giovedì 29 aprile 2021

Mobile Suit Zeta Gundam

 Una delle serie "fondamentali" dell'universo dedicato a Gundam, questa Mobile Suit Zeta Gundam è un diretto seguito dell'ambientazione creata con la prima serie, quello che chiamano "Universal Century." È stata prodotta nel 1985 ma è stata trasmessa in Italia solo nel 2009, secondo Wikipedia. Non avendo la TV, un videoregistratore eccetera, non avevo mai visto, ai tempi, nessuno dei 50 episodi della serie. Non è stato facile, oggi come oggi, recuperarla, come al solito fuori produzione e non disponibile in streaming - almeno per quanto ne so io. Alla fine ho scelto un'opzione "conveniente," un cofanetto con i 50 episodi con audio soltanto in cantonese e giapponese, ma sottotitoli in inglese, venduto a un prezzo sopportabile.

Purtroppo i sottotitoli sono completamente sballati, fatti da qualcuno senza nessuna capacità, e probabilmente da mani diverse: a seconda dell'episodio cambia anche la maniera in cui sono scritti i nomi dei protagonisti, ci sono frasi incomprensibili, e talvolta i sottotitoli si vedono solo per un brevissimo istante, senza dare il tempo di leggerli. Insomma la mia visione della serie è stata un tormento. Erano disponibili i tre film riassuntivi, ma ho scelto di non comprarli vuoi perché nel caso della serie Stardust Memory avevo trovato troppi buchi nella storia trattata dal film che la riassumeva, vuoi perché in questo caso hanno addirittura cambiato il finale!

Ma parliamo un po' di questa serie. Visto che si tratta di roba di oltre 35 anni fa, immagino che chi la doveva vedere l'abbia vista (l'ultimo ero io, forse) e quindi rivelerò la trama. Perdonatemi eventuali inesattezze, come ho spiegato ho visto la serie in una versione penosa, e quindi ho anche dovuto rimediare alcuni informazioni in rete.

giovedì 22 aprile 2021

The Butterfly Effect

 Non mi ricordo chi mi consigliò di vedere questo film, perché ci ho messo anni a decidermi finalmente a vederlo, quindi non posso ringraziarlo. The Butterfly Effect, del 2004, è un film che esplora le possibilità delle linee temporali alternative nella vita di una persona. Un po' come nel famoso effetto farfalla del titolo, le ripercussioni delle nostre azioni possono essere inaspettate. Pertanto, se cambi un particolare rilevante della tua vita le conseguenze possono essere ben diverse da quelle immediate che ti aspetteresti. Ma, diversamente dai comuni mortali che si devono tenersi i risultati delle loro decisioni e degli eventi che capitano loro, il protagonista di questo film trova il modo di ritornare al passato più volte.

Il film è piaciuto al pubblico ma non alla critica, se guardi le recensioni su siti come Rotten Tomatoes. Io faccio parte del pubblico a cui il film è piaciuto, ma non nego che la critica abbia le sue ragioni. Ci sono sciocchezze ed eventi senza senso in The Butterfly Effect, in effetti credo che il purista della fantascienza non sarà molto contento.

lunedì 19 aprile 2021

Un italiano in finale

 Maurizio Manzeri, chi è costui? Non lo so, a dire la verità, so soltanto che questo illustratore italiano è candidato finalista per il premio Hugo (che è diventato globale, ovvero ha aperto ai non statunitensi). L'articolo di Fantascienza.com ci informa che Italo Calvino era arrivato alla finale del premio Nebula nel lontano 1976, perciò questa è una prima assoluta.

Auguriamoci che vinca...

giovedì 15 aprile 2021

Grigi Nessuno

 Chi sono i "grigi nessuno?" I soldati, ovviamente. Questo è il titolo di un breve film ungherese (poco più di un'ora), Szürke Senkik (2016).

Siamo nella prima guerra mondiale e un gruppo di soldati austro-ungarici cammina dietro le linee italiane. Non hanno l'aria del commando, ma devono compiere un'azione speciale: c'è un centro di comando italiano che invia ordini e riceve informazioni tramite piccioni viaggiatori. Questo centro va distrutto. I nostri protagonisti portano con sé a loro volta un piccione, per dare il segnale di missione compiuta. L'animale è affidato alle cure di un giovane da poco sotto le armi. Viene dalla città di Szeged, dove il padre aveva un allevamento di polli e altri volatili.


Con lo scoppio della guerra ha portato tutti i suoi piccioni al servizio dell'esercito imperiale... ma poi è caduto. Il figlio, con l'ultimo piccione, ha abbandonato gli studi ed è corso ad arruolarsi. Ed eccolo qua, in questo gruppo eterogeneo in cui non parlano nemmeno tutti la stessa lingua.

giovedì 8 aprile 2021

Il Padrone del Mondo

 Non so più dove ho letto che Il Padrone del Mondo è un romanzo distopico che non ci si deve fare assolutamente mancare. So oggi che lo consiglia Bergoglio, l'attuale Papa, ma se lo avessi saputo prima di leggerlo forse avrei lasciato perdere. Di fatto l'ho letto, e vi potrò dare le mie impressioni. L'autore è Robert Hugh Benson (1871-1914), sacerdote anglicano che si convertì alla chiesa cattolica, il libro è del 1907, e i fatti narrati si svolgerebbero attorno al duemila (ormai siamo nell'ucronia). Non c'è da meravigliarsi quindi se la "fantascienza" di Benson possa sembrare strana al giorno d'oggi.

Non ci sono le guerre mondiali, ma solo un impetuoso avanzare del socialismo e della massoneria, che hanno assunto enorme popolarità. Il mondo è diviso in tre grandi blocchi, geograficamente nemmeno troppo diversi da quelli immaginati da George Orwell in 1984: Asia, Europa e Americhe. In Gran Bretagna il partito Laburista è al potere dal 1917 senza grossi rovesci, e la Camera dei Lord è scomparsa nel 1935. Benson elenca momenti di crisi, ascesa di dottrine politiche, e vari colpi assestati alla credibilità della chiesa, per arrivare al periodo delle vicende narrate nel libro, in cui abbiamo il cattolicesimo decisamente alle corde (le altre confessioni cristiane sono più o meno scomparse). Vi è anche grande timore di un conflitto globale.

giovedì 1 aprile 2021

L'Invenzione di Morel

 Può un brutto film lasciare profondamente coinvolti? Ebbene sì, può. L'Invenzione di Morel è un film italiano del 1974, breve (un'ora e poco più) ma noiosissimo, tratto da un romanzo dello scrittore argentino Adolfo Bioy. La noia mortale è garantita dal soggetto stesso (lo dico comunque senza aver letto il libro), che non si presta molto al mezzo cinematografico. Quella che mi ha stimolato è l'idea alla base della storia, mentre la realizzazione mi sembra senza infamia e senza lode... sebbene a mio parere un regista dovrebbe pensarci un po', prima di realizzare una pellicola in cui la prima mezz'ora abbondante trascorre senza che nessuno spiccichi una parola.

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto nella produzione abbiamo come regista Emidio Greco, a me ignoto, al suo debutto; il protagonista, che non ha un nome, è interpretato da Giulio Brogi, attore dalla lunga carriera, così lunga che ho visto un titolo o due della sua produzione pur seguendo poco il cinema di casa nostra. Poi abbiamo Anna Karina, musa del regista francese Godard, e nella parte di Morel John Steiner, attore britannico che ha avuto lunga e onorata carriera in Italia, principalmente come cattivo nei film di serie B o peggio.


Il film inizia con il protagonista che arriva più morto che vivo su un'isola ventosa e soleggiata. Lascia la scialuppa su cui è arrivato e trova un edificio strano, apparentemente deserto, con tavoli e sedie impolverati, aule, e strani macchinari. Riesce a far ripartire l'acqua potabile e finalmente dissetarsi, poi vede delle persone.