giovedì 8 aprile 2021

Il Padrone del Mondo

 Non so più dove ho letto che Il Padrone del Mondo è un romanzo distopico che non ci si deve fare assolutamente mancare. So oggi che lo consiglia Bergoglio, l'attuale Papa, ma se lo avessi saputo prima di leggerlo forse avrei lasciato perdere. Di fatto l'ho letto, e vi potrò dare le mie impressioni. L'autore è Robert Hugh Benson (1871-1914), sacerdote anglicano che si convertì alla chiesa cattolica, il libro è del 1907, e i fatti narrati si svolgerebbero attorno al duemila (ormai siamo nell'ucronia). Non c'è da meravigliarsi quindi se la "fantascienza" di Benson possa sembrare strana al giorno d'oggi.

Non ci sono le guerre mondiali, ma solo un impetuoso avanzare del socialismo e della massoneria, che hanno assunto enorme popolarità. Il mondo è diviso in tre grandi blocchi, geograficamente nemmeno troppo diversi da quelli immaginati da George Orwell in 1984: Asia, Europa e Americhe. In Gran Bretagna il partito Laburista è al potere dal 1917 senza grossi rovesci, e la Camera dei Lord è scomparsa nel 1935. Benson elenca momenti di crisi, ascesa di dottrine politiche, e vari colpi assestati alla credibilità della chiesa, per arrivare al periodo delle vicende narrate nel libro, in cui abbiamo il cattolicesimo decisamente alle corde (le altre confessioni cristiane sono più o meno scomparse). Vi è anche grande timore di un conflitto globale.

La religione cattolica è stata messa all'angolo dagli attacchi della psicologia e dall'Umanitarismo, una specie di umanesimo potenziato al massimo e ormai pari a una religione; nello stato dell'Asia vi sono varie religioni orientali non meglio specificate (ma l'islam non ha il ruolo di forte antagonista a tutto e tutti che ha nel mondo reale, apparentemente). Benson definisce l'Umanitarismo una specie di panteismo che ha messo l'uomo al posto di Dio e ha ottenuto una struttura di rituali e gerarchie dalla massoneria.

Quanto alla trama, non vedo possibile parlare di questo libro senza anticiparla. Il protagonista del libro è Percy Franklin, un prete cattolico inglese che si troverà presto a ricoprire incarichi sempre più importanti. Percy è stranamente simile a un leader del blocco orientale, Julian Felseburgh, che arriva in visita in Europa e dimostra uno straordinario carisma. Felseburgh è seguito con vivo interesse da un uomo politico londinese di una certa importanza, Oliver, e dalla sua compagna Mabel.

I destini di Percy e di Oliver si incrociano quando la madre di quest'ultimo chiede di convertirsi al cattolicesimo. Percy si "intrufola" nella casa di Oliver ed è testimone del riaccendersi della fede in questa donna anziana e malata. Dopo poco tempo l'anziana signora viene soppressa tramite eutanasia, per quanto cerchi di fare resistenza. Questo avvenimento della trama ci presenta l'eutanasia come qualcosa di nobile per i seguaci dell'Umanitarismo, al di là delle opinioni dei diretti interessati.

Mentre gli uomini politici europei fanno a gara nel dimostrare ammirazione per Felseburgh, questo mostra di desiderare soltanto ruoli politici in organizzazioni internazionali, e alla fine diventa oggetto di un vero culto e viene eletto a capo di tutto il mondo.

Nel frattempo la chiesa cattolica è emarginata e perseguitata. Una congiura contro Felseburgh gli fornisce il pretesto per ordinare un attacco contro Roma, in cui il Papa e la gerarchia cattolica vengono massacrati (con la popolazione della città, ovviamente).

Dopo tanto macello, Percy si ritrova a diventare addirittura Papa, e si rifugia in Palestina per organizzare nuovamente i credenti, senza alcuna illusione sulle future persecuzioni a venire. Si cerca di mantenere segreta questa nuova sede papale ma tra i tanti delusi e transfughi, arriva presto un tradimento che metterà Felseburgh in condizione di sferrare un attacco decisivo all'ultima forma organizzata della chiesa. Mabel, la compagna di Oliver, è sconvolta. Mentre poteva comprendere che la chiesa fosse attaccata nel momento d'ira dopo la congiura, non può accettare le nuove regole, che impongono l'interrogazione delle persone e l'eliminazione (tramite eutanasia) di chi dica di essere cristiano. Oliver cerca di calmarla, affermando che quello che sta accadendo è poco gradevole ma necessario. Mabel viene trattata da Oliver come una povera isterica scema, e del resto lei stessa si ritiene tale (sarà il punto di vista dell'autore?) ma in verità è lei a vedere più lontano: la nuova "religione laica" non esita a commettere le stesse nefandezze dei tanto detestati cattolici.

Mabel non può accettare la realtà, anche se si tratta di quello che impone l'Umanitarismo in cui ha sempre creduto - anzi, proprio per questo. La donna si allontana dalla sua casa e sceglie volontariamente l'eutanasia, mentre arrivano i bombardieri per spazzare via l'ultimo baluardo della chiesa; e in quel momento avviene l'Apocalisse.

Questa la storia. Benson ha scritto un libro straordinariamente preveggente riguardo al significato sostanziale, l'avanzare di un laicismo e umanitarismo senz'anima. È sostanzialmente quello a cui assistiamo oggi, con la morte della dimensione del sacro e di qualsiasi cosa in cui "credere," salvo dei generici valori che vengono del resto traditi ingozzandosi di odio, non ammesso apertamente, verso chi non li accetta.

Non essendo credente, non piango per il declino della chiesa, sia nel mondo reale che in questo libro. Per quanto mi riguarda, la mancanza di un senso nel mondo moderno la colgo benissimo, ma non posso resuscitare una fede che non ho o fingerne una per trovare una casa che mi dia rifugio spirituale. Riconosco comunque la ferita aperta, quindi ammetto che questo libro metta il dito sulla piaga, e sia d'altra parte una frecciata critica verso le tante ideologie "buone" del giorno d'oggi.

Come libro Il Padrone del Mondo ha delle lunghezze descrittive e delle minuzie che mi hanno decisamente annoiato. Ho fatto una certa fatica a finirlo, ed è un peccato perché nella figura di Percy (la cui somiglianza con l'ideologo umanitarista non è spiegata o motivata) abbiamo un religioso che è disposto a battersi con tenacia ed umiltà. Oliver è invece il tronfio uomo politico che con tutto il suo preteso razionalismo non riesce a vedere al di là del proprio naso. Forse l'autore avrebbe potuto, allo scopo di creare una trama più avvincente, sfruttare più estesamente il contrasto di Oliver con Mabel, donna che se da un lato segue le medesime idee politiche, dall'altro rimane in contatto con la propria umanità. Purtroppo Mabel è un personaggio la cui autonomia si manifesta solo alla fine, con la scelta suicidaria.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici "fantascientifici," il libro non è particolarmente interessante, ma qualcosa l'autore ha azzeccato. Gli aerei, che Benson al momento di pubblicare il libro non poteva vedere nel loro sviluppo, sono una specie di giganteschi treni dell'aria. Il bombardamento aereo, per mezzo di terribili esplosivi che non lasciano scampo, è perfettamente previsto. Il ruolo dei media invece è minimo, Felseburgh deve convincere le folle girando per il mondo e facendo comizi.

Giudizio finale: la lettura non è agile né facile, e, se vogliamo, la previsione di Benson nemmeno così sorprendente, ma merita un apprezzamento per tanti momenti che sembrano attuali, in un libro scritto oltre un secolo fa. Se volete approfondire l'argomento, vi consiglio di leggere Il Padrone del Mondo, se cercate principalmente svago e divertimento, passate ad altro.


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