martedì 27 settembre 2016

Nel Cuore dell'Europa (prima parte)

Quest'anno le mie peregrinazioni turistiche mi hanno portato a visitare alcune città tedesche nella zona di confine con la Francia. Ero interessato alla zona del Reno, probabilmente la più piacevole del germanico paese, e alla città di Treviri, che vanta notevoli resti romani (ed è, in effetti, la più antica città della Germania, voluta da Augusto in persona). Ho perciò deciso che, dovendo viaggiare tra diverse località, sarei andato in automobile. Esistono delle alternative ovviamente, i treni o quelle compagnie di autobus a lunga percorrenza, ma in entrambi i casi la faccenda avrebbe comunque avuto dei costi non proprio minimi e mi sarei dovuto sciroppare dei lunghi percorsi (a piedi o in taxi, spendendo altro denaro) per collegare la stazione del treno o degli autobus agli hotel e a quello che dovevo fare.
Dall'altra parte, mi è stato necessario destreggiarmi con il veicolo, e non ho particolarmente brillato, del resto se sono qui a scriverne evidentemente sono comunque riuscito a sopravvivere e a tornare indietro. Magari delle difficoltà logistiche parlerò in un altro articolo, per ora basti dire che, dovendo fare l'ammazzata Milano-Treviri (località prossima al Lussemburgo) ho deciso di sostare in territorio francese e aggiungere quindi un'altra città al mio percorso.


È così che ho conosciuto Strasburgo, che si è rivelata, tutto sommato, la meta più piacevole di tutto il viaggio. La città è al centro della zona storicamente contesa tra Francia e Germania (Alsazia-Lorena), il centro storico è su una grande isola in mezzo all'Ill, fiume che praticamente si biforca in modo da creare un perimetro d'acqua attorno alla città, facendola sembrare una specie di Venezia. Di tutte le mete da me raggiunte quest'anno penso che Strasburgo sia l'unica ampiamente conosciuta dagli Italiani, per via dei caratteristici mercatini di Natale che attirano i turisti, oltre ovviamente a tutto il resto. Cito in particolare una bella cattedrale (Notre Dame) e la zona dei "ponti coperti," che potete vedere qui sotto in foto.


Direi però che tutto il centro di Strasburgo sia molto carino. Certo, agli edifici tipici e caratteristici (le facciate con le intravature, i tetti spioventi ecc...) si mescolano delle brutte o orripilanti costruzioni moderne - forse anche per colpa delle distruzioni causate dalla guerra, che ha afflitto tutte le località da me visitate in questo viaggio - e servirebbe qualche zona pedonale in più, ma la città offre un'infinità di vedute caratteristiche e piacevolissime, tra cui anche la pura e semplice visione dei canali dai moltissimi ponti.

Non manca l'artigianato. Sempre una questione dolente, se vuoi comprare dei ricordini. Esistono le cose orripilanti, tipo la boccia con il monumento e la nevicata, e spesso sono "made in China" qualsiasi posto stiate visitando. In alcuni posti, non tutti, trovi anche qualcosa di carino fatto sul posto, ma talvolta a prezzi orrendi. Strasburgo offre entrambe le opzioni...
Mi sento di consigliarvi una visita a La Luciole, 20, rue de la Division Leclerc (vari, lampade, oggetti di vetro e chincaglieria varia).

Quanto alle mete "fuori dall'ordinario" che mi sono state suggerite da articoli trovati in rete, c'è un piccolo museo gratuito (L'Aubette) che non  mi ha detto niente, e un locale dove sono anche esposte opere di vari artisti, la Popartisserie, sito in un bell'edificio tradizionale. Dentro però m'è parso più una cosa da hipster e non mi ha convinto particolarmente.

Treviri (Trier), come anticipavo, è una città importante per le rovine romane, non per niente è stata una residenza imperiale ai tempi di Diocleziano, praticamente una delle capitali dell'impero romano. In varie occasioni ho potuto vedere il plastico (o riproduzioni al computer) del perimetro delle mura con gli edifici di cui si può avere una ricostruzione. Al giorno d'oggi resta qualcosa, non moltissimo, anche perché le strutture romane sono state usate come cave di materiale da costruzione in epoca medievale, com'è successo anche in Italia. La Porta Nigra, eccezionale struttura che faceva parte del perimetro difensivo della città (vedi foto qua sotto) si salvò perché un eremita bizantino decise di eleggerla a propria residenza, e poi venne trasformata in chiesa.


Oggi è uno dei più impressionanti edifici di epoca romana a nord delle Alpi. La Basilica di Costantino, purtroppo rimaneggiata più volte nei secoli, oggi è "appiccicata" al Palazzo del Principe Elettore, che in parte vi era collegato (in questa foto si intuisce appena perché presa dall'altro lato). Da notare comunque che è stata assai danneggiata per via dei bombardamenti angloamericani, e poi restaurata.


Esiste un museo archeologico con molti reperti medievali, antichi e romani, anche interessanti. Purtroppo questa città non è valorizzata turisticamente come potrebbe, e la maggior parte delle didascalie sono solo in tedesco. A Treviri esistono anche i resti di un anfiteatro con tanto di sotterranei (dove si gestivano i gladiatori, le bestie o le attrezzature sceniche da far apparire al pubblico), e la bellezza di tre terme, di cui due ridotte ai minimi termini e una che merita una visita anche perché si può passeggiare per il labirinto sotterraneo destinato ai complessi sistemi di riscaldamento e conduzione dell'acqua.

Oltre ai resti romani di questa città, vi è anche un centro storico tradizionale; potrebbe essere molto più ampio, ma come ho anticipato la guerra da queste parti ha picchiato veramente duro, e interi quartieri vennero spazzati via.


Vorrei infine menzionare la casa natale di Karl Marx, il filosofo barbuto le cui intuizioni politiche hanno così tanto movimentato il novecento. Una organizzazione ha collocato vari pannelli in cui si spiega qualcosa di Marx e del comunismo, ci sono anche degli audiovisivi, che coprono la storia politica fino a tempi recenti. Però tutto questo lo potete trovare - per giunta in italiano - senza alzare il sedere dalla poltrona di casa vostra: non c'è nulla (oggetti o memorabilia di qualsiasi genere) di Marx e della sua famiglia, che si trasferì da qui poco dopo la nascita del famoso personaggio. La casa peraltro fu rimaneggiata e modificata, e molto danneggiata durante la guerra. In altre parole, è decisamente un non-luogo che non merita la visita (io ci ho passato una mezz'ora).

Sia Treviri che Strasburgo possono essere visitate in un giorno dal turista sbrigativo, un paio di giorni da quello che si vuole gustare con calma qualche museo e qualche interno di cattedrale o palazzo, anche tre o quattro per chi davvero è meticoloso o vuole godersi i panorami (soprattutto nel caso di Strasburgo).

Della rimanente parte del mio viaggio parlerò in un prossimo post.







2 commenti:

M.T. ha detto...

Sono stato a Strasburgo (anche se si parla di diversi anni fa) e direi che concordo con te sul giudizio di questa città.

Bruno ha detto...

stupenda, sì...