giovedì 16 giugno 2016

E quella supereroina presa per il collo

Intervengo su una polemica in ritardo, dopo averla fatta sbollire un po'. Quale polemica? Rose McGowan che critica il manifesto sessista della Marvel, quello che pubblicizza il film X-Men: Apocalypse. Vediamo (ricordiamo) chi è la McGowan, attrice di 40 anni e qualcosa, non nuova a prese di posizione femministe. Ha avuto una carriera cinematografica eccellente, durata già oltre un ventennio (ci devo contare purtroppo anche lo schifoso remake di Conan di qualche anno fa); particolare che non conoscevo, è nata (da genitori statunitensi) in Italia, in una setta, i Bambini di Dio (che la famiglia poi ha abbandonato) e nel nostro paese ha iniziato la carriera di modella (vestiti per bambini). Ma queste sono solo curiosità: la critica poteva partire da chiunque altro, visto che è stata sostenuta da parecchie voci e alla fine la casa produttrice, 20th Century Fox, ha ritirato il poster e chiesto scusa.

Il manifesto incriminato mostra un tipaccio con un grugno cattivo e la pelle grigiastra, che piglia per il collo una donna dalla pelle blu (ci ho messo un attimo a capire che si tratta di una donna).


Il personaggio femminile è Mystique impersonata da Jennifer Lawrence (quella di Hunger Games), una mutante che farebbe parte dei cattivi, ma stavolta si trova dalla parte degli X-Men. Il tipo che la piglia per il collo è Apocalypse (attore: Oscar Isaac) anch'egli mutante, dotato di enormi poteri e lui sì, certamente cattivo.



Cosa ha detto la McGowan di tutto ciò? Che è un grosso problema se alla Century pensano che la violenza contro le donne sia un buon metodo per fare il marketing di un film. Dovrebbero guardarsi allo specchio e chiedersi in che modo stanno contribuendo alla società. Immaginate le proteste, ha detto, se fosse stato raffigurato un bianco che strangola un nero, o un eterosessuale che strangola un gay. E poi si è rivolta ai produttori direttamente invitandoli, poiché proprio non ce la facevano a dar lavoro a una donna regista nella loro programmazione per la produzione dei prossimi due anni, a rimuovere quel poster.

La 20th Century Fox, senza entrare nel merito ma limitandosi a una mossa un po' paracula, ha ritirato il poster affermando che "nell'entusiasmo di mostrare quant'è cattivo il personaggio" non si erano accorti che l'immagine poteva turbare, ma una volta che questo è stato reso noto si sono affrettati a rimuoverla.

È stato notato, ovviamente, che nel contesto di una lotta tra personaggi dotati di poteri fantastici questo potrebbe non essere visto come un problema. Tuttavia anche se questi sono mutanti le apparenze sono umane e quello che si vede è violenza contro una donna; indubbiamente l'immagine se compare in un poster è fuori dal contesto della storia fantastica. Quindi io ad esempio, che l'ho vista solo su internet senza averne un collasso, l'avrei trovata decisamente sgradevole se vista per strada (nonostante che, pur non avendo mai seguito gli X-Men, io ce la faccia a capire che si tratta di una storia di supereroi, grazie).

Chiarito che non è proprio una bella immagine, chiediamoci però perché si possano fare sbagli del genere. Partiamo dalla critica della McGowan e analizziamo un paio di punti. Trovo un po' ridicolo l'invito a chiedersi cosa stiano facendo alla Century per migliorare la società, in un paese che (non molto diversamente dal nostro) giustifica pienamente il fatto che chi produce spettacolo propini ogni sorta di nefandezza e messaggio disastroso per riempire il proprio portafoglio. E quanto al casino che sarebbe successo se fosse stato fatto il poster con il nero (o il gay) strangolato dal bianco penso che la risposta sia: sarebbe successo il medesimo casino, più o meno. Ma allora io, che più o meno sono bianco(*), mi domando perché invece sarebbe normale che venga raffigurato un bianco preso per il collo da chicchessia. Insomma, c'è qualcuno che può essere preso per il collo nel manifesto di un film, e qualcuno che non può? Notiamo comunque che non succede, di solito, nemmeno a un bianco, o a un gay, ecc... Poster cinematografici con qualcuno vittimizzato così alla grande non sono frequenti, un commentatore ha affermato che praticamente non succede mai. Io ho fatto una spremuta di memoria. Nella locandina di Platoon c'è Willem Dafoe in un gesto iconico a braccia aperte verso il cielo mentre viene ammazzato, abbandonato a tradimento nelle mani dei comunisti. In Cinquanta Sfumature c'è Dakota Johnson con le braccia bloccate sopra la testa (è un film che pretende di essere SM, glielo concediamo un permesso speciale?). In Soldato Blu, ma qui torniamo indietro alla mia infanzia, c'è una ragazza indiana di schiena, nuda, con le mani legate, peraltro non mi pare che la scena sia nel film, roba che se lo fanno oggi finisce qualcuno in galera. Esempi ce ne sono pochini insomma, ma per me la critica avrebbe dovuto essere riguardo a una persona trattata a quel modo nel poster, senza altri aggettivi.

C'è da chiedersi però come si possa pretendere, inoltre, da un personaggio femminile che partecipa a una storia di lotta violenta, che non venga mai presentato come colpito, ferito, minacciato. Le supereroine non si toccano nemmeno con un fiore? Quindi, se non rimangono in un angolo a lavare i pavimenti e preparare la cena, ma partecipano ai combattimenti, i cattivi devono stare fermi a prenderle? È assurdo.

Il problema se mai è un altro. Come viene usato il feticcio della donna combattente, la donna fallica, la donna che mena, nella nostra cultura. Non solo nelle storie di supereroi ma dappertutto. Nei romanzi fantasy e di fantascienza, nelle serie TV come Galactica(**), nei film di guerra, le donne vengono raffigurate come equivalenti in tutto e per tutto agli uomini, con effetti talvolta stucchevoli e talvolta ridicoli. Oppure addirittura come personaggi superiori, che si prendono per sé proprio la superiorità della forza fisica considerata territorio esclusivo maschile, e prendono tutti a calci nel culo. Che sia realistico o meno (per approfondire: in questo blog potrete trovare alcuni post sulle donne combattenti).

Questo, una volta, sarebbe stato respinto dalle donne come una fantasia che proviene dall'immaginario (anche erotico e feticista) maschile. Ma oggi, e ormai da un po' di tempo, l'effetto del femminismo e del politicamente corretto hanno creato un ambiente mentale immaginario in cui questi personaggi e il loro empowering fasullo diventano moneta corrente anche per il pubblico femminile. Salvo poi incontrarsi con la realtà, in un contrasto stridente, quando escono dal mondo di fantasia.

Comunque, in mezzo alla strada, non mettete quelle immagini.



* Nota: ho scoperto che nel mondo anglosassone i mediterranei tipo italiani, greci ecc... sono talvolta chiamati "bianchi di un colore diverso," quindi non so bene se sono davvero legittimato alla... bianchezza.
** Nota: quanto a Galactica, vi ricordate "starbuck" ("scorpion" in italiano) ovvero Kara Thrace?

Alcune delle fonti che ho consultato nella preparazione di questo articolo:

http://www.hollywoodreporter.com/rambling-reporter/rose-mcgowan-calls-x-men-898538

http://www.bookandnegative.com/underground/bruciare-la-marvel/

http://www.badtaste.it/2016/06/04/x-men-apocalisse-fox-scusa-banner-apocalypse-strangola/176252/

https://heatst.com/culture-wars/violence-against-female-superheroes-is-sexist-now/



16 commenti:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Questa storia mi rende sempre più triste... Ormai usiamo i nostri diritti (guadagnati con il tempo) per cambiare cose.... Cose che sono sostanzialmente delle stronzate (scusa la parola).
Mi sembra che ci stiamo prendendo tutti giro, ed il tutto è ricorperto da uno strato di buonismo.

Bruno ha detto...

Personalmente sarei abbastanza libertario, ovvero credo nel diritto di chi è maggiorenne e responsabile delle proprie azioni di guardare quello che gli pare, pur avendo dei forti dubbi su parecchi contenuti. Però nella nostra società il concetto di maggiorenne e responsabile è diventato molto vago, e comunque tante cose inopportune sono ficcate giù per il gargarozzo indiscriminatamente a tutti.

M.T. ha detto...

Certi interventi sono davvero volti a cercare di migliorare la società oppure sono un modo per attirare attenzione? Perché spesso si alza un polverone per questo motivo. In Italia ormai si è maestri nel far polemica su tutto, anche una semplice virgola, e certe uscite non sorprendono più, ma non è che si sta perdendo il vero fulcro della questione?
In questo caso la locandina è l'incriminata, accusata di dare un cattivo messaggio, di mostrare la donna maltrattata e pestata, ma seguendo questo ragionamento, tutti i fumetti degli x-men (e non solo) andrebbero censurati, dato che nelle loro vicende le mutanti, come i mutanti, ne prendono tante e pure di brutto. Brutto messaggi, non va bene: allora bisognerebbe cambiare e mettere solo uomini, rigorosamente bianchi (niente neri, orientali ed ebrei perché sono state minoranze perseguitate e anche qui si sarebbe un cattivo messaggio). Ma se si facesse così, si sarebbe lo stesso discriminatori, si sarebbe sessisti, perché le donne come gli uomini devono avere le stesse opportunità, poter fare le stesse cose. Morale della favola: come la si metta, salta sempre fuori una polemica.

Bruno ha detto...

@ M.T. l'ho pensato anch'io ma per ragionarci sopra parto dal presupposto che la McGowan fosse effettivamente e sinceramente interessata alla tematica. E in effetti è possibilissimo che sia così. Dopotutto l'attrice potrebbe avere qualche problemino con la carriera, o comunque con i rapporti con una potente casa cinematografica, dopo questa uscita. Che non è a mio parere fuori bersaglio, trattandosi appunto di una immagine rivolta a un pubblico generico che non ha visto il film, non conosce l'ambientazione ecc...

M.T. ha detto...

La violenza sulle donne purtroppo è una piaga che sta dilagando. Se ne parla tanto, ma si fa solamente questo: in concreto, non si fa nulla per porvi una fine. Polemiche, discussioni e nient'altro. Così le cose non si cambiano.

Ivano Landi ha detto...

Ormai qualunque cosa fai c'è sempre il censore dietro l'angolo. Io concordo al 100% con Jodorowsky sull'assoluta libertà senza limiti della creazione artistica finché non c'è costrizione ai danni di qualcuno.
Per me il poster andava benissimo così: una donna supereroe ha le stesse probabilità dei supereroi maschi di darle e di prenderle.
Circa trent'anni fa poi uscì un albo di Wolverine con Wolvie che minacciava con gli artiglioni una bambina (supereroe). Per chi lo vuol cercare in internet, è "Uncanny X-Men" 195. Nessuno fece una piega, oggi si scatenerebbe il finimondo.

Bruno ha detto...

Da una parte lo dico anch'io (assoluta libertà per chi è di maggiore età - come pubblico - e per l'artista) dall'altra non penso che tutti siano maggiorenni, vaccinati, maturi e adulti per essere esposti a qualsiasi spettacolo. Su ciò che è pubblico (TV, poster come in questo caso, quello che si vede in edicola ecc...) ritengo che filtrare sia necessario; ovviamente non ne faccio una bega femminista o -ista di qualsiasi genere...

Ivano Landi ha detto...

Io sono molto più permissivo. Sarà per l'educazione che ho ricevuto io. Avevo una zia che collezionava fumetti porno e me li passava fin dalle elementari. Inoltre, tra i tredici e i quindici anni mi sono fatto una scorpacciata di film vietati ai diciotto che non ti dico.

M.T. ha detto...

Sul fatto che non tutti possano essere esposti a qualsiasi spettacolo (penso ai bambini) hai ragione, dipende anche però da come sono seguiti dai genitori (se li seguono). Un ragazzo che ho conosciuto da piccolo poteva allora vedere di tutto dai fumetti ai libri ai film: quindi lui lesse a dieci anni It di King, quando io invece l'ho letto qualche anno più tardi; su questo non ci ho visto nulla di male, dato che è un romanzo che fa ragionare e anche maturare. Non ho trovato invece appropriato che gli fosse stato fatto vedere Cannibal Holocaust, film che ho trovato molto disturbante (e l'ho visto che avevo venticinque anni).

Bruno ha detto...

Certamente a tredici anni (o magari un pochino più tardi) sarei stato molto interessato a quei film. Però credo, col senno di poi, che negli anni formativi certi spettacoli vadano limitati.

Ivano Landi ha detto...

Io continuo tuttora a essere grato di questa possiblità che mi è stata offerta... mi ha permeso di capire molto presto che la morale sessuale non è per decreto divino ma è un'opinione della massa. E in ogni caso tutti i miei compagni di banda di allora vivevano una situazione molto simile alla mia.
Rettifico, in ogni caso, che più che di fumetti porno è giusto parlare di fumetti erotici. Erano, per intenderci, i famosi (all'epoca) Goldrake, Messalina, Lucrezia ecc.

M.T. ha detto...

Nei gruppi di adolescenti certi fumetti e film inevitabilmente facevano la loro comparsa e certe situazioni facevano anche venir da ridere. Di Goldrake ho visto il cartone animato da piccolo, non ho letto fumetto ma...erotico ?!?

Bruno ha detto...

Il Goldrake dei fumetti porno era una specie di playboy agente segreto. Mi sono fatto una cultura durante il servizio militare.
Ti assicuro che non ti sei perso molto. Erano veramente disegnati male, si salvava solo la copertina.

M.T. ha detto...

Adesso ho capito :D (a militare si vedeva di tutto, ma anche a scuola e non parlo solo delle superiori)

Earwen ha detto...

Sono sempre stata cresciuta con il concetto che uomini e donne sono uguali, provano odio, amore, dolore, gioia, gelosia e felicità allo stesso identico modo.

Ho passato i primi anni dell'infanzia cresciuta da mia nonna (i miei lavoravano e li vedevo per poche ore al giorno) e lei, analfabeta della Basilicata, mi ha insegnato sostanzialmente che il matrimonio lo si crea insieme giorno dopo giorno e che la donna dev'essere forte per poter aiutare sé stessa così che l'uomo possa trarre forza da lei ed essere forte a sua volta per proteggere lei e la famiglia.

Inoltre, ricordo che quando le chiesi come capire se ami un uomo e come fai a capire che è lui quello giusto per te, quello con cui vuoi passare il resto della tua vita, lei candidamente mi disse (andavo ancora alle elementari) che ci devi andare a letto, ma non solo: la parte più importante è il risveglio l'indomani mattina.
Se si supera quel punto con gioia, innamorati come il giorno prima e anche di più, affrontando insieme quello che viene, allora la scelta è giusta.
"Ricordati, così come è per l'uomo, così è per la donna. Non ci sono differenze, quelle scemenze sulle femministe fanno male perché sono come quelle maschiliste: si fanno male gli uomini alle donne e le donne agli uomini e questo rovina le famiglie e fa star male i figli e i genitori" (il senso è quello, lei parlava in dialetto di Matera)

Insegnamenti di una nonnina alta 1.20 mt madre di sei figli

Io ho trovato l'uomo giusto, ci siamo messi insieme e dopo tre mesi già convivevamo.
Oggi a dieci anni di distanza, affiatati come i primi tempi e genitori di un bellissimo bimbo di 16 mesi, ci divertiamo a immaginarci da vecchietti di tanto in tanto e siamo concordi che nella prossima vita sceglieremo un secolo in un mondo della federazione trekkiana.. :P

A parte questo, da donna trovo un pò una lagna questo femminismo continuo, ogni volta ad attaccare gli uomini e di rimando gli uomini che attaccano le donne.
E basta dai, siamo sullo stesso livello, uomini e donne si compensano.

Dante è stato un'ottima guida: Virgilio (la mente, il Maschile) ti può accompagnare e proteggere (VIII Canto girone degli iracondi) fino ad un certo punto, dove poi subentra Beatrice (l'anima, il cuore, il Femminile) che gli da il cambio e conduce il protagonista fino a Dio, passando per sua moglie (ebbene si, Maria è la Donna di Dio, letteralmente la sua amante, sua moglie, la madre di suo figlio... nel senso più alto e più carnale).
Evidentemente quell'attrice non ha letto la Divina Commedìa.

Saluti ^_^

Bruno ha detto...

Non si sa mai però no, credo che la McGowan non l'abbia letta...