martedì 15 ottobre 2024

Citadel: Diana

 Questa serie si apre con l'immagine del Duomo di Milano devastato, anche se intorno la città è moderna e scintillante. Ma è evidente che siamo in un futuro difficile. Citadel: Diana è una serie TV italiana, ma è in effetti lo spin-off di una serie USA. Il cast è internazionale sebbene con forte presenza italiana, con Matilda De Angelis (Veloce come il Vento) nel ruolo della protagonista.

L'azione si svolge tra il Nord Italia e la Svizzera, e si apre con una missione in cui Diana, la protagonista, si reca assieme a un compagno per spiare un incontro. Sono tutti membri di una organizzazione chiamata Manticore, e l'incontro è tra i capi delle agenzie francese e tedesca per un accordo da cui quella italiana è lasciata fuori.

Diana però è dentro Manticore come infiltrata. Appartiene in realtà a una organizzazione rivale, Citadel, che però è stata più o meno annientata da Manticore qualche tempo prima. Tuttavia, Diana cercherà la collaborazione di un membro della famiglia Zani, produttori di armi e personaggi di primo piano della Manticore italiana. Ha inoltre scoperto che tra le agenzie francese e tedesca era organizzato uno scambio per produrre un qualche tipo di super arma.

Ho visto il primo episodio su Amazon Prime e non so se proseguirò. Beninteso, non mi dispiace vedere qualcosa di così ambizioso ambientato nella città in cui vivo, però devo confessare che la trama non mi ha particolarmente entusiasmato, e le scene d'azione, per quanto a un livello che di solito non vedi nelle nostre produzioni, non hanno risollevato la mia percezione.

Non mi ha particolarmente preso il personaggio di Diana e la sua "storia delle origini" raccontata nei flashback, mi sono parsi un po' caricaturali molti dei personaggi. Atteggiamenti da tromboni che se la tirano da pazzi, con una recitazione a volte troppo impostata, e strane difficoltà nell'audio italiano che mi hanno costretto a ricorrere ai sottotitoli.

Non voglio sparare a zero su questa serie e magari continuerò a guardarla (foooorse), però la prima impressione è che sia piuttosto scialba e non riesca a darsi il tono a cui aspira. L'ennesima occasione perduta?




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