mercoledì 11 marzo 2009

Underworld


Ho atteso un po', prima di vedere il film che dà il via a questa serie: a dire il vero ho visto pezzi di tutti e tre, ma non trovavo la voglia di vederne uno dall'inizio alla fine. Le storie di vampiri non è che le disprezzi, altrimenti non avrei letto tutti i libri dei Guardiani di Luk'janenko dove questi personaggi hanno un discreto ruolo. Ma devo dire che, mentre i film classici del genere spesso e volentieri sono più che godibili, ho avuto un'esperienza deludente con quelli moderni (del tipo "Urban Fantasy con Vampiri, Licantropi e frattaglie varie"): così così con Van Helsing, pessima con Blade e non eccezionale con I Guardiani della Notte (ma terribile con i Guardiani del Giorno, direi, e per adesso non me la sento di affrontare Twilight).

Underworld è un film d'azione con una spennellata di gotico e horror, e molta estetizzazione delle immagini e degli atteggiamenti, insomma sembra spesso che i personaggi sentano il bisogno di uno specchio per esclamare Ommadonna che fighi che siamo. Beninteso, l'azione c'è, con le solite trovate "alla Matrix" che evidentemente non hanno ancora stufato, un regista abbastanza capace (Len Wiseman), e alcuni onesti attori. Menzionerei il bravo Michael Sheen nei panni di Lucian, il Lycan, ovvero licantropo, ribelle: creduto morto ma in realtà in combutta con Kraven, un vampiro un po' doppiogiochista e affamato di potere. Impressionante Bill Nighy nei panni di Viktor, patriarca dei vampiri e ovvio rivale di Lucian, un bel vampirone tutto d'un pezzo che nasconde però un terribile segreto alla sua stessa figliola, Selene, interpretata da Kate Beckinsale, infermiera in Pearl Harbor e qui strizzata in completini di pelle nera dall'indiscutibile richiamo feticista. Interpretazione magari anche valida, è contegnosa ed elegante come una vampira di alto rango deve essere, sia pure in un ruolo stereotipato parecchio, Selene in effetti è uno degli infiniti cloni della Tipa tosta (ma capace-di-sentimenti) strizzata in vestitino di pelle e munita di armi automatiche, che prende tutti a calci nel culo. Se avete visto Trinity in Matrix le avete viste tutte.

Nella faida infinita tra Vampiri e Lycans il film fa irrompere dissidi familiari e rivalità, oltre che tentativi, da parte di vari personaggi più o meno sinceri, di sviluppare alleanze o trascendere in qualche modo questa divisione insanabile. Tuttavia non ci sono dei veri e propri colpi di scena (se ci sono sono prevedibili oppure del tutto insignificanti). Esiste una storia e una "mitologia" dietro al mondo di questi Vampiri e Lycans in lotta, ma al di là di quello non c'è altro. Possono scontrarsi a colpi di machine-pistol in piena città, ammazzando la gente nella metropolitana, e sembra che non freghi niente a nessuno, non interviene nemmeno la polizia (i poliziotti che si vedono nel film non sono umani, non piangete lo spoiler, lo si capisce subito). A proposito, i caricatori della Beckinsale non si esauriscono praticamente mai.

Abbiamo una love story che... non esiste, non viene sviluppata e non riesce nemmeno molto credibile. Il personaggio di Michael (umano che viene trascinato nella mischia per motivi inizialmente inspiegabili) ha decisamente troppo poco tempo per esprimersi e prendere delle proprie decisioni.
Abbiamo le due razze contendenti che si assomigliano in così tante cose da farti domandare perché da secoli continuino a darsele di santa ragione. Riferimenti alle caratteristiche tradizionali di vampiri e licantropi: poche. Il problema del non potersi muovere di giorno è risolto con il semplice espediente di ambientare tutto il film in una notte senza fine, un altro bell'esempio di quanto gliene fregava al regista di collocare la sua storia in qualche modo nel mondo reale.

A parte i costumi, i vestiti e la casa aristocratica che ospita i vampiri, è un film d'azione dove non viene costruita alcuna atmosfera. E a parte un po' di sangue, non c'è nemmeno horror. I combattimenti spesso si risolvono a raffiche di armi automatiche.
Morale: il film si fa vedere, c'è molta azione e un minimo di curiosità di sapere come va a finire, ma (e qui esagero, ma solo un poco) per quello che c'entrano veramente vampiri e licantropi poteva essere un film di gangster. Un sei meno per Underworld, e il dubbio se vedere o no gli altri della serie si infittisce.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho visto il primo e m'è bastato :D

Rorschach ha detto...

Anche io ho visto il primo e mi ha lasciato abbastanza freddino.. Come dici tu sembra di vedere MATRIX in chiave fantasy e l'ambientazione solamente notturna dopo un po' stufa. L'idea di partenza non era male, ma invece di creare una mitologia di base (che giustificherebbe anche i seguiti), il regista si è limitato ad accennarla per poi concentrarsi sull'azione. peccato..

Bruno ha detto...

Signori, avete ragione da vendere, ma ho deciso di sorbirmi (se ci riesco!) tutta la serie. Non sono entusiasta, ma gli do ancora una possibilità.

Anonimo ha detto...

Stoico!

Facci sapere se qualcosa merita, poi ;)

Bruno ha detto...

Beh non procedo subito, ho bisogno di un momento di pausa. I risultati del mio stoicismo li pubblicherò come al solito sul blog :)