Film russo del 1985, Va' e Vedi (titolo originale: Иди и смотри) racconta le esperienze di un giovane in Bielorussia durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film rientra nel filone dei film di guerra violenti e orrorifici, quei film che mostrano senza pietà le peggiori atrocità che si sono verificate in quegli anni. E ovviamente il fronte orientale del conflitto offre gli esempi più interessanti. A dirigere è Elem Klimov, un regista sovietico che vide la battaglia di Stalingrado da bambino. E che ha vissuto l'era di Gorbachev, mentre realizzava questo film.
Il film (attenzione Spoiler!) narra la vita di un giovanissimo partigiano in Bielorussia. Flyora vuole procurarsi un'arma per poter essere arruolato, e cerca un fucile scavando in un vecchio campo di battaglia, nonostante l'anziano del villaggio lo disapprovi dicendo che quel che fa è pericoloso. Dall'alto un aereo da ricognizione tedesco (un Focke Wulf 189 Uhu, ovvero Gufo Reale in italiano) osserva le attività di Flyora e di un amico, e il recupero del fucile da parte loro.
Flyora viene arruolato fra i partigiani contro il volere di sua madre, ma i Tedeschi e la polizia collaborazionista bielorussa (e ucraina) al loro servizio presto attaccano il villaggio e lo distruggono. Flyora, che è stato lasciato indietro dal leader partigiano Kosach diretto a una azione, è in compagnia di una ragazza, Glasha, quando scopre il massacro. Tutti morti. L'anziano del villaggio, che sta morendo dopo essere stato bruciato vivo con la benzina, gli rinfaccia di aver portato la rappresaglia sui suoi compaesani e sulla sua stessa famiglia. Flyora, travagliato dal senso di colpa, verrà a stento trattenuto dal suicidarsi.
Comincia così una serie di atrocità e massacri. Non sto a raccontare la trama che, comunque, è piuttosto frammentaria. I Tedeschi e i collaborazionisti raccontano penose bugie quando rastrellano i contadini per massacrarli, a volte li si vede fare scherzi, per quanto cattivi, o portarsi i bambini in spalla. Ma ammazzano la gente come se un eccidio fosse una festa paesana con tanto divertimento e magari anche una dose di sesso (a spese delle donne dei villaggi).
I collaborazionisti sono dei patetici lacchè che aiutano a fare il lavoro più sporco. E Flyora passa attraverso questi eventi senza poter fare molto, mostrando allo spettatore un volto sbigottito che invecchia a poco a poco, orrore dopo orrore.
Il film è atrocemente realistico in alcuni momenti, a volte surreale, a volte si sofferma su dettagli (e a volte per troppo tempo). Vediamo il soldato tedesco venire a casa dei Russi, sedersi a tavola e godersi una colazione come preludio a una strage. Vediamo scene di animali, piccoli ritratti di volti, particolari che sembrano ininfluenti ma fanno parte dell'affresco di una grande tragedia. Il tutto è efficace?
Sì, ma se devo giudicare le pellicole che conosco riguardanti i drammi dell'Est Europa durante il conflitto mondiale, a mio parere la migliore resta Wolyn. Che è un film realistico, perfino più drammatico, più diretto. Va' e Vedi ha però maggiori velleità artistiche, a mio parere in parte riuscite.
Degna di considerazione la scena finale in cui Flyora spara a un ritratto di Hitler, facendo scattare una specie di serie di momenti riavvolti al contrario a ogni colpo. I fatti della guerra, i discorsi del dittatore tedesco, e via dicendo, fino alla sua infanzia e al momento in cui è un neonato in braccio alla madre. A quel punto Flyora non se la sente di sparare e va a raggiungere i suoi compagni che stanno lasciando un campo di battaglia.
Il film è disponibile gratuitamente su YouTube nel momento in cui scrivo.
2 commenti:
La prima visione è stata micidiale, mi concederò un'altra sguardo alla pellicola. Quando mi sarò ripreso!
Eh lo so, è roba molto forte...
E Wolyn è peggio.
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