martedì 25 luglio 2017

Piccolo e grande schermo

Traggo spunto da un articolo su Indiewire.com per parlare di una opinione (è quella del regista Christopher Nolan) sulle differenze tra grande e piccolo schermo.
Nolan, criticando la politica di Netflix, dice che è suicida, soprattutto per il "vero" cinema, ovvero quello sul grande schermo: "Hanno una insensata politica di presentarsi simultaneamente con lo streaming e nelle sale, ovviamente un modello insostenibile per il cinema... credo stiano perdendo una grossa opportunità."

Per contro, Amazon (intendendo qui Amazon Prime) non fa lo stesso errrore, lasciando un gap di 90 giorni fra la comparsa al cinema di un film e quella sul piccolo schermo. Questo il suo parere.
Nolan, il cui film Dunkirk sta per arrivare alle sale, è chiaramente un regista votato al cinema, l'unica piattaforma che gli interessi veramente e che possa offrire allo spettatore una vera immersione nella scena.

Può darsi che Nolan abbia ragione, e certamente l'esperienza cinematografica è la migliore, salvo quando non ci sia un sovraffollamento di pubblico cafone che te la rovina, il che avviene più spesso di quanto vorrei. Poi ci sono anche altri problemi legati alla competizione per le sale cinematografiche, a quanto pare si tratta di una risorsa limitata... ricordo comunque le polemiche quando il film di Steven Spielberg Warhorse, un film non inteso per i memorabili incassi ma, diciamo, per l'arte, rischiò di non uscire nemmeno in sala. Allora: sì, i film dovrebbero sempre uscire sul grande schermo ma le grandi produzioni, quei film spesso semplici o semplificati per il grande pubblico e il grande incasso (quelli che li vedi sul serio e in versione completa solo in DVD o Blu Ray), hanno bisogno di tutti gli schermi che esistono.


Credo che Nolan, bravo regista a mio parere, capace di conciliare la spettacolarità con qualche contenuto degno di riflessione nella maggior parte delle pellicole che ha diretto, abbia ragione nel volere il grande schermo. Meglio un film suo in sala di un Suicide Squad qualsiasi.

I film di Netflix spesso sono però creazioni minori, per quanto ricche di idee e novità, non hanno molte speranze di competere con le produzioni multimilionarie, e poi non tutto il pubblico ha facilmente accesso a grande varietà di sale cinematografiche, nemmeno in una grande città (forse negli USA va meglio che da noi, ma non penso più di tanto). Per cui credo che le produzioni destinate ad andare direttamente su DVD o direttamente in streaming abbiano un senso, anche se preferisco il grande schermo, quando posso.

Per quanto mi riguarda c'è poi tutta quella zona grigia di film cui posso dare una possibilità, ma nel comodo di casa mia, senza lo sbattimento di andare a cercarmi la sala in cui sono disponibili. E ci sono i film che fin dall'inizio decido di non vedere al cinema ma solo in streaming quando il prezzo diventerà abbordabile. Chili offre qualcosa da questo punto di vista, peccato che i prezzi a volte siano praticamente quelli del DVD fisico...

Perciò capisco le ragioni di Nolan, ma ben venga lo streaming...

6 commenti:

Babol ha detto...

Ho appena lasciato un pippone sul blog Solaris, quindi non starò a ripetermi qui. Credo che entrambe le realtà possano coesistere e che scegliere Cinema o streaming dipenda a) dalla distribuzione b) dal desiderio dello spettatore di vedere un determinato film al suo meglio o accontentandosi c) dalla situazione finanziaria del singolo.
Purtroppo non siamo più negli anni '50 quando esistevano SOLO il cinema o il teatro: ora ci sono TV, streaming, smartphone... bisogna anche adattarsi.

Bruno ha detto...


Ma infatti. Per Rogue One mi sono pentito, se avessi sollevato il sedere dalla sedia e fossi andato al cinema avrei visto un bello spettacolo con tutta la potenza del cinema, invece me lo sono visto mesi dopo a 27 pollici, pagando di meno ma un po' pentendomi. E in effetti son scelte.

Marco Grande Arbitro ha detto...

Stavo leggendo la polemica.
Mi trovo nel mezzo... L'importante è mantenere un equilibrio tra entrambi i media. Penso che lo streaming legale possa essere una grande manovra per stimolare la passione cinematografica degli spettatori. L'importante è "non calpestarsi" i piedi tra di loro...

ItalianJam ha detto...

l'uscita di Nolan mi ricorda chi si accoda all'ambulanza in emergenza aper guadagnare strada, mentre lui parlando di Netflix guadagna visibilità. in realtà, così fa solo pubblicità a netflix.
come qualcuno ha già saggiamente detto: non siamo più negli anni 50.

Bruno ha detto...


... questa di accodarsi all'ambulanza me la segno...

M.T. ha detto...

Sarà perché non ci sono film e serie che colgono totalmente il mio interesse (non credo inoltre ci siano cose realmente meritevoli), sarà anche per i costi, ma non mi sono fatto tanti problemi sulla questione.