Sembra un titolo provocatorio, un libro scritto in fretta e furia per fare inferocire i "piddini," umiliati, sconfitti e scornati nelle recenti elezioni politiche. Non è così. La Scomparsa della Sinistra in Europa, scritto da Aldo Barba e Massimo Pivetti per la casa editrice Imprimatur, è un libro del 2016 in cui si propongono riflessioni di ampio respiro, che abbracciano un periodo di tempo molto ampio (principalmente però gli anni del dopoguerra). Pivetti per la cronaca è un economista di sinistra, molto di sinistra, non nuovo a tesi provocatorie; Barba, più giovane, è un docente dell'università di Napoli.
Questo libro mi ha colpito perché percorre una traiettoria che, in buona parte, mi ricorda le riflessioni che io stesso ho fatto in questi anni in cui mi sono chiesto cosa accidente facessero i politici del mio voto. Adesso mi trovo spesso a non votare neanche, e comunque non credo che andrei a sinistra se si votasse di nuovo oggi, ma per oltre 10 anni ho seguito le varie incarnazioni del Partito Democratico, Ulivo, Quercia, Gioiosa Macchina da Guerra eccetera. E mi è sembrato (certamente non solo a me) che la sinistra abbia rinunciato a fare il suo mestiere e che si arrabatti da tempo in un fumoso inseguimento di tutte le spinte libertarie dove le cause sono tutte buone purché non si parli di problemi concreti della gente comune. Perché quando si parla delle "cose serie," dal punto di vista della linea politica ed economica la sinistra finisce spesso per scimmiottare la destra.
venerdì 27 aprile 2018
martedì 17 aprile 2018
Guardando Thor con un rammarico
Cominciavo ad averne le tasche piene dei supereroi Marvel quando anni fa diedi l'annuncio che non ce l'avrei fatta proprio a vedere Thor: The Dark World al cinema. Prima di allora mi ero messo d'impegno, la maggior parte di questi film cercavo di vederli... e se era il caso di vederli, allora era opportuno farlo al cinema, davanti al grande schermo.
Be', ad un certo punto, come dicevo, non ce l'ho fatta più, ho dato forfait. Ma la Marvel l'ho tradita solo in parte: nei vari servizi di streaming i film tornano disponibili, gratis o a pochi euro, ed è quello il momento migliore per vederseli, quando si ha qualche minuto libero da passare con leggerezza, senza imporsi lo sbattimento (e la spesa economica) di rantolare fino a un cinema multisala, per essere magari circondati da deficienti che sghignazzano sul film. Perché anche Thor merita un pubblico che sappia godersi lo spettacolo in silenzio.
Con le serie TV (Jessica Jones, Luke Cage e via discorrendo) il tradimento è stato invece totale perché non ne ho giudicata nemmeno una meritevole di essere seguita fino in fondo. Ma i vari film The Avengers: Civil War, Thor: the Dark World e Thor: Ragnarok alla fine li ho visti, nei ritagli di tempo.
A volte c'è voluto un po' di impegno (Civili War ho dovuto diluirlo in due giorni...) ma non posso dire che siano pellicole che non si facciano guardare per niente.
Be', ad un certo punto, come dicevo, non ce l'ho fatta più, ho dato forfait. Ma la Marvel l'ho tradita solo in parte: nei vari servizi di streaming i film tornano disponibili, gratis o a pochi euro, ed è quello il momento migliore per vederseli, quando si ha qualche minuto libero da passare con leggerezza, senza imporsi lo sbattimento (e la spesa economica) di rantolare fino a un cinema multisala, per essere magari circondati da deficienti che sghignazzano sul film. Perché anche Thor merita un pubblico che sappia godersi lo spettacolo in silenzio.
Con le serie TV (Jessica Jones, Luke Cage e via discorrendo) il tradimento è stato invece totale perché non ne ho giudicata nemmeno una meritevole di essere seguita fino in fondo. Ma i vari film The Avengers: Civil War, Thor: the Dark World e Thor: Ragnarok alla fine li ho visti, nei ritagli di tempo.
A volte c'è voluto un po' di impegno (Civili War ho dovuto diluirlo in due giorni...) ma non posso dire che siano pellicole che non si facciano guardare per niente.
lunedì 9 aprile 2018
Il Signore degli Anelli: La Serie in arrivo?
Cinque stagioni, e una spesa colossale. A quanto pare stanno facendo sul serio: Amazon ha acquisito i diritti per creare le serie televisive ispirate all'opera di J.R.R. Tolkien, a quello che leggo in giro si tratterebbe non soltanto del Signore degli Anelli, ma anche de Lo Hobbit, e in generale del mondo della Terra di Mezzo.
Ci sarà da stiracchiare i contenuti? Non credo... dal principale libro si sono tratti tre film molto lunghi, dove parecchi dettagli si sono dovuti escludere, dei personaggi sono stati tolti o trattati in maniera estremamente sbrigativa, ecc... Considerando il fatto che esiste tutto un mondo (letteralmente) di eventi accennati ma narrati nel mondo di Tolkien in maniera molto rapida, e che eventualmente possono essere sviluppati in una sceneggiatura di ampissimo respiro, volendo la possibilità di allungare il brodo è quasi illimitata. Già ce lo ha dimostrato Peter Jackson, che ha diretto tutti i film, cavando fuori tre lunghe e noiosissime pellicole da un'opera breve come Lo Hobbit. Da quanto ho potuto leggere comunque la narrazione di Amazon, almeno inizialmente, partirà da trame che precedono i fatti raccontati nel primo libro del Signore degli Anelli, ovvero La Compagnia dell'Anello.
martedì 3 aprile 2018
Mini Metro
Il titolo di questo gioco è, penso casualmente, uguale a quello della linea automatica della mia città natale: Mini Metro. Non so se sia adatto a tutti. Avete fantasticato davanti a una cartina, di una località nota o sconosciuta, su come organizzereste il trasporto pubblico? Siete in fissa con le linee di tram e autobus della vostra città? Vi immaginate i percorsi che dovrebbe seguire la prossima linea della metropolitana per farvi contenti?
Se queste domande risuonano con qualche vostra passione dovreste provare Mini Metro, che è in vendita per una cifra minima su Steam.
Se queste domande risuonano con qualche vostra passione dovreste provare Mini Metro, che è in vendita per una cifra minima su Steam.
Iscriviti a:
Post (Atom)