sabato 6 settembre 2008

Stardust


Un libro scritto volutamente nei toni del fantastico inglese prima dell'arrivo di Tolkien, e un autore di cui era ora che leggessi qualcosa. In effetti Neil Gaiman lo sento nominare in giro tantissimo, la curiosità si è fatta inarrestabile. Così ho colto l'occasione di leggere questo libro. Stardust è una favola per adulti, e qui non mi ha deluso perché la lettura è piacevole. Il giovanotto che cerca la stella caduta è il classico eroe di poca esperienza ma coraggioso e tutto sommato ingegnoso. Certamente, simpatico. Tra gli altri personaggi abbiamo gli aspiranti Signori di Stormhold (fratelli coinvolti in una dura rivalità), streghe in cerca della Stella caduta, che è stata catturata dal protagonista Tristran, e varie creature bizzarre: tutti insieme compongono una storia vivace narrata con un ritmo che sa prenderti.
Quanto all'ispirarsi ai vecchi scrittori, il risultato m'è sembrato così così. Non posso fare paragoni con Lord Dunsany o simili, ma mi è sembrato che Gaiman abbia preparato abilmente una buona pietanza con ingredienti un po' vecchi.
Il risultato è comunque un libro leggero e divertente, non un capolavoro ma un valido intrattenimento.
Solo un problema di credibilità: al mondo fatato si accede tramite il varco in un muro, presso un villaggio che si trova a una giornata di viaggio dalla Londra ottocentesca... si poteva fare qualcosa di più complicato, no? Che mi dite? O magari poteva anche usare un'uscita della Tangenziale?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Poteva fare che il varco si apriva nel suo bagno - sarebbe stato divertete.
Francamente trovo che il successo di questo libro sia dovuto al 90% al nome dell'autore. In sè l'ho trovato molto carino all'inizio ma poi la trama si è risolta in modo molto sbrigativo e inconcludente, troppe concidenze forzate e il rapporto dei due protagonisti principali non è credibile. Si può obbiettare che l'intento era una storia leggere ispirata alle favole e alle leggende, ma per me non è una buona scusa.

LucaCP ha detto...

Di Gaiman preferisco "American Gods" e "Coraline", una favola nera che strizza l'occhio alla narrativa gotica attuale e passata. "Stardust" è - come hai ben detto - un libro leggero e si dimentica con uguale facilità ^^'

Bruno ha detto...

Penso che abbiate ragione. Una favola carina che l'autore sa narrare molto bene, ma per conoscere Gaiman devo affrontare un libro di maggior spessore.

alladr ha detto...

nessundove, american gods, i ragazzi di anansi.
in quest'ordine.

Bruno ha detto...

Nessundove in effetti è il prossimo in lista d'attesa...
Grazie.