giovedì 10 febbraio 2022

Ikarie XB 1

 Come mi accade ogni tanto, l'ispirazione per qualcosa da vedere o da leggere mi è venuta da un altro blogger: la pagina è Clarke è vivo, e il film è Ikarie XB 1, film cecoslovacco del 1963, ispirato a un libro dello scrittore polacco Stanislaw Lem, La Nube di Magellano; Lo si può tranquillamente trovare su YouTube con i sottotitoli in inglese. Il film è il bianco e nero.

Non mi aspettavo certo di trovare qualcosa di paragonabile a quanto esiste oggi in tema di fantascienza; certamente non dal punto di vista degli effetti speciali, anzi quasi mi meraviglia che qualche tentativo in merito sia stato fatto. La storia narra di un viaggio interstellare verso Alpha Centauri, dove potrebbe esserci un pianeta abitabile. L'astronave Ikarie viene approntata già in orbita, parte quindi staccandosi da una base orbitale e non decollando dalla Terra. Inutile dire che la rappresentazione della nave spaziale è dimenticabile.

Si prevede che la missione torni indietro dopo 15 anni, perciò gli astronauti troveranno mogli invecchiate, figli cresciuti eccetera, ma per loro saranno passati solo un certo numero di mesi: effetto delle grandi velocità, come abbiamo visto anche recentemente in Interstellar.

L'equipaggio è composto da una quarantina di persone, uomini e donne. Non manca gente di una certa età, dall'aria tutt'altro che atletica. Di sicuro i partecipanti alla missione sono diversi dagli eroi hollywoodiani, ma va detto che anche quelli che vanno nello spazio nel mondo reale non sono sempre dei giovanotti di primo pelo. Quello che mi ha stupito un poco è che l'astronave, di cui vedremo diverse sezioni, fornisca spazi ampi e comodi per un numeroso equipaggio, con molti ambienti che, a parte la mancanza di finestre, sono in tutto e per tutto identici a quelli del mondo civile. L'equipaggio dispone di cabine, più o meno come se fossero in un viaggio di crociera, e ci sono anche delle occasioni danzanti con abiti formali. Pare in effetti che il lato tecnico del viaggio, almeno in questa fase, sia gestito dal computer centrale, da automi, con scarso impegno per gli umani a bordo.

Di robot però ne vediamo solo uno, un vecchio modello che funziona male, ma che uno dei viaggiatori ha voluto portarsi dietro. Il povero automa finisce per stuzzicare l'ilarità generale, ma troverà un suo ruolo e una gloriosa fine più avanti.

Come andrà a finire la missione? saltate questo paragrafo se volete evitare le anticipazioni. Dapprima vi è un incontro con una astronave lanciata nel lontano e selvaggio ventesimo secolo. Ha percorso buona parte del tragitto ma poi l'equipaggio è morto, anzi, si sono massacrati fra loro. La presenza di armi atomiche a bordo causerà un incidente che porterà alla morte dei due uomini della Ikarie XB 1 che erano andati a esplorare il relitto. In seguito, da una misteriosa stella oscura arrivano radiazioni che costituiscono un altro pericolo mortale. Sembra che l'intero equipaggio debba soccombere, e vi è un pericoloso ammutinamento a bordo, ma poi si scopre che qualcuno ha creato uno scudo protettivo che permette alla Ikarie XB 1 di proseguire. Chi è stato? I benefattori abitano in un pianeta dove si è sviluppata una civiltà avanzata, quindi tutto finisce bene con un clamoroso "primo contatto" per i nostri eroi.

Val la pena di vedere questo film se si è in grado di "contestualizzare." All'epoca non è che la cinematografia occidentale potesse offrire i moderni miracoli della computer grafica, quindi non è il caso di disprezzare Ikarie XB 1. Tutto sommato è un discreto film di fantascienza, salvo l'unica grave pecca di un commento musicale che sembra fatto apposta per distrarre e irritare, e qualche momento soporifero.



2 commenti:

Clarke è vivo ha detto...

Qui ci vuole una doppia contestualizzazione, che vuol dire pietà nel dare il giudizio. Il film è un'opera di fantascienza cecoslovacca: immagino i limiti realizzativi e la rarità del contesto. Poi siamo nel 1963, e per essere cecoslovacco del '63 è praticamente un "capolavoro". Aggiungiamo l'azzardo: astronave nello spazio profondo, roba difficile da fare, richiede tanta fantasia, ma anche effetti speciali e tante altre cose delle quali regia e produzione chiaramente erano carenti. Comunque, una bella chicca questo film. Ribadisco la riga di elogio che gli ho dedicato. In ogni caso è un ottimo soggetto di studio. E grazie per la citazione.

Bruno ha detto...


Per la citazione, prego :)
Quanto al film, se l'ho visto fino alla fine così cattivo non doveva essere. Se guardassi tutti i film prodotti nell'Europa del Patto di Varsavia in quell'anno, qualcosa mi dice che 1) probabilmente non ce la farei, e 2)il migliore sarebbe comunque Ikarie XB 1.