C'è un romanzo di J.G. Ballard, dal titolo High Rise (tradotto come Il Condominio in italiano), che si trova da molto tempo nella mia coda di lettura, frequentemente superato da altri titoli che mi si propongono più urgenti. High Rise è anche il titolo di questo film di Ben Wheatley (Kill List); in italiano il titolo è High Rise - La Rivolta. Il film, del 2015, ci presenta un cast di tutto rispetto, tra cui Tom Hiddleston, il Loki della Marvel.
Non posso e non voglio fare paragoni con il libro, che devo ancora leggere.
L'aspetto distopico del film è quello che me l'ha fatto scegliere, ma si tratta di una distopia... vintage, nel senso che l'azione è situata negli anni '70, epoca in cui fu pubblicato il libro. L'azione si svolge in un avveniristico palazzo con tutte le comodità, compresa una piscina, la palestra, un supermercato e via dicendo. E non è nulla di strano, al giorno d'oggi.
Seguiamo la vita del Dottor Laing (Hiddleston), uno scapolo con tanto di amante nel palazzo, giunto da poco, e che si sta adattando alla vita del posto. Conosce un po' di alta società, tra cui l'architetto Royal che ha progettato il palazzo (interpretato da Jeremy Irons), ma anche un certo Richard Wilder (Luke Evans, visto nella trilogia de Lo Hobbit), documentarista col vizietto della sfida alle autorità.