all'inserimento nella vicenda di un predatore furbastro. Costui approfitta del fatto di avere a che fare con giovanissime influenzabili, poco furbe e non controllate dalle famiglie.

Non voglio anticipare troppo, ma per poter commentare e valutare il film va detto che si passa, in qualche momento anche in maniera piuttosto grafica, in territorio torture porn, sia pure senza nudo (che avrebbe causato la condanna totale e definitiva del film, visto che parliamo di vittime minorenni). Se si può riconoscere il merito al regista di aver prodotto una storia che può sembrare vera o verosimile, per quanto estrema, non capisco chi ha valutato positivamente la pellicola per il fatto di aver suscitato sensazioni forti. Visto quello che viene messo in scena, come potrebbe non averlo fatto? Ci vuole del genio per suscitare delle "sensazioni forti?"

Potrei aggiungere il fatto che Megan, seduttiva, molto sessualizzata, e disposta a tutto, potrebbe anche rafforzare l'idea della vittima che "se l'è andata a cercare." A mio parere chi gridasse al capolavoro per Megan is Missing potrebbe aver bisogno di guardarsi della sana pornografia, e non questo film violento e dal sapore ipocrita. Ipocrita? Sì, visto che il regista ha affermato di aver prodotto il film per dare un avvertimento alle famiglie. Potrei aggiungere che il concetto stesso del found footage, una delle tecniche adottate in questo film, per me sa di falso e di ipocrita, in quanto mendace nella sua pretesa di obiettività.

Se volete sentire l'altra campana, andate su findmegan.com (necessario sapere l'inglese) e leggete quello che Michael Goi scrive. Dopo l'introduzione sulla volontà di affrontare questa piaga sociale della scomparsa dei minori, il nostro eroe ci informa di essersi ispirato a un piccolo gruppo di casi veri, e di aver basato i suoi pruriginosi dialoghi su "autentiche chat di tredicenni e quattordicenni" con il loro consenso, riportando i discorsi che non farebbero mai ascoltare alle loro famiglie. E si è dedicato con impegno a rappresentare la violenza nel modo più realistico possibile, senza mascherature in stile hollywoodiano. Perché, per sconfiggere il male, "bisogna guardarlo in faccia." Che dite, lo facciamo santo?

Giudizio finale: penso che abbiano visto giusto in Nuova Zelanda, dove Megan is Missing è stato completamente vietato. Se qualcuno che conosca il film avesse voglia di dirmi nei commenti cosa ne pensa, è benvenuto.


6 commenti:

M.T. ha detto...

Non ho visto il film, ma mi ricorda un po' un altro film, Baise Moi, molto criticato che, con il presupposto di fare una certa denuncia sociale, non era altro che girare del porno (dai giudizi letti, pure di bassa lega).

Bruno ha detto...


Be' questo non è porno e non c'è nudo ma sguazza parecchio nel torbido. La pretesa che sia un film di denuncia mi fa un po' ridere.

MAX ha detto...

A me è “ piaciuto “ .

Cioè credo nel messaggio positivo che a detta del regista il film voglia /voleva far emergere.

Quello di mettere in guardia gli adolescenti dai pericoli che si possono incontrare in rete.

Per me film così dovrebbero essere fatti vedere nelle scuole ( medie e superiori) proprio per dare uno “ scossone” agli adolescenti.

Con un blogger ho discusso perché lui diceva che il film lo dovevamo vedere noi (adulti in generale) per poi mettere sulle difensive i nostri figli adolescenti.

Io dicevo e continuo a sostenere che oltre al nostro supporto è importante anche quello della scuola e con certi film come questo è un peccato tenerli nascosti a chi purtroppo può esserne direttamente coinvolto.

Insomma lui diceva che voleva insegnare evitando lo shock della visione agli adolescenti ed io invece volevo insegnare loro shoccandoli .

Il fine è comunque lo stesso ,proteggerli.

Scusa ,come a scuola si affrontano argomenti forti come giustamente dei lager nazisti e degli ebrei ..perché non si possono affrontare anche questi temi “ scomodi” che però possono coinvolgere i nostri ragazzi?

Poi io parlo anche perché son padre di una ragazzina di 15 anni.

E film come Megan is missing .. mi toccano e non poco.



Parliamo del film: è giusto contestualizzarlo al periodo in cui è stato girato e cioè più di dieci anni fa .

Ed effettivamente i pericoli della rete erano molto più insidiosi e difficili da contenere allora che adesso.

Lo so che il regista si è ispirato a fatti realmente accaduti di ragazzine scomparse e mi sta bene ..per certi versi non capisco perché tu sia prevenuto nei suoi confronti.

Ha imbastito un film crudo e violento ..in Nuova Zelanda magari l’hanno censurato e han fatto passare A Serbian film , dico per scherzo!

Però non condivido questa scelta .

Il found footage è una tecnica cinematografica , falsa (?) ..il film è comunque finzione .

Anche qua non capisco cosa ci sia che non ti piace.

È una scelta stilistica.

Il linguaggio e la caratterizzazione delle due ragazze soprattutto Megan è estremo ma credimi , gli adolescenti di oggi hanno orecchie abituate ad ascoltare e parlare con sproloqui molto peggiori.

Anche qua , secondo me bisogna insegnare non censurare.

Il film è molto forte negli ultimi venti minuti ( strano che te non ne abbia parlato) senza spoilerare naturalmente, infatti il discorso che fai te sul fatto che ha avuto successo in rete e soprattutto sulla piattaforma di tiktok è legato ad una challenge.

L’app sfida i ragazzini a superare la visione degli ultimi venti minuti del film ..strano che mia figlia non me ne abbia ancora parlato di Megan is Missing.

Certo è avvilente da una parte ma confortante dall’altra perché evidentemente la minaccia di adescamento di minori in chat adesso è più contenuta, fa meno paura …adesso c’è altro tipo il cyberbullismo .
E' avvilente che il film dopo dieci anni abbia questa valenza negli adolescenti e che più di disturbare e shoccare adesso faccia forse solo
“ ridere “!
Ciao
Max



Bruno ha detto...

Ti ringrazio per aver espresso la tua opinione anche se non sono d'accordo. Continuo a pensare che il film rasenti la pornografia in diversi punti e quindi lo reputo inadatto ai minori. E se non devono vederlo, allora non ne possono trarre alcun insegnamento.
Quanto [SPOILER] alla scena finale, lunga e insistita, sul seppellimento delle ragazze, di cui una ancora viva, non ne ho parlato nel mio post perché non intendevo anticipare troppo il film. Non è la parte più ripugnante, è la sessualizzazione e le scene spinte con Megan che mi hanno fatto schifo. Anzi, la scena finale è efficace, adatta a un film horror, con le implorazioni della ragazza che ha capito che fine sta per fare, e l'indifferenza dell'assassino che continua a scavare.

MAX ha detto...

Secondo me l'insegnamento sarebbe in positivo e cioè di fare attenzione ai pericoli della rete.
Ma rispetto il tuo pensiero ci mancherebbe.
Abbiamo una visone diversa di quello che è pornografia
Dico solo che mettere dei paletti come stai facendo tu ad un film che gira da due anni in rete e quindi già visto da minorenni , su un social da dove ha avuto nuova linfa come è TikTok seguitissimo da minorenni ,mi sembra un po' fuori tempo massimo oltre che inutile.

Ultimo appunto che ti faccio: non esiste una parte horror di questo film .
E' tutto terribilmente drammatico dall'inizio alla fine.
Buonagiornata

Bruno ha detto...


@MAX Sul fatto che sia horror o non lo sia, direi che, se leggi in giro, questo film sia considerato esserlo, ma comunque non sto ad aprire una discussione sulle etichette. Per il fatto che i contenuti vadano troppo sopra le righe e questo non possa farci considerare il film valido dal punto di vista morale, la mia posizione può non essere condivisibile, chiaramente. Mi consola il fatto che in un'intera nazione non lo abbiano voluto fare vedere.

Poi tu affermi giustamente che il film sia visto e stravisto, discusso nei social e seguitissimo dai minorenni. Quindi la mia posizione è fuori tempo massimo. Hai ragione, anche se, piuttosto che fuori tempo massimo, io direi che al momento la mia posizione è minoritaria... ma posso sempre sperare che non lo rimanga in eterno.

Ma passiamo al punto più importante. Quello che potrebbe essere opportuno fare, a partire da quanto tu affermi, è una riflessione sul dilagare di ogni contenuto fuori di alcun controllo sui social network, già riconosciuti come dannosi nella loro attuale forma da un sacco di gente più autorevole di me. Sia verso i giovanissimi che verso la gente in generale. Riflessione che sarebbe urgente fare, ma non su questo blog, bensì fra i legislatori.

Se non che, complice il dio denaro, non se ne farà niente.