sabato 13 agosto 2016

Suicide Squad

Si è parlato molto di questo film sui supereroi della DC (i rivali della Marvel, quelli che non sono altrettanto bravi a trasformare i loro personaggi in una miniera di quattrini) e così, nel terribile agosto milanese (in verità meno torrido del solito in questi giorni) me ne sono andato a vedere Suicide Squad. Giudizio breve, così se avete fretta vi risparmio tutto il resto del post: il film è bello se effetti speciali, esplosioni e botte da orbi è quello che chiedete a questo genere. Se siete come me, ovvero un po' stanchi di una certa ripetitività e disposti ad apprezzare veramente solo quando c'è qualche elemento di maggiore stimolo, non ci morirete dietro a Suicide Squad. Anche se indubbiamente a tratti offre stile e ironia.
Detto questo entriamo nel merito un po' di più, partendo dai nomi all'opera in questa produzione. Innanzitutto il Joker. Ovvero Jared Leto, attore che a me piace. Ruolo impegnativo, uno dei cattivi per eccellenza nella fantasia supereroistica, è reso bene però, senza anticipare la trama, posso dire che non compare tantissimo e non è al centro della storia. Deadshot, altro arcinemico di Batman, è interpretato da Will Smith che recita bene, forse il miglior attore di questo film tra quelli che hanno un ruolo che permetta loro di mettersi alla prova. Altro attore solido Jay Hernandez che interpreta El Diablo, un cattivo il cui superpotere è quello di... giocare col fuoco, ma a causa di un tragico effetto collaterale è pentito e in crisi d'identità all'inizio della storia. Il regista David Ayer posso dire di ricordarlo da un film che non mi è piaciuto, ovvero Fury, quello con Brad Pitt dentro il carro armato. Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn era un'altra delle stelle annunciate della pellicola. Strizzata in pantalonicini sexy per tutta la storia, inquadrata da tutte le angolature possibili per farli rendere al meglio, svolge anche la funzione di principale spalla comica (ma qualche battuta la dicono in tanti, soprattutto Will Smith) ed è indubbiamente capace di portare sullo schermo un personaggio accattivante e carismatico.


Sul personaggio di Harley Quinn, un po' matta e innamorata follemente e masochisticamente del joker, è nata inevitabilmente qualche polemica. Al pubblico maschile la vogliono far piacere per forza: vivace, spigliata, intraprendente e aggressiva ma anche innamorata del suo uomo e disposta in teoria perfino a morire pur di compiacerlo, chi non vorrebbe avere una ragazza come Harley Quinn? Da parte femminista inevitabili le accuse di sessualizzazione, di offrire un esempio inquietante alle povere donne ecc...
A me sinceramente questo tipo di femminismo normativo (autoritario, se potesse) dà un po' sui nervi, e nel caso di un film di questo genere è anche piuttosto ridicolo... tutti i supereroi sono "sessualizzati" per il semplice fatto di essere supereroi, ovvero esseri superiori ai comuni mortali, con la possibile eccezione di quelli che per qualche accidente o per effetto del loro potere sono visivamente mostruosi. Sono d'accordo però sul fatto che in Suicide Squad Harley Quinn non assomigli a una persona vera, e che la tragedia della sua origine e la sua personalità disturbata siano del tutto messe in secondo piano. Oltre a questo, nei fumetti del suo creatore Paul Dini il Joker la tratta a pedate come una cagna, ma nel film tale aspetto non è così esplicito.

... ma questa è una cosplayer, non la Harley Quinn del film...

Passando alla trama, non voglio anticipare, mi limito a dire che la preparazione della vicenda è piuttosto lunga, compresa la presentazione del cast, abbastanza numeroso da fare fatica a ricordare tutte le facce, tutti i poteri e tutte le motivazioni (forse si poteva mettere qualche personaggio in meno? ma per gli amanti dei fumetti sarebbe una bestemmia).
Una oscura e spietata organizzazione governativa vuole usare i cattivi incarcerati come mercenari sacrificabili. L'idea non sembra passare ma scoppia un disastro tale che passa per forza. E dopo botte, botte da orbi. Non c'è molto altro da dire, davvero, i personaggi e i dialoghi sono scanzonati e cool, c'è tanta musica scelta bene per sottolineare i momenti salienti, ma la storia ha il fascino della ruota di scorta della mia macchina.
Se andrete a vederlo mi racconterete voi.

Una critica femminista al film




6 commenti:

M.T. ha detto...

Si è parlato tanto di questo film e tanti avevano grandi aspettative, ma sinceramente non mi ha mai preso. Già i film su personaggi DC non mi hanno mai coinvolto tanto (tolti i primi due di Nolan su Batman), per le tipologie di storie presentate (preferisco quelle Marvel, ma qui si va ot, dato che parlo dei fumetti) e per l'approccio avuto. Devo dire però che i film sui supereroi, personalmente, non attraggono ormai più di tanto.

Marco Grande Arbitro ha detto...

Faccio la solita promessa: il cinefumetto non è il mio genere, appena posso li critico senza farmi problemi. In passato mi sono beccato anche gli insulti dei fan più sfegatati...
Allora, sono andato a vederlo la scorsa domenica. Sono giri di parole: dico che mi è piaciuto, è trascorso bene e mi ha intrattenuto.
Non lo giudico un film perfetto, ma lo considero meglio strutturato rispetto "Batman V Superman" e molti film della casa rivale Marvel.
Non l'ho trovato banale nelle sue scelte, anzi: "questi cattivi" sono riusciti a trasmettermi uno straccio di emozioni. Non mi capitata da secoli di entrare in empatia con i personaggi di un film fumettistico. Una cosa così non mi capitava dai tempi di "Kick-Ass" o de "Il Cavaliere Oscuro".
Quindi lo giudico promosso, sinceramente non capisco le critiche al massacro che leggo in giro. Capisco i gusti e tutto, ma stanno davvero esagerando. Dai un altro po' lo fanno passare per "Sharknado 5"!

Bruno ha detto...

@ M.T. mi trovo in una situazione simile, per quanto riguarda la voglia di seguire il genere. Non mi è sparita ma sono piuttosto stanco di modelli ripetitivi che vedo spesso messi in atto.

@Marco Grande Arbitro: proprio per quello che ho scritto qui sopra sono deluso da questo film perché prometteva di essere diverso e invece non lo era. Non è che non ci sia nulla di buono, ma sono deluso. Paragoni con Batman Vs Superman non posso farne (non l'ho visto...), però direi che il primo Kick-Ass era decisamente meglio. I Batman di Nolan davvero molto meglio.

M.T. ha detto...

I Batman di Nolan (i primi due) per me sono la pietra di paragone che ricerco nei film supereroistici perché non sono solo effetti speciali e scazzottate, ma approfondiscono i personaggi e li rendono reali. Però ormai questo è l'andamento attuale per lo più con i supereroi (inclusi i fumetti, almeno da quel che ho potuto vedere recentemente per quanto riguarda soprattutto Marvel, poi anche DC; se si ricerca si trova ancora storie valide, ma si è lontani da quelle del passato, che erano rivolte a tutti, non solo adolescenti).

Marco Grande Arbitro ha detto...

@Bruno: la delusione la capisco benissimo.
Poi vorrei spendere due parole sulla trilogia di Nolan. Credo che ci piacciano un casino perchè non sono dei cinefumetti. Si sono ispirati ad un contesto realistico, allontanandosi dal media di appartenenza.
Sono qualcosa di unico nel loro genere...

Bruno ha detto...

È vero, il Batman di Nolan è con un piede fuori dalla storia di genere. Ma anche Watchmen, pur essendo di genere, è così impregnato di mondo reale per quanto ucronico da essere un discorso un po' diverso.