giovedì 28 ottobre 2021

Kill List

 Kill List è un film britannico del 2011 che scivola tra diversi generi e presenta delle apparenti illogicità, sfidando la comprensione dello spettatore, e lasciandolo assai confuso sia riguardo allo svolgersi degli eventi che al finale. Film di questo genere possono mandarmi in bestia (di frequente), oppure affascinarmi e rimanermi impressi. Kill List è entrato nella seconda categoria, sebbene sia difficile per me dire se mi sia piaciuto o meno. Direi piuttosto che è un film molto crudo ma anche enigmatico. Ti prende e devi guardarlo.

A scanso di equivoci, spieghiamo subito che la "kill list" è proprio una lista di persone da ammazzare. Eppure, il film inizia come dramma familiare: vediamo una coppia vicina allo sfascio, con l'aggiunta complicazione che c'è anche un bambino. Jay, il marito, non lavora, litiga con la moglie, è agitato e depresso dopo qualcosa che è andato drammaticamente male in una missione a Kiev. Scopriamo che Jay e moglie sono ex militari. E che Gal, un amico, si presenta con una allettante proposta di lavoro. Si tratta di accettare la "kill list" da un misterioso committente. Vediamo in una scena Gal e Jay, con la moglie dell'uno e la ragazza dell'altro, tranquillamente a cena insieme, a parlare di un lavoro da assassini professionisti.

Il film quindi passa al thriller, e sfocia successivamente nel folk horror (ma non vi spiego perché).

Quanto ai personaggi, i protagonisti sono i due killer, Jay è il protagonista principale. È interpretato da Neil Maskell, attore inglese dalla lunga carriera sia televisiva che cinematografica, io lo ricordo da King Arthur - Il Potere della Spada e da Utopia, dove interpreta un personaggio non diversissimo dal ruolo che ricopre qui. L'altro killer, Gal, è interpretato da Michael Smiley, un attore nordirlandese dal volto piuttosto particolare (la sua foto qua sotto). Ha preso parte a Shaun of the Dead, a un episodio di Black Mirror... e a tanta altra roba. Shel, la moglie di Jay, è interpretata da MyAnna Buring, attrice svedese vista in The Witcher. Fiona, fidanzata di Gal, è interpretata da Emma Fryer, inglese, l'unica degli attori principali di questo film che non ho già visto in qualche ruolo sullo schermo. Il regista è l'eclettico Ben Wheatley.

Il comportamento delle vittime, delle due donne, del committente fa pensare che ci sia qualcosa di misterioso dietro il lavoro apparentemente lineare accettato dai due killer. E arriveranno scene in cui non sapremo esattamente cosa pensare.

È tutto frutto della follia di Jay, forse? Lui si comporta spesso come una mina vagante, e alla fine uccide un numero spropositato di persone. Il tutto mentre Gal è tutto sommato normale e si comporta come se stesse facendo un lavoro come un altro. Non entro ulteriormente nei dettagli. Kill List si fa notare per la tensione che riesce a creare, per le situazioni assurde che vengono a sconvolgere le certezze che lo spettatore cerca di costruirsi. Assurdo, ma coinvolgente. Ve lo consiglio.


6 commenti:

Babol ha detto...

Sono anni che vorrei rivederlo, perché la prima visione mi aveva perplessa e non lo avevo apprezzato più del dovuto. Grandissimo film, comunque, capace di far riflettere per giorni e giorni.

Bruno ha detto...

Se uno cerca di capirlo ci si rompe la testa, anche perché (SPOILER) Fiona che fa il simbolo dietro lo specchio non può essere spiegata come impazzimento del protagonista, che non è presente alla scena.

Il film ti prende con il suo ritmo e poi ti lascia di stucco. Stranissimo.

Rajani Rehana ha detto...

Fabulous blog

Rajani Rehana ha detto...

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radiocarlonia ha detto...

Dello stesso regista consiglio l'ancora più enigmatico, ma affascinante, a field in England, ambientato durante la guerra civile inglese.
Sempre con il grande Michael Smiley (il wheels di spaced)

Bruno ha detto...


Sì, dovrei recuperare i film di questo regista... quando ci sarà tempo.