giovedì 19 luglio 2007

Che dolore, scrivere...

Cosa può fare chi aspira a pubblicare le sue opere in Italia? Le vie disponibili sono poche, anzi pochissime. Insistere con i grandi editori sperando di essere notati (non che i piccoli editori siano più facili), oppure pubblicare per conto proprio... che è probabilmente ben poco redditizio, ma può forse dare la possibilità di essere notati e, soprattutto, di farsi leggere da qualcuno.
Pubblicare per conto proprio vuol dire pagare. Una volta, gli editori "print on demand" si facevano pagare, stampavano una carriolata di copie del libro da pubblicare, e... la sbarcavano a casa dell'autore. Come farle arrivare ai potenziali clienti restava un problema insoluto, visto che la distribuzione è un altro ostacolo insormontabile.
Per fortuna la rete ha dato una possibilità a chi non ha contatti con i distributori... come? con la distribuzione nei negozi online. E il print on demand è diventato davvero "on demand", fino alla singola copia, con l'avventurosa iniziativa di Lulu.com (iniziativa americana anche se ha un'interfaccia nella nostra lingua): in pratica viene stampato solo ciò che qualcuno ha comprato.
Se poi Lulu avesse anche un buon negozio online avrebbe unito le due possibilità e creato finalmente "una chance" per chi non è conosciuto dalle grandi case editrici. Certo, occorrono acquirenti capaci di arrischiare sull'autore poco noto e capaci di usare internet per un acquisto.
Ho fatto un esperimento con un libro italiano di un autore "fai da te" e appena mi sarà recapitato relazionerò sulla qualità tecnica della stampa e, ovviamente, sull'opera.

20 ottobre: Tolgo il link a Lulu e inserisco un link per chi vuol sapere come è andata a finire...

2 commenti:

Dario ha detto...

Però non so quanta parte del mercato sia già disponibile attraverso Internet, se si va per proporzioni il sotto-genere Fantasy ne risulta ulteriormente penalizzato.
Ovvero non credo che la massa dei lettori possibili sfrutti la rete ma penso vada ancora in libreria, quindi (per ora) non so quanto sia redditizio, in termine di 'essere notati' aderire a un sito tipo lulu.com

Bruno ha detto...

Per essere notati sarebbe meglio venir pubblicati da una grande casa editrice, ovviamente. Se ci si riesce! quanto al mercato, ci vorrà il suo tempo ma credo che si sposterà sempre di più (non fino al 100% però) verso la rete. Purché l'e-commerce funzioni! Il libro che ho ordinato si è disperso: con molta gentilezza lo staff me ne ha mandata una seconda copia (la attendo con ansia) ma varie traversie che sono frequentemente denunciate nel forum di Lulu mi fanno pensare che, mentre gli organizzatori del ramo "italiano" di questa avventura si mostrano sempre gentili e disposti ad aiutare, l'organizzazione lasci ancora molto a desiderare.