venerdì 11 gennaio 2013

I lettori di ebook già in declino?

Sono rimasto molto sorpreso leggendo questa analisi del Wall Street Journal a firma di tale Greg Besinger. Il mercato degli ereader, ovvero delle macchine dedicate per la lettura degli ebook, avrebbe avuto un calo non indifferente nel 2012 rispetto all'anno precedente (ventotto per cento), e potremmo assistere prossimamente a un disinteresse degli acquirenti verso l'ereader. Insomma, il 2011 potrebbe essere stato l'anno "di vetta" per la diffusione di questo strumento, un successo destinato a non ripetersi.
Non si tratta, attenzione, della morte del formato elettronico e del ritorno in massa alla carta. A mio parere per il cartaceo nulla cambia. Scivolerà piano piano fino a una quota di mercato relativamente modesta dove si assesterà grazie a uno zoccolo duro di fedelissimi e grazie a nicchie dove il cartaceo resta imbattibile (edizioni di lusso, grandi libri fotografici, libri per bambini piccoli, libri di design, e in genere pubblicazioni ad alto contenuto di grafica). Infatti la battuta d'arresto per gli ereader è dovuta non a un ritorno al cartaceo ma alla massiccia diffusione di tablet e smartphone a basso costo (per gli smartphone ovviamente intendo qui quelli con lo schermo abbastanza grande... per quanto c'è chi legge libri anche sull'iPhone, che proprio grandissimo non è). Insomma, si può leggere anche con questi strumenti e la gente non sentirebbe più il bisogno di apparecchi dedicati.

Considerazione mia personale: strano! Io ho un lettore vecchio, mi dà fastidio il suo schermo troppo scuro e a bassa definizione, ma lo schermo del PC mi stanca gli occhi molto di più!
Però sembra che ci sia un altro fattore: molti di quelli che volevano un ereader ormai ce l'hanno, e non hanno intenzione di sostituirlo immediatamente con uno più performante (cosa che dovrei fare io, rimasto con il vecchissimo e osceno Bebook). Le persone che hanno letto un ebook nell'ultimo anno sono in verità aumentate, secondo l'analisi, ma è probabile che molti per leggere non abbiano usato un lettore dedicato bensì i vari strumenti che avevano già in mano (tablet, notebook, netbook, PC, smartphone e chi più ne ha più ne metta). Del resto la tendenza dei tablet è verso il calo di prezzo, e anche la Apple, che punta con il proprio "carisma" a far pagare l'ira di Dio per i propri prodotti, sembra orientarsi per il futuro verso un'offerta più ragionevole. L'acquirente oggi può spendere poco più di un ereader e avere un apparecchio con cui fare foto, navigare su internet e giocherellare con le varie applicazioni, oltre che leggere libri adattandosi allo schermo luminoso.


La debolezza degli ereader quindi è nella poca versatilità (servono a leggere libri, e fanno poco altro) e questo li starebbe riducendo a prodotto di nicchia. Eppure l'evoluzione delle tecnologie, ovvero le novità sempre più sorprendenti riguardo ai nuovi schermi, potrebbero forse portare a una convergenza tra i vari prodotti: è da una vita in effetti che si parla di integrazione fra gli schermi a inchiostro digitale e gli LCD. Stiamo a vedere.



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