Decameron è una serie proposta da Netflix e ispirata all'opera più nota di Giovanni Boccaccio. Nella devastazione portata dalla peste, alcuni personaggi di nobili natali si rifugiano in una tenuta di campagna sperando (invano?) di essere sicuri dal morbo. Vedremo vizi, virtù e speranze di costoro; i paesaggi e i costumi sono molto belli, nulla da ridire.
La storia non mi ha preso, però. La produzione è statunitense, ma la serie pare una commediaccia all'italiana di qualche tempo fa, con qualche momento piccante e qualcosa di pecoreccio qua e là (mai come le nostre gloriose produzioni, però). Otto episodi, io ne ho visti soltanto due, ma mi sono bastati.
Those About to Die, proposta da Amazon Prime Video, è una serie ambientata nell'antica Roma. La serie ha tra i registi un nome famoso Roland Emmerich (Midway, The Day after Tomorrow ecc.), e tra gli attori niente meno che Anthony Hopkins nei panni di un anziano imperatore Vespasiano. Those About to Die narra le rivalità all'interno della famiglia reale (tra i figli dell'imperatore, che non ha molto da vivere), l'ambiente delle corse di cavalli e delle scommesse, le battaglie di gladiatori. Uno dei plot che si incrociano nella serie verte sulle disavventure di una famiglia che cade nelle mani degli schiavisti. Non posso essere un valido giudice della ricostruzione storica, e ho visto solo un episodio: noto soltanto che un tabellone in cui vengono segnati dai "bookmakers" i nomi su cui scommettere mi sembra stranamente moderno. Ma a dire la verità, le scene e i costumi mi piacciono, nonostante ci sia qualche momento di brutta grafica computerizzata nelle scene panoramiche. La serie mi ricorda un po' Il Gladiatore, ma non ne ha né lo stile né la spettacolarità, è piuttosto moscia. Mentre Decameron mi ha decisamente deluso, magari riprenderò la visione di Those About to Die, se mi avanza... il tempo.
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