lunedì 30 dicembre 2013

2013: riflessioni (quasi) finali

Il 2013 rimarrà credo famoso come l'anno in cui una grande quantità di nomi del mondo artistico, o semplicemente personaggi famosi, ci hanno lasciato. Certi di questi personaggi li ritenevo importanti per me, altri ero semplicemente abituato a "sentirli in giro" e mi dà una brutta sensazione di mondo che volta pagina, sapere che ora non ci sono più. Iannacci, Mennea, la Melato, oppure Lou Reed e Ray Manzarek, ovviamente Jack Vance... persone che magari erano ormai in parte o del tutto inattive, ma che hanno fatto epoca.


L'anno ha avuto molti momenti pesanti anche per me, e spero che il prossimo mi dia meno difficoltà (incrociando le dita). Ovviamente è stato anche l'anno in cui ho raggiunto un importante traguardo, quello della pubblicazione del mio Nove Guerrieri. Devo dire però che questo ha avuto un effetto strano, di stanchezza, inquietudine, anche una punta di depressione. Pubblicare è un passo da cui non si torna indietro, e già questo impone delle riflessioni. E poi lo sforzo di farsi conoscere, di far sapere che il libro esiste, perché certamente da solo non si vende. Stancante. Triste, anche: valgo perché scrivo (più o meno) bene o valgo perché riesco a pubblicizzare in giro e farmi scoprire da qualcuno?

Comunque un altro obiettivo che era vicinissimo, quello di completare un mini-saggio su Tolkien cui sto dietro da un pezzo, è stato mancato alla grande proprio perché la mia attenzione negli ultimi mesi è stata distratta dal libro pubblicato. Per l'anno nuovo mi propongo di finire almeno quello! E se possibile di fare apparire (autopubblicare?) anche un altro libro (o ebook): Khaibit.

10 commenti:

Fabrizio Valenza ha detto...

Il post-pubblicazione è spesso uno dei momenti più difficili da gestire.
Buon Anno Nuovo, comunque, e a rileggerti presto!
Fabrizio

M.T. ha detto...

2013 amaro e negativo, su tanti fronti: sgradevole, con più fango spalato addosso di quanto si vorrebbe. E non vedo spiragli per un 2014 in ripresa.

Bruno ha detto...

Certo comunque che non mi aspettavo che il 2013 cercasse di artigliare pure Michael Schumacher. Che anno perfido! Come si suol dire il 2014 per essere migliore non dovrà impegnarsi molto, sperando che non faccia l'impresa di essere peggiore...
Buon Anno a enrambi i miei commentatori.

Bruno ha detto...

enrambi = entrambi...

Anzi, già che ci siamo buon anno a tutti quanti :)

M.T. ha detto...

Anche a te!

ItalianJam ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ItalianJam ha detto...

Un discorso di fine anno degno di un vero presidente. In bocca al lupo per tutto. ST

Bruno ha detto...

Grazie di nuovo a tutti!

Yondo ha detto...

Per me il 2013 è stato - letterariamente - l'anno di Jack Vance, ossia il periodo in cui ho deciso finalmente di procurarmi gran parte dei suoi libri e leggerli. Che sia anche l'anno della sua morte è quantomeno curioso. Ma non c'entro io, iniziai a febbraio.
Bella la considerazione sull'ansia del pubblicare, in effetti dev'essere una sensazione quantomeno inquieta.

Bruno ha detto...

Per quanto riguarda Vance, mi piacerebbe avere un'amnesia selettiva e non ricordare più i suoi migliori libri, per rileggerlo da capo. Quanto al pubblicare, è pur sempre un passo incerto da cui non si può tornare indietro...