E finalmente ce l'ho fatta a vedere questo film, che mi aveva molto incuriosito. Infinity Pool (2023) è un film dai toni surreali e con qualche mistero, certamente non adatto ai minori, ambientato in un misterioso paese con strani costumi. Il misterioso paese è in realtà, almeno nella maggior parte delle riprese, la Croazia, ma la produzione si è presa la briga di creare un finto alfabeto, divise, targhe, bandiere ecc. per mettere in piedi l'illusione. In questo luogo si reca in vacanza uno scrittore di scarso successo, James Foster (Alexander Skårsgard, visto in Melancholia e The Northman) assieme alla moglie ricca che lo mantiene. Premetto qui che ci saranno moderate anticipazioni sulla trama fino a un certo punto, ma avviserò quando cominceranno i grossi "spoiler".
Foster fa la conoscenza di una coppia, Alban e Gabi (Mia Goth), ed è lusingato dal fatto che lei abbia letto un suo libro di scarso successo e le sia piaciuto.
Il giorno dopo le due coppie partono per una gita assieme, una cosa che sarebbe molto sconsigliato di fare, perché il paese è poco sicuro: infatti il resort turistico e circondato da una recinzione con filo spinato e protetto da guardie armate. Ma Alban e Gabi conoscono bene il posto e convincono gli altri due.
Durante la gita succedono un paio di cose...
Innanzitutto Gabi di punto in bianco compie un atto sessuale su Foster, comportandosi poi come se niente fosse. E durante il rientro Foster, che guida l'auto, investe e uccide un uomo del posto. Qui entra in scena il detective Tresh, un tipo piuttosto sgradevole che spiega i costumi locali a Foster, il colpevole dell'uccisione (Tresh è interpretato da Thomas Kretschmann, visto in Stalingrad, Valkyrie e un paio di film Marvel). Il figlio della vittima ha diritto ad ammazzare a coltellate l'uccisore, niente meno, ma esiste una scappatoia: si può creare un surrogato del colpevole, pagando profumatamente. E sarà il surrogato a morire, mentre il colpevole deve assistere. Tresh non fornisce molte spiegazioni, non c'è assistenza legale, bisogna solo firmare e accettare tutto. Così Foster paga per vedere uccisa una copia di se stesso.
A me non piacciono le premesse stupide, e qui eccone una. Siamo in un paese arretrato, eppure i locali hanno a disposizione una incredibile tecnologia, sebbene i macchinari siano roba che richiama una vecchia fabbrica dell'est europeo. Ancora più folle il fatto che i visitatori non sappiano di questa cosa, salvo i pochi che da questa esperienza sono già passati.
Comunque, mentre la moglie di Foster è sconvolta da quanto ha visto e lascia il paese, lui fa finta di aver perduto il passaporto per rimanere: è rimasto in qualche modo affascinato dallo spettacolo violento della "propria" morte e da Gabi, che lo attira sempre più, assieme al marito e ad altri amici, in una spirale di vizio.
Ma chi è il regista di questo film? Si tratta di Brandon Cronenberg, figlio ovviamente del famoso David Cronenberg ed evidentemente molto influenzato da lui nella ricerca del bizzarro e dell'estremo. Il che non è necessariamente una buona cosa. Ricordo che uscii dalla sala durante la proiezione de Il Pasto Nudo, quel film di papà Cronenberg dove i personaggi si fanno di diserbante in vena. Non uscii perché sono troppo delicato, ma perché a un certo punto succedevano cose così pazzesche che il film non aveva più senso.
Prima di procedere con la parte "spoiler" di Infinity Pool, ecco il mio parere sulle intenzioni del regista e sul significato del film, se ce n'è uno. Ovviamente un tema è quello della fragilità della psiche umana, della facilità in cui si cade nelle debolezze. Ma il fatto che la storia si svolga in un paese arretrato è rilevante. Avendo avuto la fortuna (ma non è fortuna, perché ho lavorato per potermelo permettere) di viaggiare abbastanza, ho visto un po' di angoli di mondo dove un turista occidentale, ma anche arabo o giapponese ecc., si trova trasformato in una specie di semidio per il semplice fatto che i suoi soldi, anche pochi soldi, in quel posto sono un patrimonio. Il che porta qualcuno a comportamenti sopra le righe, talvolta di parecchio. Per quanto mi faccia un po' sorridere che questa critica venga a farcela un figlio di papà, il discorso sociale e anti-capitalista emerge senz'altro, anche se poi si disperde nel diluvio di scene di sesso e violenza voluto dall'estetizzante Cronenberg.
Da notare l'interpretazione dei due principali protagonisti, Skårsgard e Mia Goth, che qui si rivela una vera diva, anima nera di Foster e causa della sua degradazione (vedi la parte con anticipazioni per qualche dettaglio in più).
Infinity Pool merita di essere visto? Secondo me sì, ma attenzione ad alcune scene che richiedono uno stomaco forte.
Detto questo, da qui in poi SPOILER!
Foster, Alban, Gabi e altri amici, tutta gente che ha visto l'uccisione del proprio surrogato e imparato che con il denaro puoi fare tutto, si lasciano andare a una serie di violenze sui locali, orge, abuso di droghe e via dicendo. Uccidono e vengono uccisi (ma solo i loro surrogati). In tutto questo Foster, che a un certo punto ha un momento di pentimento, vorrebbe andare via. Ma viene trattenuto con la forza. Si rivela qui che il poveraccio è stato un po' il giocattolo di questo gruppo di pervertiti. Gabi gli aveva detto che volevano fare emergere il "vero" Foster, ma mentiva, in realtà lei e gli altri lo hanno solo considerato un patetico scemo. Lo tormentano e si prendono gioco di lui. Gabi gli rivela che non aveva mai letto il suo libro, e ridendo legge una critica in cui viene demolito.
Ma alla fine la vacanza termina. Foster tornerà dalla moglie, gli altri alle proprie occupazioni. Nei dialoghi tra di loro durante il viaggio per l'aeroporto emergono le banalità della vita di ogni giorno, le pressioni del lavoro e via dicendo, a rivelare che questi libertini rotti a ogni esperienza in realtà sono semplici rotelle dell'ingranaggio della società, e una volta usciti dal paese dove tutto è permesso la loro onnipotenza finisce (a conferma della critica sociale cui accennavo sopra). L'unico che non ce la fa a tornare indietro è Foster. All'ultimo momento non sale sull'aereo, torna al villaggio turistico (dove ormai piove, la stagione turistica è finita) e il film si chiude con una inquadratura di lui da solo.
A voi la scelta se vedere o no Infinity Pool.
4 commenti:
Un film interessante ma con qualche manierismo di troppo. La Goth però fa perdonare ogni cosa.
C'è anche qualche fatto inspiegabile e illogico (la creazione del surrogato, ecc.)... ma ormai pare che non sia più importante. Comunque c'è Mia Goth, e quindi perdono tutto.
Il tutto sembra un pretesto per far vedere le peggio cose dell'uomo, ma bisogna prendere le cose come sono senza alle volte farsi troppe domande.
@ M.T. credo che il Cronenberg rampollo su questo aspetto voglia seguire le orme paterne... almeno per adesso.
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