Cosa si può fare in una situazione in cui gli extraterrestri ti invadono in casa e, se cerchi di rivolgerti alla polizia, ti sputano in faccia? In effetti è un bel problema. Ma Brynn, la protagonista di questo film, ha un rapporto difficile con la sua comunità. È una ragazza che vive sola in una casa nel bosco, apparentemente molto in gamba con il fai-da-te, visto che ha costruito un diorama di una città (forse il posto in cui vive), e non ha contatto con gli altri. In effetti il film è quasi privo di dialogo.
Sto parlando di Nessuno ti Salverà, disponibile su piattaforme di streaming (Disney). Film di serie B, se vogliamo, ma comunque prodotto con un budget che il nostro cinema si può scordare. Il regista è Brian Duffield, statunitense, che tra le altre cose ha scritto la sceneggiatura di Underwater. L'unica attrice con una parte menzionabile è Kaitlyn Dever, statunitense.
Brynn, come abbiamo visto, vive una vita solitaria, è schifata dalle persone che tenta di salutare, scrive lettere che non spedisce a una certa Maude, che però veniamo presto a sapere essere deceduta.
Quando la sua casa isolata viene invasa da un alieno Brynn è terrorizzata, ma riesce a difendersi e... mi fermo qui, le anticipazioni saranno più avanti. Il film parla della lotta di Brynn contro gli alieni, a volte in maniera che mi ha fatto storcere il naso: gli avversari hanno capacità telecinetiche e grandi poteri in alcuni momenti, si fanno fregare facilmente in altri. Alla fine scopriremo perché sono venuti sulla Terra e perché Brynn è esclusa dalla comunità. Tematica sottesa alla narrazione: chi è escluso, alieno, non accettato, e come si rapporta con la realtà. A mio parere questo film va visto, perché non c'è la solita retorica stucchevole che ci si potrebbe aspettare.
E da qui in poi le anticipazioni (non le volete? fuggite, sciocchi!). Non mi dilungo sulla battaglia contro gli alieni, aggiungo solo che la gente della comunità è, almeno in parte, stata già assimilata. Quindi Brynn inevitabilmente soccombe. Gli alieni emettono dalla bocca una specie di parassita, una pallotta con i tentacoli che si infila nella gola della vittima, che da quel momento è telecomandata (e si vede una sporgenza sulla gola). Brynn sfugge però a questo destino vomitando il parassita. In delle scene in parte allucinatorie e in parte oniriche ricostruiamo il suo rapporto con Maude, l'amica morta. È Brynn che l'ha uccisa involontariamente durante un litigio, e per questo la gente la disprezza, per questo vive una vita solitaria e si costruisce una comunità in miniatura a casa propria, e non parla con nessuno. Alla fine gli alieni parlano di lei fra loro e prendono una decisione: non si vendicano per quelli dei loro che Brynn ha ucciso, ma la lasciano libera, in una comunità in cui, adesso, tutti sono amici.
Il film si conclude con una scena da musical, in cui Brynn danza con tutti e tutti le sorridono. Persone con il parassita che le controlla, ovviamente. Ma anche lei sembra felice, almeno un po'. Vediamo il suo sorriso finale, una felicità nevrotica, un sorridere con un sottofondo di disperazione, o almeno così mi pare. Da una realtà di esclusione a una inclusione in un mondo controllato dai nuovi padroni, non meno falso del mondo di fantasticheria in cui la ragazza viveva prima. Ma forse è meglio così, per lei. Alla fine chi non può vivere con i suoi può solo allearsi con il nemico...
Nessun commento:
Posta un commento