lunedì 5 febbraio 2024

Saw

 Se alla fine mi sono deciso a vedere questo film è per la serie di post sul blog Il Bollalmanacco di Cinema, una vera e propria maratona su questa fortunata serie. Ho quindi recuperato il primo fortunatissimo film, Saw - L'Enigmista. La pellicola è del 2004, frutto della cooperazione di Leigh Wannell, sceneggiatore che recita anche nel film, e di James Wan, regista. Entrambi sono australiani (Wan di origine malese) mentre la produzione è USA.

Saw potrebbe essere giudicato un ripugnante e bieco "torture porn," ma è un po' più di questo, perché i due creatori della serie hanno escogitato una trovata che veramente accende l'attenzione dello spettatore. L'assassino in questo film (e immagino nei seguiti) non ammazza le vittime, ma le mette in situazioni mortali, in dei veri e propri puzzle che si svelano a poco a poco (e non per niente il suo nomignolo in inglese è proprio Jigsaw Killer, ovvero l'assassino del puzzle). Gli sfortunati oggetto delle sue attenzioni devono fare cose ripugnanti per sopravvivere: sono costretti all'autolesionismo o a uccidere altre persone.

Pertanto non c'è solamente il bagno di sangue e schifezze, ma anche una storia che si svela gradualmente e va a posto con precisione fino a che tutto combacia, o sembra combaciare fino al prossimo colpo di scena. C'è la componente horror (con il gore più spudorato) ma il film è allo stesso tempo un thriller, o un giallo alla Dario Argento.

Il film comincia con due uomini in trappola, incatenati alla caviglia a due lati opposti di una stanza in mezzo alla quale c'è un morto. Uno è Adam (Wannell, che come abbiamo visto non si limita a fare lo sceneggiatore), l'altro e un medico, il Dott. Lawrence Gordon (interpretato da Cary Elwes, visto in Glory e comparso in tante altre produzioni). Nessuno dei due sa perché è lì, ma Lawrence saprà presto che dovrà trovare il modo di uccidere Adam per cavarsela (tuttavia, almeno inizialmente, non ha certo intenzione di farlo).

Non proseguo con la trama, mi accontento di menzionare il fatto che una delle possibilità offerte ai personaggi per liberarsi la gamba incatenata sarà di... tagliarsela con una sega (da qui il titolo). Roba pesante, insomma. Tra gli interpreti cito ancora Michael Emerson (Lost) e Danny Glover (noto per i film della serie Arma Letale) qui nei panni di un poliziotto che vuole assolutamente risolvere il caso di questo killer che, prima degli eventi del film, aveva già ucciso.

Capisco che il mio parere arrivi un tantino in ritardo, visto che Saw ha avuto una infinità di seguiti. E di questi non so niente: può darsi che il grande successo commerciale abbia spinto i produttori a insistere sul tema fino all'accanimento terapeutico, come spesso avviene. Forse me li vedrò più avanti. Ma su questo primo film, il mio giudizio è positivo perché, se non altro, ci sono delle idee che funzionano.


5 commenti:

M.T. ha detto...

Concordo sul tuo giudizio. A mio avviso, gli altri non sono allo stesso livello, sebbene rivelino di più sulla storia; anche se, c'è da dire, il mio giudizio è parziale, dato che mi sono fermato al terzo (sinceramente, certi filoni di film diventano troppo lunghi).

Bruno ha detto...


Be', forse qualche seguito me lo vedrò, ma in effetti nove o dieci (non ho ben capito) sono un po' troppi.

M.T. ha detto...

In tutto, al momento, tra serie regolare e spin off sono dieci.

Bruno ha detto...


Ok, non ci provo neanche...

M.T. ha detto...

Per me, il primo è riuscito perché c'è la novità; dopo è un ripetersi dello schema che ha portato al successo, solo che mostra nuovi modi di morire.