martedì 10 maggio 2016

I Nuovi Guardiani

Ho letto questo I Nuovi Guardiani in inglese con il titolo The New Watch, anche se qualche mese fa era uscito anche in italiano. Si tratta dell'ultimo nella serie dei Guardiani della Notte, del russo Sergej Luk'janenko. Ho un debole per questa serie, lo ammetto, la ritengo una delle non moltissime storie urban fantasy ben riuscite; in passato ha saputo appassionarmi e da essa è stato tratto un film che non m'è dispiaciuto (il primo, del secondo non posso dire di averlo apprezzato molto). La serie però si sta trascinando oltre il previsto e perde colpi. Aveva, al di là dei singoli libri, una propria narrativa abbastanza precisa, ovvero una evoluzione della storia attraverso i primi tre libri, che portava il protagonista (Anton Gorodetsky, mago della Luce) a prendere coscienza di quanto poco... luminosa fosse la sua crociata contro le forze delle tenebre. Anton, moralmente combattuto, è oppresso da questa consapevolezza: Guardie della Luce, delle Tenebre e dell'Equilibrio, l'organizazione terza che mantiene l'equilibrio fra le tue fazioni opposte, si tengono d'occhio, e se qualcuno compie un'azione per i propri fini (ad esempio, compiendo opere di bene per l'umanità) dà ai propri avversari il diritto di mettere a segno un colpo uguale e contrario. Il che è abbastanza sfiancante per uno che avrebbe voluto essere una specie di paladino.


Nel quarto libro, Luk'janenko trasforma il proprio protagonista in un personaggio molto più calmo (ormai è anche assai forte, mentre inizialmente non era un membro particolarmente importante dei Guardiani), sereno e stabilizzato dal fatto di avere una famiglia. Una specie di James Bond dell'occulto, se così si può dire (e, se mi concedete, parafrasando il ruolo di... Dylan Dog, indagatore dell'incubo), pronto a intervenire per scongiurare le peggiori crisi. Questo trend, continua anche nei Nuovi Guardiani, anche qui abbiamo un problema di grandissime dimensioni che Anton (con la collaborazione di tutti quanti, ma è lui al centro della vicenda) deve risolvere. Siamo quindi in territorio di serialità ripetitiva, ovvero di episodi con una struttura simile, come certi telefilm in cui fondamentalmente succedono sempre le stesse cose, senza una filo conduttore ulteriore (la narrativa di cui parlavo sopra) se non che certi personaggi non primari ritornano in gioco (in questo episodio ad esempio ci sarà la strega Arina) e nuove parti del worldbuilding di Sergej Luk'janenko vengono alla luce. Questa volta si parlerà delle profezie, della loro inevitabilità vera o presunta, e di un'entità che personifica addirittura... be', questo preferisco non dirlo.

Tutto parte da una scena che si svolge in aeroporto, un bambino che non vuole partire perché è sicuro che l'aereo sta per cadere... Anton è lì per caso e si rende conto che il bambino fa parte degli Altri, ovvero di coloro che possono manipolare il mondo magico di cui ci parlano questi libri. Praticamente ha visto un futuro possibile. Anton fa in modo allora che il bambino non parta... ma poi l'aereo non ha alcun incidente, cosa che invece ci si aspetterebbe (e che non era semplice evitare per via del gioco di equilibrio delle Guardie), e succedono presto altre cose parecchio inquietanti. Anton deve andare a caccia di vecchi Altri nell'isola di Taiwan e a Londra, per indagare su come funzionano le profezie, e questi intermezzi permettono all'autore (che immagino sia andato in vacanza in quei luoghi...) di darci un po' di punti di vista sul mondo. Oltre che battute sulla politica e anche sui colleghi che scrivono fantasy (la Rowling in questo caso).
Per rompere le uova nel paniere e perseguire certi propri obiettivi, arriva la strega Arina, e mette Anton in difficoltà. Arina si rivelerà molto furba ma ossessionata dalla necessità di chiarirsi le idee riguardo a un intervento che lei stessa fece in passato sempre in tema di profezie, e che potrebbe avere nuociuto alla rivoluzione Russa (altro pallino di Luk'janenko).

L'autore, cui voglio pur sempre un gran bene, ha con questo libro ingarbugliato la natura del suo mondo ancora di più (devo dire che per quanto mi riguarda avevo avuto la medesima sensazione già con Gli Ultimi Guardiani, il quarto libro), ha creato una trama assai più debole del solito (sembra che il potentissimo personaggio della Tigre voglia certe cose, poi ne vuole altre, ma il tutto non mi è parso del tutto sensato) e s'è basato su situazioni sempre più apocalittiche e iperboliche per portare avanti la storia catturando l'attenzione del lettore. Sembra che, in un mondo in cui Luce e tenebre sono in stallo da migliaia di anni, ci voglia tutto lo sforzo dei guardiani moscoviti (e non solo!) per evitare una catastrofe definitiva all'anno.
Avremo presto il sesto libro dei Guardiani della Notte e immagino che ci sarà poco di diverso... ovvero, la storia sarà tutta un'altra ma alla fine la struttura sarà simile. A meno che l'autore non decida di mettere la parola fine (dubito, visto che vende) o di far succedere qualcosa di fondamentale che cambi le carte in tavola.
Giudizio finale: se siete arrivati al quarto libro e in fondo non vi è dispiaciuto, leggetevi anche questo, ma non aspettatevi che qui si risollevino le sorti della serie, che va scemando.



4 commenti:

M.T. ha detto...

Ho visto solo il primo film, non ho letto i libri. La storia sembra interessante e l'avrei anche iniziata, però quando ho scoperto che l'autore stava scrivendo una nuova trilogia ho desistito. Motivo? Troppe saghe che continuano un libro dopo l'altro. Mi sono piaciute cose del genere, alcune le sto ancora leggendo per giungere a conclusione (Sanderson, Erikson), ma cominciano a essere troppe le cose da seguire e bisogna fare delle scelte.

Bruno ha detto...

Che si debba fare delle scelte è sicuro... comunque la serie dei Guardiani è il lavoro principale di Luk'janenko (tra quelli conosciuti in occidente, visto che esiste un sacco di fantascienza scritta da lui che è rimasta... in cirillico) e val la pena di provarci. I primi tre libri non sono niente male, e per quanto lunga non è una di quelle storiacce immense alla robert Jordan.

M.T. ha detto...

Wot non è male, Jordan si è solo un po'...dilungato :P
Se ne avrò l'occasione proverò la prima trilogia.

Bruno ha detto...

Oggi come oggi in formato digitale la trilogia costa proprio una sciocchezzuola... https://www.amazon.it/Guardiani-della-notte-trilogia-Chrysalide-ebook/dp/B008561RZ8?ie=UTF8&qid=1462982756&ref_=sr_1_2&s=digital-text&sr=1-2