Dal 3 luglio la pagina italiana di Wikipedia è bloccata per protesta contro
una decisione che verrà presa, in un senso o nell'altro, dal parlamento europeo oggi 5 luglio 2018 (mentre scrivo queste parole per inciso non si vede un'iniziativa equivalente sulla pagina in lingua francese o tedesca, né sulla pagina principale inglese).
Cosa succede con questo voto, e perché qualcuno protesta?
L'iniziativa proposta con l'art. 13 della Direttiva sul Copyright avrebbe uno scopo
in teoria lodevole ma in verità potenzialmente catastrofico. Non è la prima volta che dall'UE arrivano provvedimenti che infastidiscono gli internauti senza risolvere alcun problema, basti ricordare tutte le volte che dobbiamo cliccare sull'accettazione dei cookies o sulla dichiarazione di aver letto una certa informativa prima di poter accedere a un sito. Per essere sincero, fino ad ora l'Unione Europea, che per altri aspetti sento sempre più ostile, è l'unico vero difensore di una certa "democrazia della rete," da sempre minacciata dall'aggressività delle piattaforme commerciali. E la difesa dei diritti d'autore in teoria è una buona cosa. Ma dipende da come viene fatta.
Secondo l'articolo 13 gli editori potranno chiedere il pagamento per chi
condivide un contenuto, ad esempio una notizia, o una foto, anche solo con un link. Per esempio una cosa che faccio spesso, proporre di leggere un articolo di giornali e riviste online, potrebbe essere vista come un tentativo di lucrare sul lavoro altrui, anche se quelle notizie sono lì gratis e se non ne sto approfittando per spacciarle per mie, ma le uso come spunto per spremermi le meningi e farci sopra un ulteriore ragionamento con i miei quattro o cinque lettori.
E, badate bene, questo è un terreno difficile, controverso. Io quando mi sono visto "valorizzare" da un aggregatore di notizie e contenuti
non l'ho presa molto bene. Ma spesso prendo dalla rete delle foto come "commento" ai miei articoli, anche se di solito si tratta solo delle copertine di libri, fotogrammi di film, ecc... e d'altra parte non mi piace se qualcuno prende senza chiedere le
mie foto. Ma, e qui secondo me sta il discrimine, non saccheggio i contenuti altrui, ne creo di miei.
Non c'è una verità assoluta e sicuramente un po' tutti noi siamo, almeno un pochino, leggeri nell'usare contenuti altrui e invece
molto gelosi quando altri sfruttano qualcosa di nostro.
Con la nuova legge cambierà molto: il rischio è di favorire i pesci grossi e, tanto per cambiare, eliminare quelli piccoli. Se portata alle estreme conseguenze potrebbe fortemente modificare internet come la vediamo oggi. E siccome i filtri che prenderanno decisioni (come al solito anonime, inappellabili, glaciali) saranno automatici, rischiamo che continuino a passare le cose più atroci ma vengano bloccati gli usi più innocenti. Per inciso, i "cattivi americani" hanno una legge sul "fair use" dei contenuti soggetti a copyright (uso senza malizia e senza creare danno) che è molto meglio di quanto vogliono ora propinarci dal parlamento europeo.
Spero che non passi.