lunedì 28 novembre 2016

The Neon Demon... quando la bellezza è tutto.

The Neon Demon è un inquietante film horror diretto da Nicolas Winding Refn (danese a me ignoto) e di produzione euro-statunitense. Dico subito che ha un inizio un po' tedioso e scontato, varie parti che si trascinano con dialoghi lenti in stile "film serio all'europea," e che non è andato un gran che bene al botteghino. Tuttavia questa pellicola ha saputo prendermi soprattutto con la parte centrale e il finale, quindi non posso che fare, tutto sommato, i miei complimenti al regista. Forse sono un po' meno da apprezzare gli sceneggiatori (un trio di cui comunque Refn fa parte) per la partenza scialba di questo film dove una ragazzina in fuga arriva a Los Angeles dalla provincia USA con la speranza di fare la modella. Quante volte ho già visto questa storia, una decina? Il regista "lo ha fatto apposta" per mostrare l'evoluzione della protagonista ma lo stratagemma per me non funziona.


La ragazza è Jesse (ovvero Elle Fanning, giovanissima ma con una carriera già corposa alle spalle) accompagnata e tutelata, inizialmente, da un giovanotto che è anche quello che le ha fatto il provino fotografico. Questo ragazzo, Dean (Karl Glusman, vedi foto), tutela Jesse da un insidioso manager del motel dove la ragazza ha trovato una sistemazione (il manager è un Keanu Reeves con barba); lui vorrebbe affermarsi come fotografo ma vedremo presto che "non ha la stoffa" per frequentare l'ambiente cui invece aspira la ragazza.


I temi ossessivi di The Neon Demon sono la bellezza come unica qualità, o meglio "unica cosa che esiste," il narcisismo (che in Jesse si accompagna con l'innocenza ma sempre più anche con una freddezza glaciale) e il sangue, che si presenta abbondante in molte scene con vari pretesti. Jesse piace ai fotografi, sfonda subito nel lavoro, ha una bellezza naturale e quel non so che indispensabili per contare nel mestiere, ed ha anche la gioventù in un ambiente dove si diventa troppo vecchie subito. Ma suscita l'invidia viscerale di Gigi e Sarah, due modelle meno giovani, meno fortunate. Delle due Gigi (Bella Heathcote, che abbiamo visto in Dark Shadows e vedremo... nel sequel di 50 Sfumature di Grigio) ha dovuto sottoporsi a moltissime operazioni di chirurgia estetica, e questo le costerà il disprezzo di un importante personaggio della moda in una scena dove la compara, ovviamente perdente, a Jesse.

Una truccatrice, Ruby (Jena Malone, vista in molti film tra cui The Hunger Games e quella porcata di Sucker Punch), è invece più protettiva verso Jesse ma forse ha le sue losche mire sulla bellissima ragazza. Inutile dire che la bellezza di Jesse è insidiata da tutti. Fotografi feticisti e torbidi, colleghe invidiose, gestori di motel, false amiche e via dicendo. Quello che è la sua forza è anche la sua condanna perché tutti "la vogliono" in una maniera malsana, come se fosse qualcosa di inarrivabile di cui ciascuno vorrebbe un pezzo, o a cui vorrebbe rubare quel dono così ambito. Una bellezza da predare, da fagocitare e dissanguare, ma che è anche un veleno per chi la ambisce.

Nessun personaggio davvero piacevole, recitazione fredda, forse non proprio al massimo, e trama un po' saltellante per un film che vive soprattutto di suggestioni. Senza anticipare troppo, posso dire che tra scene oniriche e violente, oscuri simbolismi forse satanici, crude scene di nudo e dialoghi inquietanti, The Neon Demon festeggia il narcisismo a modo suo, con un messaggio ambiguo che lo presenta in una cornice non esattamente seducente ma non lo condanna, e mescola l'esaltazione della bellezza con l'horror più splatter. L'unico ragazzo perbene della storia, Dean, fa la figura del tipo a posto, tutto sommato, ma non ci guadagna nulla. Non aspettatevi una morale da questo film teso e violento. Giudizio finale? Io direi da vedere, ma attenzione, il "come" qui conta molto più del "cosa" viene raccontato, le visuali e l'estetica di Refn sono efficaci, la storia e i personaggi non molto.



5 commenti:

Ivano Landi ha detto...

Dopo aver letto qui ho dato anche un'occhiata su IMDB. Sembrerebbe proprio un film nel mio genere, come contenuto e come estetica. Grazie della info.

Marco Grande Arbitro ha detto...

Non l'ho ancora visto, ma mi sembra davvero molto inquietante e ben fatto. Me lo segno!

Bruno ha detto...

Be' un film insolito, senza il rischio di frantumarsi gli attributi come probabilmente vi succederebbe con Lars Von Trier...

Ivano Landi ha detto...

Hey, di Lars von Trier io ho quasi tutto!

Bruno ha detto...


A ognuno i suoi gusti... a me Melancholia m'ha ammazzato...