venerdì 4 ottobre 2013

The Big Breakout

Questo è un libro che (nella sua versione italiana intitolata Un Ponte per Patton) mi era stato regalato ma che ho distrutto perché me ne vergognavo. Proprio così, ero un timorato tredicenne (circa) molto cattolico e mi imbarazzava la quantità di parolacce, bestemmie e scene violente (più una di sesso) di questa "fiction militare" scritta da Charles Whiting (1926-2007), storico e scrittore estremamente prolifico, entrato nell'esercito britannico a 16 anni perché non vedeva l'ora di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale. Oltre ad aver scritto qualche non memorabile libro di storia militare (ho letto quello sulla battaglia di Kasserine e quello sullo sbarco in Sicilia) Whiting ha sfornato libri di action, come si direbbe oggi, a centinaia, tutti incentrati in un modo o nell'altro sul conflito di cui è stato testimone. E credo che dia ancora dei punti a molto di quello che si legge oggi in quel settore, anche se le armi di cui parla non sono le ultimissime trovate ultramoderne e le descrizioni dei combattimenti non possano dirsi realistiche (per quello che posso giudicare io).



Si tratta insomma di una specie di Sven Hassel britannico, un po' meno fanfarone dello scrittore danese, anche se non molto più realistico in quello che scrive. Qualcosa di quello che ha scritto venne tradotto anche in italiano (altrimenti io da ragazzino non avrei potuto leggerlo) e, ricomprando il libro nella versione orginale (T Force - The Big Breakout) ho potuto verificare, laddove ricordavo abbastanza bene l'originale, che il testo era stato qua e là tradotto male e oscenamente mutilato.
La storia immagina che sia esistito un gruppo di elite chiamato "Gruppo T," una unità di ricognizione selezionata con cura dal generale George Patton, ricca di personaggi pittoreschi, armata fino ai denti di armi automatiche ed esplosivi e montata su rapidi veicoli semicingolati e su ruote, inviata a compiere tutte le missioni più importanti fin dal conflitto in Nord Africa e dallo sbarco in Sicilia.
Patton nell'estate 1944 incarica il Maggiore Hardt di infiltrarsi a capo del Gruppo T nelle linee tedesche in Normandia approfittando dell'Operazione Cobra, che storicamente fu l'offensiva che terminò la battaglia nella testa di sbarco permettendo agli Alleati di dilagare per la Francia e di liberare Parigi, costringendo i Tedeschi a ritornare praticamente sulle proprie frontiere occidentali.


Se volete saperne di più un'immagine della mappa più grande e meglio comprensibile si trova qui. Lo sfondamento fu favorito da un intenso uso dei bombardieri che distrussero una delle migliori divisioni corazzate tedesche, la Panzer Lehr, causando anche forti "danni collaterali" alle forze USA. Quando gli Alleati (in questo settore fondamentalmente gli statunitensi) arrivarono alle località di Avranches e Pontabault (in basso a sinistra sulla mappa) poterono servirsi dei relativi ponti per uscire finalmente dalla Normandia e dilagare in territorio aperto. Whiting immagina che il suo fantomatico gruppo esplorante sia riuscito a conquistare il ponte contro tutta una serie di avversari, manovrati dal Colonnello tedesco Todt: da falsi partigiani (che in realtà sono Bretoni che collaborano coi Tedeschi) a una pittoresca "Legione Straniera" di SS internazionali dotata di carri armati Tigre e guidata dall'impetuoso maggiore Wolf, ai paracadutisti del micidiale comandante Skorzeny e perfino a un gruppo di intrepidi sommozzatori germanici.

Le battaglie sono epiche, spesso con terribili combattimenti corpo a corpo. Gli ufficiali urlano incoraggiamenti ai soldati, le armi automatiche falciano file e file di uomini all'assalto, i carri armati distruggono i loro avversari con micidiali cannoni di grosso calibro (ma ai carristi tocca spesso una brutta fine...), il libro si snoda in una serie di scontri e inseguimenti, dove le forze tedesche che Todt riesce a raggranellare e lanciare alle calcagna del gruppo di incursori americano vengono frenate a volte dalla sfortuna, a volte dall'aviazione, a volte dalle strade poco agevoli, fino a uno scontro finale in cui l'ufficiale tedesco dovrà lanciare un ultimo disperato assalto e giocarsi il tutto per tutto, perché alle sue spalle premono le truppe corazzate americane per ricongiungersi al Gruppo T.

Da lontano, infatti, i comandi USA seguono tutto via radio e premono per concludere con successo l'operazione. Apparizioni estemporanee di famosi cronisti dell'epoca e celebri ufficiali contribuiscono a dare una patina di "quasi verità" a questa narrazione.
Whiting ha scritto alcuni seguiti di questo libro ma non ho ancora avuto il piacere. Niente di memorabile, per carità, ma una lettura piacevole per l'appassionato, un libro che, approfittando delle vendite d'occasione dei libri usati, può essere ancora oggi disponibile (in italiano o in inglese) spendendo pochissimi soldi.









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