venerdì 1 luglio 2016

Dark Shadows

Dark Shadows ha fatto in tempo a passare in televisione prima che lo vedessi io (come va veloce il tempo!) quindi penso che chi doveva vederlo lo abbia già visto... io ho colmato la lacuna soltanto ora, e devo dire che sono rimasto abbastanza perplesso da questa creazione che sembra un mix di diversi generi che per di più stridono fra loro. Due cose fondamentali vanno sapute: primo, Dark Shadows era uno show, una serie televisiva degli anni '60 che ebbe termine nel 1971 ma è ricordata ancora con nostalgia dagli spettatori. Secondo, Johnny Depp era appassionato di questa serie e non vedeva l'ora di prender parte a una sua resurrezione in qualsiasi formula, e questo spiega perché la solita coppia (ovvero lui e Tim Burton) si siano imbarcati nell'operazione.

La storia della serie televisiva in realtà è una interminabile sequenza di diverse trame incentrate sulla famiglia del vampiro Barnabas Collins (Johnny Depp nel film), per il film si è fatto ricorso a una trama che vede Barnabas tornare da un esilio di duecento anni in una tomba (non per niente è un vampiro) e vedersela con Angelique, rivale nella vita e negli affari della famiglia Collins.


Angelique è interpretata da Eva Green, classica dark lady di Hollywood, e allo stesso modo Helena Bonham Carter, nel ruolo della dottoressa Hoffman, ospite di casa Collins, riprende un ruolo che ha interpretato molte volte, quello di una donna dissoluta e sfasciata dai vizi (in questo caso l'alcolismo). La dottoressa assiste David, bambino problematico che vede i fantasmi, la cui madre è morta (uccisa? vedrete nel film) e il cui padre è l'inetto Roger (Jonny Lee Miller, che compare anche in Byzantium). Completano la famiglia Elizabeth (Michelle Pfeiffer), forse l'unica con la testa sulle spalle, e che comprende l'utilità del ritorno di Barnabas, e la figlia ribelle di lei Carolyn (Chloë Grace Moretz). Degni di citazione Christopher Lee nei panni di un capitano di lungo corso che Barnabas ipnotizzerà per fargli cambiare casacca e lavorare nei pescherecci di famiglia abbandonando la compagnia rivale della perfida Angelique, e Jackie Earle Haley, che interpreta il custode tuttofare di casa Collins, e che ricordo nel ruolo di Rorschach in Watchmen.

 Eva Green

Insomma un cast di grandissima rilevanza per un film che è parecchio strano per chi non ha seguito la serie TV originale. Musica, tematiche e scenografie anni '60 e '70 si intersecano con una trama sinistra con oscuri fondali gotici (nel maniero di famiglia) e scene di notevole efferatezza. Il tutto poi è filtrato da una consapevolezza contemporanea (vedasi per esempio la scena in cui il vampiro si fuma... una canna con gli hippies, decisamente descritti come un gruppo di poveri, pittoreschi idioti). Barnabas ha un torto da vendicare, poiché Angelique, che lo voleva per sé, lo ha trasformato in vampiro e imprigionato al suo rifiuto, e ha cercato di rovinare la famiglia Collins con mille soprusi e violenze. Ma lui stesso, per quanto incolpi Angelique per avergli dato la propria natura crudele e vampiresca, è capace di commettere grandi atrocità contro degli innocenti. Insomma non è un personaggio per cui lo spettatore possa simpatizzare veramente, non del tutto. Aggiungerei che il continuo passaggio dalla comicità (principalmente di Johnny Depp) al tragico e all'horror, sia pure presi alla leggera, a volte non riesce affatto bene. E che alcuni fra i numerosi personaggi non riescono a trovare sufficiente tempo sullo schermo nonostante il film sia fin troppo lungo.

Nonostante tutto questo il film è spettacolare e particolare, con dei bei momenti di commedia nera, e, per quanto assai criticato, ha avuto un meritato successo (non tanto in casa, ma è stato popolare fuori dagli USA, quindi direi che lo ha apprezzato di più chi non poteva confrontarlo con la serie da cui ha tratto ispirazione), per cui alla fine il divertimento non manca. È un film "alla Tim Burton" sufficentemente ben riuscito, e val la pena di vederlo.


2 commenti:

Patalice ha detto...

io l'ho visto al cinema
so che è stato criticatissimo, ma io l'ho trovato a tratti geniale
con una Eva Green fotonica

Bruno ha detto...

Vero, ma Eva Green è sempre in gamba, anche quando la confinano in parti da grandissima str...
Agli attori credo non si possa rimproverare nulla. Alla fine è la serie a cui si ispira questo film che risulta, immagino, difficile da recuperare ai giorni nostri.